Con il Rally di Roma Capitale viene consegnata ai posteri la partenza del Campionato Europeo Rally 2020, in parallelo con l’avvio di quello italiano. Uno dei protagonisti del weekend appena conclusosi è sicuramente Alexey Lukyanuk, vincitore assoluto dell’evento e subito leader dell’ERC.
Il successo di Lukyanuk al Rally Roma Capitale
Il già campione continentale 2018, fermatosi al secondo posto lo scorso anno dietro all’imperiosa ascesa di Chris Ingram (assente a Roma), disputa una gara praticamente perfetta e senza sbavature sulla confermata Citroen C3 R5, ma con la novità di Dmitry Eremeev per la prima volta alle note. Il pilota di Saintéloc ha così commentato ieri il suo successo: «Ho ottenuto buoni punti per il campionato e vincere a Roma è sempre speciale. Si tratta di una gara unica, ricca di competizione, molto difficile e con un gran caldo. Sono serviti grandi sforzi per farcela e sono contento delle prestazioni del team. Ringrazio gli sponsor per il supporto in una situazione così difficile. Non ci si aspetta mai di vincere e quando accade le sensazioni sono speciali. Ho controllato la situazione cercando di tenere un buon passo. E’ piacevole vedere che non ho perso il feeling e le prestazioni durante il lockdown [Lukyanuk non correva da mesi, dal Rally di Ungheria dello scorso anno, ndr]. Senza il mio co-pilota, tutto questo non sarebbe stato possibile».
L’inarrestabile ascesa di Oliver Solberg
Il russo quindi comanda nella classifica dell’ERC 2020 con 38 punti, davanti a Giandomenico Basso a quota 32 e ad Oliver Solberg, terzo a 26 punti. Quest’ultimo ancora una volta si è rivelato un talento inarrestabile, che pur tra varie difficoltà è riuscito a mantenere sangue freddo da pilota consumato ed un ottimo passo con la Volkswagen Polo GTI R5 (con la quale vinse a sorpresa lo scorso anno, ancora minorenne, il Rally Liepāja in Lettonia, tra l’altro prossimo appuntamento previsto in calendario dal 14 al 16 agosto). Coadiuvato alle note da Aaron Johnston e sfuggito ad una squalifica rimasta pendente (che verrà messa in atto se al prossimo appuntamento dell’ERC verrà beccato di nuovo a fare test extra non autorizzati), il giovane figlio d’arte conquista un ottimo terzo posto in una gara praticamente inedita per lui.
«È stato fantastico – ha commentato una volta terminato il Roma Capitale -. Ho avuto molto da imparare quando sono arrivato qui questo fine settimana, questo è certo, ma subito il ritmo è stato abbastanza buono. Pensavo che avrei perso molto tempo, ma ho avuto sempre più ritmo e alla fine mi sono avvicinato ai ragazzi davanti. È stato molto divertente poter combattere nelle prove speciali e per la prima volta sull’asfalto, è stato fantastico. Avevo gli occhi un po’ indolenziti dopo una lunga giornata senza occhiali [persi non si sa bene come durante un trasferimento nella prima giornata, ndr], ne ho bisogno per la prossima volta in modo tale che i miei occhi non si secchino, ma comunque va bene. Sento di aver trovato il giusto feeling per imparare a guidare su asfalto e a conoscere la tecnica. Va bene, c’è ancora molto da imparare, come impegnarsi nella velocità, la frenata in ritardo e il correre rischi, ma questo fine settimana non si è trattato di correre rischi ma di divertirsi, imparare e guidare. Ho vinto il Rally Liepāja l’anno scorso per la prima volta, quindi spero di poter lottare per la vittoria anche quest’anno».
Pirelli celebra il podio al Roma Capitale
Da notare che il podio del Roma Capitale vede la presenza di auto tutte gommate Pirelli, azienda che riesce ad affermarsi anche in altre tre posizioni della top ten. Terenzio Testoni, manager per il settore rally della multinazionale specializzata in pneumatici, ha commentato così il successo della spedizione: «Come vetrina per l’Italia e per i rally internazionali, quest’anno il Rally di Roma è stato particolarmente importante in quanto ha segnato un tanto atteso ritorno alle gare. È stata una competizione lunga e molto contesa in condizioni calde, con temperature dell’asfalto superiori a 50° C, il che lo ha reso un test particolarmente difficile per le gomme. Diversi tipi di asfalto hanno contraddistinto inoltre questa sfida, con un alto rischio di forature. Nonostante ciò, le nostre gomme si sono comportate perfettamente su una vasta gamma di auto [ben 31 vetture R5, ndr] e dominare così il podio generale e tutte le categorie. Congratulazioni a tutti i piloti e in particolare a Oliver Solberg, 18 anni, sul podio nella sua prima esperienza in questo delicato evento».
Craig Breen soddisfatto della sua gara
L’unica azienda di pneumatici diversa da Pirelli presente nella top 5 è MRF Tyres, realtà indiana emergente con l’ambizione di erodere un po’ il mercato in mano a colossi già consolidati. A pilotare la Hyundai i20 R5 con questo tipo di gomme è stato Craig Breen, che quest’anno disputerà una stagione completa nell’ERC ed è partito dal quarto posto assoluto nel Roma Capitale (MRF schierava per la cronaca anche Emil Lindholm, a bordo però della Skoda Fabia Rally2 Evo e decimo generale). L’irlandese alla vigilia del suo debutto europeo ha detto chiaro e tondo che il suo obiettivo è lo sviluppo dei pneumatici, più che la vittoria finale: concetto implicitamente ribadito poi a fine gara. «Partecipare a questo rally è stato un piacere assoluto dall’inizio alla fine. Mi sono davvero divertito. Non capita spesso di essere felice di finire quarto in una gara, ma dopo tutto il duro lavoro, tutti i test, è stato estremamente soddisfacente essere stato competitivo con le nostre gomme MRF al Rally di Roma Capitale! Le gomme e Hyundai i20 R5 hanno funzionato senza problemi, abbiamo ancora del lavoro da fare ma le basi sono solide».
Parole di elogio per Breen anche da parte del team principal di Hyundai Motorsport, Andrea Adamo, che si prepara a schierarlo al Rally di Alba nel weekend e al prossimo Rally Estonia da cui ripartirà il WRC 2020: «Craig ha fatto un buon lavoro con la Hyundai i20 R5; sappiamo che MRF sta sviluppando le sue gomme e stanno lavorando sodo. Non è facile entrare in un campionato impegnativo come l’ERC ed essere immediatamente competitivi come gli altri. Alcuni tempi sul giro hanno dimostrato che il ritmo e le prestazioni sono lì, quindi devi solo attenerti. Craig è l’uomo che offre loro il supporto e l’esperienza di cui hanno bisogno. BRC Racing Team [team cliente che ha preparato la vettura, ndr] ha svolto ancora una volta un lavoro incredibile».