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ERC | Lukyanuk e il suo approccio ai rally: “Lavoro per ridurre gli errori e mantenere la velocità. Rispetto Ingram ma non vorrei un titolo come l’ha conquistato lui”

Nel mondo rally Alexey Lukyanuk è uno che sa come si getta il cuore oltre l’ostacolo, giocandosi sempre al limite le sue carte nelle competizioni. Il campione europeo 2018, giunto secondo nell’ERC 2019 dietro Chris Ingram, ci riprova anche quest’anno per bissare il titolo continentale. Intanto, dopo il primo round del Rally di Roma Capitalevinto – è leader assoluto, ma la stagione (per quanto rimaneggiata causa coronavirus) è ancora lunga. Ma il russo ha già le idee molto chiare.

“A Roma sono stato più cauto”

Alla vigilia del suo prossimo impegno al Rally Liepāja, il pilota a bordo della Citroen C3 R5 per il team Saintéloc ha tenuto a smentire la sua fama di rallista spericolato ai microfoni di DirtFish, per dare invece l’immagine di un pilota che sta lavorando per ridurre gli errori e al tempo stesso non perdere il ritmo, ma ha anche parlato della volontà di giocarsela sino in fondo, lanciando una velatissima presa di distanza da Ingram, pur nel massimo del rispetto e della sportività. Lukyanuk ha puntualizzato di non aver spinto allo spasimo a Roma, almeno all’inizio della gara, «perché dopo la lunga pausa [non correva dallo scorso autunno, in occasione del Rally Ungheria, ndr] non potevi mai sapere a che punto eri e quanto saresti stato veloce». Forte comunque del buon feeling con la C3 R5 scaturito dai test e dalla fiducia innestatagli, il russo ha archiviato una gara dove, rispetto a quella dello scorso anno, non ci sono state sbavature, imprevisti od errori: «Perciò il livello di controllo era alto e non posso dire che stavo cercando di mettere a segno il massimo dell’attacco o qualcosa del genere, direi invece che ho corso in maniera concentrata e sono felice che abbia funzionato bene».

“L’esperienza ha determinato uno stile di guida ed un approccio un po’ diversi”

Ma questo non significa che rimarrà cauto nei prossimi appuntamenti: «Ovviamente il livello di competizione sarà piuttosto alto nei prossimi eventi, quindi devi partire subito all’attacco – ha aggiunto il pilota -. Se aspetti e vedi dove sei ovviamente la cosa non funzionerà. So che molte persone pensano che io spinga come un matto, ma penso che le cose siano molto cambiate da tempo ed è una questione di esperienza, quella che ho trascorso nei rally europei ed anche la mia età», sostiene il pilota classe 1980, la cui carriera nei rally è cominciata nel 2005. Esperienza che ha determinato la costruzione di «uno stile e un approccio un po’ diversi»; tuttavia Lukyanuk comprende il fatto che potrebbe comunque commettere qualche errore, «ma sto lavorando per ridurli e allo stesso tempo per non abbassare troppo il ritmo».

Lukyanuk: “Non voglio limitarmi a centrare piazzamenti per vincere il campionato”

Infine, un commento indiretto sul trionfo del rivale Ingram nel Campionato Europeo Rally 2019. Il pilota, partendo dal fatto che al Liepāja non punterà molto sulle tattiche quanto di dare il massimo, spiega: «Voglio fare rally, che significa testare i tuoi limiti ed è ancora nella mia mente il fatto che voglia vincere i rally, e non centrare dieci terzi posti e vincere il campionato». L’anno scorso il giovane rivale britannico mise a segno una conquista del titolo da film, ottenuta tra sacrifici e difficoltà economiche e senza mettere a referto alcuna vittoria in nessun appuntamento, ma solo dando costanza di risultati utili. Assente al Roma Capitale, Ingram non ci sarà neanche in Lettonia, nonostante avesse dimostrato la volontà di difendere il proprio titolo. Al momento non ci sono ulteriori dettagli sulla sua stagione 2020, o quello che ne resta.

“Nell’ERC 2019 ad Ingram mancava la concorrenza”

Lukyanuk quindi potrebbe approfittarne per lottare per quel successo nell’ERC sfuggitogli lo scorso anno. «Ho una cintura [di campione, ndr] e non ha cambiato le cose in maniera drammatica, quindi so che è importante, di sicuro è importante, è come un obiettivo principale. Ma se dai per scontato che viviamo secondo il momento e ci godiamo l’attimo, il rally conta molto per me e una vittoria di tappa è comunque una piccola vittoria. Rispetto il risultato che Chris ha ottenuto l’anno scorso, ma allo stesso tempo per me non è interessante ottenere punti ed campionato in questo modo, parlando onestamente. È stato possibile [nel 2019] solo per mancanza di concorrenza, oserei dire. Preferisco tenermi sempre vicino al limite e gestire una situazione del genere».

Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport

Luca Santoro:
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