Se alcune serie rally sono partite più o meno senza problemi – una su tutte, il WRC -, quella europea 2021 invece non riesce a trovare pace.
Il primo cambiamento del calendario ERC 2021
Il calendario dell’ERC subisce una nuova modifica, la seconda dopo lo slittamento dei primi tre appuntamenti dell’anno che aveva mandato a ramengo il certosino lavoro del promoter, Eurosport Events, per avere un campionato quanto più possibile coeso in termini di logistica tra un Paese e l’altro. Anziché infatti partire dalla penisola iberica e dalle sue isole nei primi tre round della stagione, a causa della pandemia ci fu infatti un rinvio del primo appuntamento di scena al Rally Serras de Fafe e Felgueiras, in Portogallo, a settembre, con l’ERC che sarebbe quindi partito non più a marzo ma a maggio, con il Rally delle Azzorre, a cui sarebbe seguito non il round delle Isole Canarie, rinviato a fine stagione, ma il Rally di Polonia.
Nuovo rinvio: slitta il Rally delle Azzorre
Per quanto in maniera quasi rivoluzionata, il calendario 2021 aveva trovato un nuovo punto fermo. Peccato però che le carte sono state nuovamente sparigliate dal Ministero della Salute delle Azzorre, che ha chiesto il rinvio del rally, e così sarà. Stando al comunicato ufficiale, la gara è spostata a data da destinarsi considerata l’impennata dei contagi nell’isola di São Miguel, dove si tiene la manifestazione. Il Governo locale e gli organizzatori del Grupo Desportivo Comercial hanno dovuto prendere questa non facile decisione, con gli ultimi comunque prontamente al lavoro per cercare una nuova collocazione nel calendario assieme ad Eurosport Events, FIA e Federazione portoghese, e sciogliere questo ennesimo nodo gordiano per l’ERC.
Si parte dal Rally Polonia?
Già, perché a questo punto il campionato europeo partirà dalla Polonia il 18-20 giugno, se tutto va bene. Ma mentre il resto delle competizioni rallistiche, chi più chi meno, si stanno avviando o hanno già iniziato con i loro appuntamenti, una serie prestigiosa come l’ERC rischia di partire a metà stagione, ritrovandosi con una seconda parte dell’anno ingolfata di gare, e con i propri piloti iscritti (come il campione uscente Alexey Lukyanuk) costretti a rimanere per ora con le mani in mano o cercare eventuali alternative per non restare con le vetture ferme.