X

ERC | Albert von Thurn und Taxis, il principe pilota ci riprova con il Campionato Europeo Rally

Quando prima o poi ripartirà il campionato europeo ERC (in teoria a fine maggio, sperando non ci siano altri rinvii dopo i primi due appuntamenti spostati a fine stagione) ritroveremo al via un pilota dal nome altisonante e con una costante gran voglia di migliorarsi nel mondo rally, ovvero Albert von Thurn und Taxis.

La passione per le corse di Albert von Thurn und Taxis

Si intuisce che il tedesco, classe 1983, sia di nobili origini, ed infatti il suo titolo è quello di principe: dodicesimo della sua casata, comparve per la prima volta nella lista dei miliardari stilata da Forbes alla tenera età di otto anni; ma ciò che lo distingue è una spiccata passione per le corse. Nel 2010 gareggia nell’ADAC GT Masters vincendola a bordo della Lamborghini con i colori del team Reiter Engineering. Pur correndo anche nei rally in maniera sporadica dal 2006, è solo dal 2016 che si dedica alla disciplina in maniera pressoché totale, entrando a far parte della famiglia del FIA ERC dall’anno successivo.

Fino ad ora von Thurn und Taxis (pilota sempre alla mano ed affabile) non ha vinto nessuna gara, ottenendo come miglior risultato nel campionato europeo rally un quinto posto assoluto al Liepāja ed un quarto (contando i risultati dei piloti ERC) a Cipro nel 2017. Sempre nell’appuntamento sull’isola al largo delle coste turche il principe ottenne lo scorso anno il suo miglior risultato stagionale, ovvero un settimo posto assoluto a bordo, assieme al copilota Ettel Bernhard, della Skoda Fabia R5 Evo del Baumschlager Rallye & Racing Team, appartenente al campione nazionale austriaco (per ben tredici volte) Raimund Baumschlager.

“Il rally è sempre stato il mio sogno”

Ebbene, lo stesso pacchetto è stato confermato anche per il 2020, con von Thurn und Taxis che ritroverà il medesimo navigatore, auto e team con l’obiettivo di coprire sei eventi dell’ERC. «Il rally è sempre stato il mio sogno – ha dichiarato in una recente intervista concessa a Motorsport Aktuell e rilanciata da SpeedWeek.com – Tutti mi hanno detto che era troppo pericoloso, troppo difficile e che richiedeva troppo impegno, ma il fascino che ha è molto più grande», spiega il pilota che ha corso per dieci anni nelle GT3 prima di dedicarsi anima e corpo ai rally, come abbiamo accennato.

Pur avendo in carriera dei buoni risultati in quella gara, von Thurn und Taxis ha ammesso che il Rally di Cipro è tra i più difficili che lui abbia affrontato assieme al Barum Czech Rally Zlín in Repubblica Ceca (concluso lo scorso anno con un ritiro): «Si tratta di due gare completamente diverse, ma che richiedono un approccio tosto. Se vuoi essere davanti, devi attaccare sempre al massimo: al Barum Rally la difficoltà sta nel grip che puoi avere in punti divrsi ravvicinati, a Cipro il peggio sono la sabbia e le pietre».

Le difficoltà dei rally secondo Albert von Thurn und Taxis

Nella sua carriera da rallista fatta anche di ventuno partecipazioni all’ERC il nobile pilota tedesco ha privilegiato un approccio più prudente che rischioso, come spiega sempre nell’intervista («anche se non mi spavento facilmente, non sono così matto come altri»). L’unico cosa che lo mette un po’ in croce, visto che nello stile di guida non ha problemi «con nessuna vettura, né su asfalto né su terra», è la stesura delle note: «Hai solo due passaggi sulle PS e devi essere perfetto, altrimenti non puoi andare forte. Serve precisione e un sistema che ti consenta di competere con tutti in ogni gara». Ancora non è stato diramato l’elenco ufficiale delle sei gare a cui prenderà parte quest’anno Albert von Thurn und Taxis, chiamato nel 2020 a migliorare la sua curva di apprendimento e, magari, conquistare un podio per la sua gloria personale.



Luca Santoro:
Articoli Correlati