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Endurance | FIA e ACO modificano l’Equivalence of Technology tra Toyota e team privati

In occasione del terzo round stagionale del WEC, previsto il prossimo 19 agosto per la tappa della 6 Ore di Silverstone, la FIA in accordo con l’Automobile Club de l’Ouest ha deciso di revisionare il bilanciamento tecnologico tra vetture ibride e non ibride della classe LMP1.

Il gap di performance tra vetture ibride ed endotermiche

In sostanza, esiste un gap di performance tra i prototipi della categoria regina che utilizzano una tecnologia ibrida, ed è il caso di Toyota, attuale dominatrice della SuperStagione 2018/2019, e il resto dei team privati che invece hanno a disposizione vetture endotermiche. Per evitare sperequazioni e mettere tutti più o meno sullo stesso piano in questa edizione del WEC è stato introdotto il principio dell’Equivalence of Technology (EoT),  in modo tale che la LMP1 possa essere una classe attrattiva con prototipi di alte prestazioni e ben bilanciati tra di loro. Ora si mette mano a questi principi in modo tale che i privati non ibridi possano competere ad armi più o meno pari con Toyota, che sviluppa l’opposta tecnologia dal 2016: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scorsa 24 Ore di Le Mans, che ha visto il dominio senza se e senza ma del costruttore giapponese senza che gli avversari in LMP1 potessero veramente toccare palla. Anche nel primo round di stagione, la 6 Ore di Spa-Francorchamps, Toyota ha vinto senza troppe difficoltà.

Therry Bouvet, delegato tecnico dell’ACO, cerca di difendere la bontà dell’equivalenza tecnologica la cui credibilità è stata messa a dura prova nei primi due appuntamenti di stagione. Ricordando che sono stati raccolti dei dati in occasione del Prologo della SuperStagione, alla 6 Ore di Spa e nella sessione dei test della Le Mans, Bouvet sottolinea inoltre che in quest’ultimo round non tutto poteva essere previsto, riferendosi ai malumori dei team privati che si sono visti svantaggiati rispetto alle performance Toyota (alcuni di essi si sono iscritti allla LMP1 del WEC proprio in virtù dell’EoT). Nella 24 Ore sul circuit de La Sarthe il tempo più veloce registrato nella LMP2, tra la giornata dei test e le qualifiche, è migliorato di 2,4 secondi rispetto ai soli 0,2 secondi delle endotermiche della classe regina, appunta Bouvet. Secondo il delegato tecnico un tale gap si può spiegare con diverse variabili come le «differenti condizioni della pista, o perchè i team non hanno voluto sacrificare l’affidabilità [a scapito della velocità, ndr]. Inoltre ci sono tanti parametri contestuali che possono modificare alcune stime dell’EoT».

Le modifiche studiate da FIA e ACO limiteranno lo strapotere Toyota?

In ogni caso, per evitare ulteriori polemiche FIA e ACO mettono una pezza sulla differenza di performance che viene ridotta allo 0% rispetto al precedente 0,25%. Il flusso di carburante per le LMP1 non ibride dei privati passa perciò dai 108 kg/h a 115 kg/h, mentre le Toyota sono ferme ad 80 kg/h: questo significa un incremento del flusso di rifornimento del carburante per le endotermiche, che potranno godere anche di una riduzione del peso di 15 kg.
Tutte queste modifiche si basano sulle informazioni raccolte durante la 24 Ore di Le Mans 2018 e della sinergia tra FIA, ACO e i team. Basterà? Lo scopriremo il prossimo 19 agosto, quando la nuova Equivalenza Tencologica entrerà a regime per la 6 Ore di Silverstone e per i round successivi.

Luca Santoro:
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