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Endurance | 24 Ore di Le Mans, pole per la Toyota. Porsche domina in GTE Pro e Am

Continua la marcia da favoritissimi in casa Toyota alla 24 Ore di Le Mans: dopo l’ultima sessione – la terza – di qualifiche di ieri, due TS050 Hybrid scatteranno dalla prima fila di sabato per lo start ufficiale della gara endurance. Nella LMP2 invece il miglior tempo è della Oreca 07 #48 di IDEC Sport, mentre nella GTE Pro svettano le Porsche, che si piazzano ai primi tre posti nella GTE Am in cui primeggia la vettura #88 di Dempsey Proton Racing. Ma vediamo nel dettaglio i risultati scaturiti dal terzo turno di qualifiche disputatosi ieri.

E’ di Kazuki Nakajima il miglior tempo assoluto, segnando con la sua Toyota #7 già ad inizio sessione (intorno alle 21.40) un crono sul giro pari a 3:15.377, tale da mettere al sicuro la sua prima fila condivisa l’altra vettura della casa giapponese nella LMP1, la #8 guidata da Kamui Kobayashi che ottiene il secondo miglior tempo a 3:17.377. Prestazioni di assoluto valore per Toyota, e sarebbe stato strano il contrario, che in queste sessioni di qualifiche ha percorso quanti più giri possibili arrivando ad 84 completati per il prototipo numero 7 e 81 per il numero 8. Nakajima, Kobayashi e Fernando Alonso sono stati protagonisti di ottimi stint e le TS050 Hybrid hanno messo a segno una decina di giri con tempi praticamente da gara.
Dietro si può solo inseguire, come la Rebellion R13 – Gibson #3 guidata da André Lotterer, Neel Jani e Bruno Senna che si porta in seconda fila con un ritardo di 2.875 secondi, seguita a ruota dall’altra vettura, la #1, con un gap di 4.072 secondi. Due risultati che lanciano le auto della scuderia svizzera al top tra le endotermiche; notare inoltre che i primi nove migliori tempi sono stati segnati tutti da vetture LMP1, mentre al decimo troviamo il primo mezzo classificatosi nella LMP2, ovvero la Oreca 07 – Gibson numero 48 di IDEC Sport, che si aggiudica il miglior crono di categoria. Quest’ultima è stata protagonista di una lotta senza quartiere con l’altro team francese, TDS Racing, che guidava in testa nei tempi grazie alle prestazione del rientrante (dopo un anno di stop) Loïc Duval, già vincitore alla Le Mans e che segna un risultato cronometrico pari a 3:24.816. Sarebbe stato il primo di categoria se non fosse stato poi annullato per una irregolarità nel controllo tecnico obbligatorio all’ingresso della pit lane. Di conseguenza TDS Racing scivola al quarto posto, mentre sale IDEC Sport che totalizza sul giro 3:24.842, seguita al secondo posto dalla #31 Oreca 07 Gibson di Dragonspeed e la#26, sempre Oreca, di G-Drive Racing. Le vetture della classe cadetta, infine, sono protagoniste di una classifica molto corta in cui sono tutte racchiuse in 15 secondi.
Sfortunata invece Cetilar Villorba Corse, con la #47 di Giorgio Sernagiotto vittima di un incidente nel secondo turno di qualificazioni: stiamo seguendo l’evolversi della situazione in tempo reale nel nostro approfondimento.

Nella GTE Pro la lotta tra Porsche e Ford vede la prima avere la meglio grazie al tempo della 911 RSR #91 (Richard Lietz – Gianmaria Bruni – Frédéric Makowiecki), seguita dalla #92 (Michael Christensen – Kevin Estre – Laurens Vanthoor), sebbene Estre sia finito lungo proprio nella curva Porsche. Segue la Ford GT numero 66, in una giornata piuttosto complicata per il marchio americano (vincitore di classe nel 2016) per via degli incidenti che hanno coinvolto Andy Priaulx e Tony Kanaan sulla vettura numero 67. Ford si può consolare con quattro posti nella GTE Pro oltre al terzo, ovvero il quinto, il settimo e l’undicesimo. Fuori dalla top 15 Aston Martin con le Vintage GTE.

Chiudiamo con la GTE Am, in cui la scuderia Dempsey Proton Competition riesce a piazzare le sue due vetture nei primi tre positi di categoria, con il primo posto della Porsche 911 RSR #88 di Al Qubaisi-Cairoli-Roda che fermano le lancette sul giro a 3:50.728. La casa tedesca conquista le tre migliori posizioni di classe completando il podio con la vettura di Gulf Racing.

Oggi la tradizionale parata nel centro di Le Mans, mentre sabato alle 15 in punto si accendono i motori per l’ottantaseiesima edizione della 24 Ore più famosa al mondo.

Luca Santoro:
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