Danilo Petrucci è stata una delle rivelazioni della Dakar 2022, mettendo cuore ed anima in un rally raid in cui debuttava per la prima volta, lui che al di là di qualche esperienza con le ruote tassellate proveniva dal mondo della MotoGP, esperienza per ora conclusasi a fine 2021. KTM, con il team Tech3, ha messo a disposizione una 450 Rally per la Dakar in cui il ternano ha ripagato la fiducia in lui ripostagli, dando il massimo ed arrivando anche a vincere una tappa, oltre a conquistare qualche buon piazzamento.
Il rovescio della medaglia però sono stati gli imprevisti tra problemi tecnici ed incidenti, soprattutto nella tappa 2 (che ha condizionato pesantemente le sue chance di poter conquistare un buon posto nella top 10 finale) e nella seconda settimana. Acciaccato, mezzo infortunato, Petrucci è tornato però dall’Arabia Saudita soddisfatto per quanto dato e ricevuto. Ma le sue recenti dichiarazioni però gettano una diversa luce sul proprio post-Dakar.
Petrucci e i rapporti tesi con KTM
Parlando con Autosport, il pilota ha infatti spiegato: «Il mio piano era fare questa Dakar e poi tutto il campionato di rally raid», riferendosi al Mondiale Cross Country della FIA, di cui la stessa Dakar rappresenta il primo appuntamento da quest’anno. Poi però Petrucci lancia il siluro, svelando un retroscena: «Già prima della Dakar abbiamo avuto dei problemi con KTM, non riuscivamo a capirci. Forse per la prima volta penso che nella mia carriera debba pensare prima a me e al mio lato umano, e dire “va bene, voglio fare un’esperienza e vivere in altri posti”. E soprattutto ho sofferto parecchio il mancato dialogo con KTM, con la factory. E questo non me lo aspettavo. Per questo sto pensando di andare negli USA e divertirmi, perché il mio obiettivo era recuperare la mia felicità in sella a una moto e nell’ultimo anno in MotoGP non mi sono affatto divertito».
Ducati e la MotoAmerica Superbike nel futuro di Petrucci?
Petrux si riferisce all’opzione MotoAmerica, ovvero il Superbike negli States: una opportunità di cui si parlava già durante la corsa del pilota in Arabia Saudita ad inizio gennaio, e che porterebbe di nuovo il ternano ad affrontare la velocità su pista, questa volta oltreoceano e, si badi bene, non con KTM con la quale a quanto pare i rapporti sono piuttosto gelidi, ma con Ducati, che metterebbe a disposizione del suo ex pupillo una Panigale V4 R ufficiale. Salterebbe così il programma nei rally raid, insomma. Si attende solo l’ufficialità, ma pare siano in programma dei test con la Ducati all’Algarve International Circuit il prossimo mese.
«Ho capito che continuare con KTM nel campionato di rally raid non era un’opzione», ha proseguito Petrucci nel colloquio con Autosport. «Avevo bisogno di guardarmi intorno e sono stato subito felice di sapere che i miei ex capi della Ducati erano molto interessati e propensi a riavermi. Voglio fare una specie di Erasmus, divertirmi senza troppa pressione e godermi ciò che amo di più: andare in moto. Al momento questo è il primo obiettivo. Alla Dakar la chiave era che mi stavo davvero divertendo, sia in moto che fuori dalla gara».
“Ma voglio tornare alla Dakar”
Se il 2022 continuerà sulle piste, Petrucci ha però aperto ad un ritorno alla Dakar nel 2023: «Di sicuro voglio tornarci. Quindi forse alla fine dell’anno farò il Rally del Marocco e poi una preparazione adeguata per la Dakar del prossimo anno». Con KTM? Ancora non si sa. Ma sarebbe un peccato se il ternano non ci riprovasse di nuovo con il rally raid dopo l’ottima esperienza di questo inizio stagione.