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Dakar | Petrucci e l’odissea della sua prima vittoria. “In Arabia Saudita trattano meglio i cammelli delle donne”

Oggi Danilo Petrucci ha chiuso la sua prima settimana alla Dakar 2022 con una caduta, ma al di là di questo il ternano ha disputato le sue prime sei tappe in questo rally raid non solo meglio di quanto ci si potesse aspettare (al di là di qualche normale errore di esperienza), ma pure facendo la storia diventando il primo pilota MotoGP a vincere una prova della Dakar.

L’alfiere di Tech3 KTM è riuscito nell’impresa in occasione della tappa 5 di ieri, dove inizialmente si era classificato secondo dietro ad un poi penalizzato (per aver infranto i limiti di velocità) Toby Price. E se è vero che è fuori dai giochi per la vittoria finale visto il suo ritardo in classifica (dove è 124esimo con 19 ore di gap) causato da un incidente nella seconda tappa, Petrucci sta onorando al meglio una gara dove si è anche tolto lo sfizio di battere avversari blasonati ed esperti nel settore rally raid.

I retroscena della prima vittoria di Petrucci alla Dakar e lo scontro con un cammello

Subito dopo la vittoria storica di ieri il pilota ha commentato giovedì sera la giornata in una diretta Instagram, come riporta Autosport. È stata l’occasione per svelare qualche retroscena della sua tappa, perché ogni giorno alla Dakar sa essere davvero imprevedibile: ed infatti Petrucci ha rivelato di essersela vista brutta a causa di un cammello che gli ha scatenato i peggiori istinti nel momento della tranche agonistica. «Sono stato davvero fortunato a non infortunarmi seriamente nel primo incidente. Volevo ammazzare quel cammello che ho trovato dopo l’angolo [e che gli è venuto addosso, ndr]. Volevo ucciderlo, ma qui considerano il cammello più importante delle donne. Quindi, penso che mi sarei messo nei guai. E poi i cammelli sono abbastanza grandi. Posso dire che immaginavo fossero più piccoli, ma non è così». Il tutto ovviamente non va preso alla lettera: il ternano non è certo un potenziale serial killer di cammelli, ma ha commentato l’accaduto in maniera scherzosa.

Gli altri imprevisti di Petrucci nella tappa 5: “Avevo i pantaloni rotti”

Petrucci si è ribaltato così con la moto, «rompendo parafango e paramani», ma poi ha ripreso la corsa sino al secondo posto ottenuto al traguardo, successivamente diventato primo. Ma nel mentre sono avvenuti altri imprevisti: «Avevo i pantaloni rotti, quindi ho lottato continuamente per tenermeli su. Poi ho spinto davvero forte, Daniel Sanders mi ha aiutato molto. È davvero un pilota incredibile, è molto veloce, ma anche oggi [ieri, ndr] la mia moto si è difesa bene». Il ternano ha quindi affrontato «gli ultimi 50 km di dune che sembravano non finissero mai», dove è quasi finito in un affossamento, «ma fortunatamente sono riuscito a cambiare direzione all’ultimo momento»: ennesimo imprevisto che però ha ferito la sua caviglia. Insomma, un’odissea come quella vissuta nella tappa 6 odierna. Ma Petrucci ha chiuso la sua prima settimana d’esordio alla Dakar da vero e consumato campione.

 

Luca Santoro:
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