Domani si aprirà un nuovo anno e in contemporanea anche la Dakar 2022, che scatterà dal prologo di Gedda per poi spostarsi più a nord, a Ha’il, dove partirà dal 2 gennaio la gara vera e propria. E intanto la vigilia di questa corsa – per la terza volta di fila di scena in Arabia Saudita – è stata resa alquanto incerta a causa (tanto per cambiare) del Covid, ma non sono mancati anche altri imprevisti.
Falso allarme per Petrucci
Anzitutto, partiamo dalla pandemia e dalla variante Omicron che si sta diffondendo con maggiore velocità rispetto alla Delta e che, di conseguenza, sta pesando anche sulla Dakar e i suoi partecipanti. Si era temuto per la presenza di Danilo Petrucci, al debutto in questa gara con Tech3 KTM Factory Racing Team e risultato positivo ad un tampone molecolare in questi giorni: un recentissimo test antigenico effettuato sul ternano però ha dato un esito diverso, dando così il via libera definitivo al pilota. Pericolo scampato.
Mikkelsen entra in gara al posto di Guthrie
Non è andata bene invece a Mitch Guthrie Jr, lui sì purtroppo positivo al Covid. L’alfiere del Red Bull Off-Road Junior Team cederà quindi il suo prototipo leggero SSV OT3 di Overdrive nientemeno che ad Andreas Mikkelsen, che tra l’altro ritroverà al suo fianco per le note lo storico navigatore nelle loro avventure rally Ola Fløene. Il campione WRC2 ed ERC 2021 è stato chiamato praticamente all’ultimo minuto per quella che sarà la sua prima Dakar, terminata la quale dovrà essere subito pronto per la partenza del WRC 2022 che scatterà dal Rallye di Monte Carlo e che lo vedrà protagonista di nuovo nel WRC2 con la Skoda Fabia Rally2 Evo (assieme ad un nuovo copilota) di Toksport WRT. Mikkelsen intanto correrà nel team Red Bull con Cristina Gutierrez e Seth Quintero, confermatissimi. Problemi invece per Guillaume De Mevius, anch’egli costretto a rinunciare al navigatore Tom Consul a causa del coronavirus.
Imprevisto per Rebellion nello shakedown: va a fuoco il veicolo
Come si può notare, il Covid sta mettendo alle corde molti iscritti alla Dakar. Ma ci sono stati anche altri imprevisti, questa volta di natura tecnica e che sono spuntati fuori durante le sessioni di shakedown di questi giorni (c’era anche Kris Meeke, che ha testato il Toyota GR DKR Hilux T1+: anche l’ex rallista sembrava sul punto di sostituire un pilota regolarmente iscritto quale è Giniel de Villiers, sempre a causa del virus). Durante i giri di prova, il il prototipo DXX RD Limited di Rebellion ha infatti preso fuoco: il suo presidente Alexandre Pesci ed il navigatore Stephan Khuni sono usciti fortunatamente illesi da questo incidente al momento inspiegabile.
A questo punto Romain Dumas, già vincitore della 24 Ore di Le Mans e presente anch’egli in squadra, ha ceduto il proprio buggy DXX a Pesci, in modo che quest’ultimo possa comunque gareggiare alla Dakar assieme a Khuni. Dumas correrà lo stesso, ma a bordo del Toyota Hilux (versione precedente rispetto alla nuova GR DKR T1+) ceduto da Nasser Al-Attiyah e portato da Doha in Arabia Saudita in tempi record. Anche questa è la Dakar.