Dakar | Seth Quintero scrive la storia con un nuovo record di vittorie in una sola edizione
L'impresa di Seth Quintero
Alla fine Seth Quintero è riuscito nell’impresa: qualche giorno fa parlavamo del traguardo toccato dal 19enne californiano alla Dakar 2022, che si era portato a casa dieci vittorie di tappa eguagliando il record dell’edizione 1994 firmato da Pierre Lartigue sulla Citroen ZX.
Dodici successi nella Dakar 2022 per Quintero
Ma con la conclusione della corsa che oggi è terminata a Gedda, eleggendo i propri campioni nelle varie categorie, possiamo dire che il giovane pilota del Red Bull Off Road Junior Team, in gara nei Prototipi Leggeri con l’OT3 Overdrive in coppia con Dennis Zenz, non solo ha frantumato questo record ma ha pure esagerato. Quintero infatti ha conquistato ben dodici vittorie di tappa nei T3 alla Dakar 2022, scrivendo la storia di questo rally raid. E pazienza se era fuori dai giochi per il titolo di categoria (andato a Francisco Chaleco López Contardo sul Can-Am XRS di South Racing, uno dei più grandi protagonisti della Dakar con le sue partecipazioni tra le Moto e SSV, con tanto di titolo nel 2019 e 2021 in quest’ultimo gruppo) per via di un guasto meccanico al mezzo avvenuto nella seconda tappa, tale da costringerlo ad un ritiro momentaneo per ripresentarsi il giorno dopo.
Quintero in effetti deve ringraziare i nuovi regolamenti entrati in vigore quest’anno con l’ingresso della Dakar nel Mondiale Cross Country FIA, altrimenti a quest’ora staremmo a parlare di altro. In ogni caso questo ragazzo attenzionato anche dall’Extreme E è uno dei nomi da tenere d’occhio per il futuro dell’off road e non solo, per scoprire se riuscirà a confermarsi migliorando ulteriormente o se si tratterà di un fuoco di paglia. Ovviamente, ci auguriamo per lui la seconda ipotesi.
Quintero ribatte alle critiche: “La seconda tappa l’ho fatta sino al traguardo”
Il già campione del mondo UTV nel 2015 aveva già celebrato il traguardo delle undici vittorie con un lungo post su Instagram, di cui riportiamo qualche stralcio e in cui si toglie qualche sassolino del deserto dalla scarpa: «[…] Abbiamo fatto la storia. Innanzitutto volevo dire grazie a tutti coloro che mi hanno supportato in questo folle viaggio. Anche se non ho avuto la possibilità di rispondere o vedere il vostro messaggio, sono comunque grato del supporto. […] Senza tutti voi non ci sarebbero state possibilità di poter mettere insieme tutto mentalmente. Non l’ho fatto per me stesso, infatti sono l’ultima persona per cui l’ho fatto. Ho cercato ogni giorno di rendervi tutti orgogliosi. Questo è tutto ciò che volevo fare nelle ultime due settimane, non volevo deludere nessuno. E sono felice di poter portare questo record a casa per tutti noi! E a tutti gli odiatori, grazie anche a voi. Sì, mi avete tenuto sveglio la notte, pensando perché lo stessi facendo, ma mi sveglio la mattina dopo e uso le critiche come carburante, quindi per questo vi ringrazio. Vedo già i commenti delle persone che sminuiscono ciò che stiamo cercando di realizzare / ciò che abbiamo realizzato e onestamente non volevo affrontare nulla di tutto ciò, ma non mentirò, è nella mia testa ed è frustrante. […] Per tutti quelli che dicevano che se ci fossero state le vecchie regole sarei stato squalificato perché non ho finito la seconda tappa, beh l’ho fatto. Sono stato rimorchiato per oltre 6 ore da un altro concorrente per rimanere nella classifica generale».
Gli ultimi verdetti della Dakar 2022
Per la cronaca, nelle altre categorie della Dakar 2022 oltre a Moto e Quad, Auto e Prototipi Leggeri (a proposito, l’esordio di Jacopo Cerutti come navigatore per la rookie saudita Mashael Al Obaidan si è concluso per l’equipaggio sul Can-Maverick X3 di South Racing con un buon 17esimo posto finale), gli altri verdetti ci consegnano il titolo nei Side by Side ad Austin Jones (Monster Energy Can-Am), al suo primo trionfo dopo il secondo posto lo scorso anno, mentre nei Camion tanto per cambiare trionfano i Kamaz con il campione uscente Dmitry Sotnikov, assieme al copilota Ruslan Akhadeev e al meccanico Ilgiz Akhmetzianov.
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