Dakar | Kris Meeke volta pagina ed ammette di aver chiuso il capitolo del WRC
Meeke accetterebbe la fine della carriera nel WRC
La partecipazione alla Dakar 2021 potrebbe segnare un nuovo capitolo nella carriera di Kris Meeke, tale da portarlo sempre più lontano dal WRC. Il britannico parteciperà al suo primo rally raid in carriera con il team PH Sport, a bordo del SSV Zephyr T3 al fianco di Wouter Rosegaar: una iscrizione alla Dakar che è frutto di un progetto partito all’inizio dell’anno, tra trattative ed avvicinamenti tra le parti interessate.
Meeke: “Non inseguo nulla, è tempo di andare avanti”
Anno che si era aperto con Meeke nuovamente appiedato nel WRC, dopo che Toyota Gazoo Racing decise di non rinnovare il suo contratto nel team per partecipare al Mondiale Rally 2020. Presosi una specie di anno sabbatico senza praticamente gareggiare, anche per colpa della pandemia, il quarantunenne ha ammesso che alla sua età sia arrivato il momento di «andare avanti» rispetto al WRC, come ha dichiarato in una intervista rilasciata alla BBC. Il britannico ha spiegato di «non correre dietro a niente», anche se non ha escluso che se qualcuno lo avesse chiamato per gareggiare da qualche parte, ci avrebbe comunque pensato su.
Meeke e il bilancio della sua carriera nel WRC
Meeke però è arrivato ad un punto in cui non si mette pressioni né si vuole intestardire a seguire strade per ora impraticabili. Secondo RallyeSport il pilota potrebbe riprovarci nell’ERC, il campionato europeo che lo ha visto partecipare in due occasioni nel 2003 e nel 2006. Guardandosi però indietro, il britannico è comunque soddisfatto di quanto ha ottenuto in carriera: «Ho spuntato ogni casella a parte vincere il campionato del mondo WRC, una sensazione che in pochi hanno avuto: se guardiamo alle statistiche, solo tre piloti negli ultimi 17 anni hanno vinto il Mondiale [ovvero Sébastien Loeb, Sébastien Ogier e il compagno di squadra in Toyota Ott Tanak, ndr]. Mai avrei immaginato da bambino che avrei corso nel Campionato del Mondo Rally. Io c’ero, l’ho fatto, ho anche vissuto qualche momento difficile [tipo il licenziamento da Citroen nel 2018, quando raggiunse l’apice la sua sinistra fama di sfasciacarrozze, ndr], ho vinto i miei cinque rally e ho ottenuto un bel po’ di podi. Ho gareggiato nella mia prima stagione completa a 35 anni di età , e alla fine probabilmente ho avuto solo tre stagioni complete nel WRC. Perciò, ottenere cinque vittorie tra cui la più importante di tutti al Rally di Finlandia [nel 2016, laureandosi come primo vincitore della gara non scandinavo o francese dai tempi di Carlos Sainz nel 1990, ndr], è qualcosa da cui io posso trarre molto».
“Ora sono totalmente preso dalla Dakar”
L’ex Mini, Citroen e poi Toyota perciò è pronto per la Dakar, per la quale si sente «elettrizzato» e totalmente concentrato: «Sono il tipo di persona che una volta che si impegna in qualcosa cerco di concentrarmi esclusivamente su di essa, quindi il mio obiettivo è sulla Dakar. È impossibile fare piani a lungo termine con la pandemia in corso al momento, sia economicamente che con i lockdown, ma mi concentrerò sulla Dakar e vedremo cos’altro succederà per il prossimo anno».
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing
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