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CIRT | Il francese Consani vince il Rally Adriatico, seguito da Marchioro ed Andreucci

Stéphane Consani è il primo vincitore della stagione 2019 del Campionato Italiano Rally Terra: al Rally Adriatico il francese a bordo della Skoda Fabia Evo R5 dell’Erreffe Rally Team – Bardahl, con gomme Pirelli, e navigato alle note da Thibault De La Haye, non solo vince ma convince con una prestazione da leader dalla prima prova speciale all’ultima.

Chi è Stephane Consani

Il ventottenne di Aix-en-Provence (nella foto a sinistra, assieme al fratello Robert, anch’egli rallista) in questa stagione aveva ottenuto un secondo posto al Liburna Terra, ma la sua carriera rallistica parte nei primi anni Dieci all’interno del Campionato Francese Asfalto ed in particolare nel Twingo R2 Trophy, vinto nel 2011. Dopo la gavetta nel Tricolore transalpino arriva nel 2013 l’occasione nel Mondiale Rally, con le incursioni al Rally Italia Sardegna (sesto nel WRC3) e nella tappa di casa che in quell’anno si correva in Alsazia, dove però subì un ritiro. In entrambi i casi Consani guidava una Citroën DS3 R3T: con una R5 vince nel 2015 (bissando il successo nel 2016) il Rallye Régional Mistral, anno in cui ottiene un quinto posto nel WRC3 al Monte Carlo. Il pilota partecipa anche all’ERC, con un nono posto al Rally di Roma Capitale nel 2017, mentre su sterrato ottiene nella medesima stagione un secondo posto al Rally dei Nuraghi e del Vermentino.

In buona sostanza, un pilota dal solido curriculum internazionale, senza trionfi eclatanti, ma quello visto nella ventiseiesima edizione dell’Adriatico è stato un dominio da esperto della terra: tre scratch conquistati a partire dalla PS1, e la testa della classifica assoluta se si esclude la breve parentesi dopo la seconda speciale, che ha visto in quel caso come leader Andrea Crugnola. Ma poi dalla terza prova è stato un assolo a firma Consani e De La Haye, copilota anch’esso dalla notevole esperienza nei rally.

La top ten del Rally Adriatico 2019

Al secondo posto si piazza Nicolò Marchioro, il vicecampione CIRT 2018 (nonché reduce da due vittorie consecutive all’interno della categoria Terra negli ultimi anni all’Adriatico) che con la Skoda Fabia R5 e il navigatore Marco Marchetti si ferma a 11,8 secondi da Consani. Marchioro parte dall’ottavo posto nella prima speciale, faticando con il set-up e le gomme, ma nel finale conquista il miglior tempo in quattro PS, di cui le ultime tre consecutive.

L’attesissimo Paolo Andreucci non delude e torna a casa con il terzo posto, conquistato sulla Peugeot 208 T16 R5 con a fianco Rudy Briani alle note. Un buon punto di partenza in questa nuova avventura per l’undici volte campione nazionale rally, in crescita durante la gara ed abile ad approfittare del ritiro eccellente di Nikolay Gryazin. Quest’ultimo, a bordo della Fabia R5 con a fianco il fidato Yaroslav Fedorov, vince la PS3 e PS5 e riesce persino a sfiorare il primo posto di Consani con una distanza minima di soli 3 decimi di secondo. Poi arriva la disfatta nella prova speciale numero sei per colpa di una uscita di strada, imprevisto simile (dopo un testa coda) che ha fatto perdere minuti preziosi alla wild card Crugnola, in coppia con Moira Lucca sulla Fabia R5. Il varesino correva all’Adriatico per fare esperienza su sterrato, ed era riuscito a conquistare il secondo posto, per poi dissipare il vantaggio nella PS8. Aggiusta il tiro nelle ultime tre prove, con una sfilza di secondi migliori tempi, ma finisce ventunesimo assoluto.

Un po’ sotto le attese la prestazione di Umberto Scandola e Guido D’Amore, anche loro provenienti dal CIR. Sarà stato l’esordio in gara con la Hyundai i20 R5, con la quale l’equipaggio dovrà ancora prendere le misure, ma sta di fatto che il veronese autore del record di sei vittorie all’Adriatico manca un nuovo successo, fermandosi al quarto posto con un ritardo di 43,1 secondi. Ad onore di cronaca, va comunque detto che nel corso del programma Scandola riesce a scalare due posizioni nella classifica assoluta, partendo dal sesto posto dopo la PS1. Ancora più delusi Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo su Fabia R5, esperti dello sterrato ma quinti. Sesto posto per Gigi Ricci e Lorenzo Ercolani sulla i20 R5, settimo per Luca Hoelbling e Mauro Grassi anche loro sulla vettura coreana. La top ten si chiude con Andrea Dalmazzini ed Andrea Albertini su Ford Fiesta R5, ottavi e in sofferenza dopo la PS4 per via della posteriore destra stallonata, Tullio Luigi Versace e Cristina Caldart, ed infine Luciano Cobbe con Fabio Turco, equipaggi a bordo della Fabia R5.

Pollara ottiene il bis nei Junior

Oltre alla lotta per la classifica assoluta, nel Rally Adriatico si è consumato il secondo atto del CIR Junior, al suo primo appuntamento stagionale su sterrato. Ed ancora una volta, la seconda consecutiva, si impone in testa Marco Pollara con David Castiglioni, anche quattordicesimi assoluti sulla Ford Fiesta R2B che è l’auto utilizzata dagli equipaggi nella serie Junior. Da notare però che il siciliano si trovava stabile al secondo posto sino alla terzultima PS, visto che in testa tra i sette giovani di ACI Team Italia svettava Luca Bottarelli: quest’ultimo però paga una uscita di strada nella decima speciale che lo costringe a salutare l’impresa. Si tratta del secondo forfait consecutivo per il pilota, arresosi nella precedente prova a Sanremo, anche lì nelle fasi finali però per via di una rottura meccanica alla vettura.

Sul podio dell’Adriatico sale quindi Andrea Mazzocchi con Silvia Gallotti, al secondo posto nonostante qualche inconveniente nella mattinata. Terzo Giuseppe Testa con Massimo Bizzocchi.

Parte il Trofeo Gruppo N4

Infine, arriviamo al primo capitolo del nuovo di pacca Trofeo Gruppo N4 Ruote Motrici, con il supporto di Yokohama come fornitore ufficiale ed unico per le gomme. Il primo vincitore di questo format è Mattia Codato, con Cristian Dinale a bordo della Mitsubishi Lancer Evo X. Secondo posto per James Bardini e Barbara Bogoni, sulla Subaru Impreza.

Si torna su strada tra un mese per il secondo atto del CIRT 2019, e che atto: gli equipaggi si danno infatti appuntamento al Rally Italia Sardegna, che incrocerà anche il WRC ed il CIR (ma per il Tricolore Terra sarà valida solo la prima di due tappe).

Rally Adriatico 2019: classifica finale

1. CONSANI-DE LA HAYE (Skoda Fabia) in 1:01’18.4;

2. MARCHIORO-MARCHETTI (Skoda Fabia) a 11.8;

3. ANDREUCCI-BRIANI (Peugeot 208) a 36.5;

4. SCANDOLA-D’AMORE (Hyundai I20 New Generation) a 43.1;

5. CECCOLI-CAPOLONGO (Skoda Fabia) a 1’11.7;

6. RICCI-ERCOLANI (Hyundai I20) a 1’23.4;

7. HOELBLING-GRASSI (Hyundai I20 New Generation) a 2’32.3;

8. DALMAZZINI-ALBERTINI (Ford Fiesta) a 2’46.9;

9. VERSACE-CALDART (Skoda Fabia) a 3’15.2;

10. COBBE-TURCO (Skoda Fabia) a 3’31.8;

Luca Santoro:
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