Colpi di scena, lotta serrata secondo su secondo, rimonte, ritiri e ritorni in pompa magna: questo in estrema sintesi il primo atto del Campionato Italiano Rally 2019. Al Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, appuntamento inaugurale del Tricolore, vince il veterano Giandomenico Basso con Lorenzo Granai, a bordo della Skoda Fabia R5. Ma quest’anno la lotta per il titolo si preannuncia molto accesa.
E non lo diciamo tanto per fare retorica spicciola, ma perché i valori espressi dal primo round del CIR ci parlano di un lotto di contendenti capaci di darsele di santa ragione in maniera più o meno equilibrata, sebbene il campionato sia appena iniziato e ancora di strada da fare ce n’è.
La lotta per il podio del Rally Il Ciocco 2019 e la beffa di Crugnola
E così Giandomenico Basso riprende il filo di un discorso interrotto nel 2016, concluso con il trionfo nel Campionato Italiano Rally. Il già due volte campione europeo è tornato a tempo pieno nel Tricolore, e a bordo della Fabia R5 di DP Autosport e con gomme Pirelli ha trovato pane per i suoi denti in questo Ciocco grazie ad avversari degni di questo nome. Basso vince una sola prova speciale, la quinta con il primo giro della Tereglio, e sale al comando della generale la prima volta nella PS7 di Noi Tv 2, per poi perdere la leadership e riacquistarla dal secondo passaggio sulla Tereglio (PS11) sino alla fine. Questo perché il Ciocco è stato dominato quasi interamente da un Andrea Crugnola in formissima al debutto nel CIR con la Volkswagen Polo GTI R5 per HK Racing, e con a fianco Pietro Ometto.
Il varesino Campione Nazionale Asfalto regnante vince la PS2 e dalla speciale successiva si insedia in vetta alla assoluta per mollarla momentaneamente, come abbiamo visto, nella PS5 e riacquisirla sino alla decima prova (con tanto di sette speciali vinte su quindici totali). Insomma, Crugnola veleggiava verso un primo successo stagionale sino a quando la sua Volkswagen lo ha tradito per un problema all’idroguida, che ha spedito l’equipaggio fuoristrada, fortuntamente senza conseguenze. A parte, ovviamente, la beffa micidiale di un ritiro proprio quando stavano dominando il rally. Basso prima dell’harakiri dell’avversario si trovava a poco più di 7 secondi di ritardo, perciò ha avuto gioco facile nel prendersi il comando della gara e non mollarlo sino alla fine.
Ma se l’è saputo guadagnare perché, out Crugnola, incombeva un altro signor avversario quale si è dimostrato Simone Campedelli. Il cesenate guidato nelle note per il secondo anno consecutivo da Tania Canton, e a bordo di una Ford Fiesta R5 con il supporto diretto di M-Sport, parte subito con il vento in poppa vincendo la prova spettacolo di Forte dei Marmi che ha aperto il programma, per poi perdere progressivamente terreno nel corso della seconda tappa. Basti pensare che le Pantere Alate di Orange1 Racing arrivano a toccare un ritardo massimo di 16,7 secondi dal comando della assoluta, scivolando al terzo posto. Sembrava insomma che la loro Fiesta faticasse a tenere il passo di Crugnola e di Basso, anche per via di un set-up non proprio centrato, ma poi dalla PS11 che ha rimescolato, come abbiamo visto, le carte in tavola, la musica è cambiata e Campedelli-Canton hanno ripreso il passo giusto, accorciando via via le distanze e conquistando il secondo posto finale, con un ritardo di 4,9 secondi. Una buona iniezione di fiducia per l’equipaggio di Orange1 Racing – e i primi punti per Ford che intende bissare il successo dell’anno scorso nei costruttori.
Al terzo posto un altro veterano come Basso di ritorno nel CIR: parliamo di Luca Rossetti, che con la navigatrice Emanuele Mori ha inaugurato il debutto di Citroen e della C3 R5 nel Tricolore. Partiti così così con un decimo posto assoluto nella PS1, i due sono progressivamente risaliti sino al terzo posto generale nella famigerata speciale numero 11, ma con un ritardo che in linea di massima non è mai sceso sotto i dieci secondi lungo le 15 prove. Le C3 R5, in pratica, necessita ancora di un po’ di rodaggio, ma comunque un primo podio è già un buon biglietto da visita per la stagione.
Il resto della top ten del Ciocco 2019
Quarto posto per il già WRC Craig Breen, che debutta nel CIR a bordo della della Skoda Fabia R5 di Metior Sport con al fianco Paul Nagle. L’irlandese ha dato prova di un buon passo, una volta ambientatosi con la vettura e con il contesto per lui inedito, rimanendo sempre nella top ten assoluta ed arrivando anche ad insidiare il terzo posto di Rossetti (ed alla fine la differenza tra i due è di solo 2,6 secondi). Per lui anche il miglior tempo nella stracitata PS11.
Quinto si piazza Stefano Albertini, due volte campione del CIWRC che quest’anno passa al CIR: il pilota su Skoda Fabia R5 della Tam-Auto e con accanto Danilo Fappani sale subito in testa nella classifica Asfalto. Sesto e vittorioso nella PS13 Rudy Michelini, anch’egli su Fabia R5; settimo Antonio Rusce su Polo GTI R5 ed ottava l’altra quota estera, Emil Lindholm, autore di una buona gara su Hyundai i20 R5, sebbene si sia lasciato soffiare nell’ultima PS il settimo posto da Rusce. Nono Kevin Gilardoni, sempre su i20, e decimo Gianluca Tosi su Fabia R5.
Gli altri risultati del Ciocco 2019: prima vittoria nel 2RM per Ciuffi
Per quanto riguarda la categoria Due Ruote Motrici si conferma subito in palla Tommaso Ciuffi con Nicolò Gonella su Peugeot 208 R2B, che partono subito con il piede giusto nella loro prima stagione da equipaggio ufficiale Peugeot Sport Italia. Dietro di loro Luca Panzani, che dal CIR si sposta al 2RM sulla Ford Fiesta R2, e Davide Nicelli a bordo della 208 R2, però vincitore della prima tappa del Peugeot 208 Rally Cup TOP 2019, seguito da Giacomo Guglielmini e dal debuttante nel monomarca Giorgio Cogni.
Infine, nella R1 vittoria per Daniele Campanaro su Suzuki Swift Sport, mentre nel Suzuki Rally Cup primo acuto di Fabio Poggio. Oltre al già citato Crugnola, citiamo infine tra i ritiri quello di Christopher Lucchesi, Giacomo Scattolon (guasto al motore), Stefano Martinelli, Jacopo Trevisani, Rachele Somaschini (problema meccanico) e la campionessa uscente della Coppa ACI Sport Femminile Corinne Federighi.
Rally Il Ciocco 2019: le classifiche
-Classifica Assoluta:
1. Basso-Granai (Skoda Fabia R5) in 1:31’17.2;
2.Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5) a 4.9;
3. Rossetti-Mori (Citroen C3 R5) a 13.9;
4.Breen-Nagle (Skoda Fabia R5) a 16.5;
5.Albertini-Fappani (Skoda Fabia R5) a 44.3;
6. Michelini-Perna (Skoda Fabia R5) a 1’51.3;
7.Rusce-Farnocchia (Volkswagen Polo R5) a 2’17.1;
8. Lindholm-Korhonen (Hyundai I20 R5) a 2’21.4;
9. Gilardoni-Bonato (Hyundai I20 R5) a 3’11.3;
10.Tosi-Del Barba (Skoda Fabia R5) a 3’47.8.
-Classifica CIR Assoluto 2019:
Basso 15;
Campedelli 12;
Rossetti 10;
Breen 8;
Albertini 6;
Michelini 5;
Rusce 4;
Gilardoni 2
-Classifica CIRA:
Albertini 15;
Michelini 12;
Rusce 10;
Gilardoni 8;
Razzini 6.
-Classifica CIR Costruttori: Ford 12; Citroen Italia 10.
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport