Anteprima Formula E Pechino: le Novità Tecniche
Dopo una prima stagione entusiasmante che ha assegnato il titolo piloti solo all’ultima gara di campionato, la Formula E si prepara a riaccendere i propulsori elettrici delle monoposto per scendere in pista nel primo appuntamento in Cina. Per la stagione 2015/2016 la categoria si appresta ad ospitare diversi propulsori, abbandonando quindi il monomarca Dallara-Spark e accogliendo diversi costruttori che hanno partorito differenti e originali idee per equipaggiare le monoposto. Sul fronte del mercato piloti, i protagonisti della passata stagione sono stati riconfermati e verranno affiancati da interessanti new entry.
Renault e.dams – Renault Z.E 15
Dopo aver conquistato il titolo riservato alle squadre nella stagione d’esordio, il team francese ha subito una vera e propria metamorfosi. La scuderia (che l’anno scorso si chiamava “e.dams-Renault”) ha cambiato il suo nome per sottolineare il maggiore impegno del costruttore transalpino che, da semplice sponsor, diventa vero e proprio costruttore. Si chiamerà Renault Z.E 15 il propulsore che andrà ad equipaggiare le quattro monoposto del team francese. Si tratta di un singolo motore elettrico dotato di due marce, di cui una impiegata probabilmente in partenza e l’altra in movimento. La gestione in pista delle vetture è affidata come lo scorso anno alla DAMS di Jean-Paul Driot che ha confermato entrambi i piloti della sua line up: Sebastian Buemi dopo aver perso per un solo punto il titolo piloti è chiamato al riscatto, mentre Nicolas Prost deve ritrovare la velocità dei primi appuntamenti che lo avevano portato provvisoriamente in testa alla classifica.
Dragon Racing – VM 200-FE-01
La squadra di Jay Penske è stata una delle piacevoli rivelazioni della stagione d’esordio della Formula E. Dopo aver faticato per anni in Indycar, il figlio del “capitano” Roger ha optato per il passaggio al campionato elettrico dove, grazie alla costanza di Jerome d’Ambrosio e alla velocità di Loic Duval (nella seconda parte di stagione) ha centrato il secondo posto nella classifica squadre. Riconfermati entrambi i piloti, il Dragon Racing ha deciso di non costruire in proprio i propulsori, ma di appoggiarsi all’esperienza della Venturi, già costruttore di motore di elettrici. La casa francese ha optato per una tradizionale trasmissione a quattro velocità.
Schaeffler Audi – Abt Schaeffler FE01
Dopo la delusione della prima stagione, a lungo dominata ma conclusa solo al terzo posto, il team ufficiale Audi ed i suoi piloti Lucas Di Grassi e Daniel Abt puntano al riscatto. Il brasiliano in particolare, dopo la vittoria nella gara d’esordio in Cina, non è più riuscito a salire sul gradino più alto nonostante i cinque podi ottenuti.
Il team Abt durante l’estate ha lavorato duro sull’elettronica, mentre ha incaricato lo sviluppo del propulsore al partner tedesco Schaeffler. Il cambio a tre rapporti è stato sviluppato dalla Hewland che ha cercato di ottimizzare partenza, misto e allungo. Sul musetto e sulle fiancate della vettura campeggia il logo Volkswagen (a cui Abt è da sempre legata), a rimarcare l’impegno del gruppo tedesco nel progetto Formula E.
NextEV TCR – NEXTEV TCR 001
La squadra che ha portato in trionfo Nelson Piquet Jr ha trascorso un’estate travagliata a causa del nuovo propulsore. I cinesi, infatti, hanno optato per un doppio motore a marcia singola che ha dato non pochi rompicapi agli ingegneri. Nonostante i pochi chilometri percorsi dalle vetture nella nuova livrea azzurra durante i test collettivi, si è deciso di dare fiducia al proprio progetto e di scartare l’ipotesi di tornare al precedente propulsore Spark. La stessa fiducia è stata data anche a Nelson Piquet Jr e Oliver Turvey. Il brasiliano proverà a rendere onore al numero uno che porterà sulle sue monoposto, mentre il giovane inglese ha stupito i vertici della squadra al debutto di Londra dove è stato l’ultimo di una serie di piloti che si sono alternati al volante della seconda vettura NextEV.
Ds Virgin – Virgin DSV-01
I britannici, forti della partnership con i francesi della Ds, hanno sviluppato una soluzione analoga a quella della NextEV. Saranno due quindi i propulsori che muoveranno le monoposto dotate di una sola marcia. Alla guida Sam Bird proverà a migliorare il quinto posto in graduatoria finale ottenuto lo scorso anno grazie a due vittorie, compresa l’ultima sul tracciato di casa a Londra. Accanto al piccolo britannico Jean-Eric Vergne si appresta a disputare la sua prima stagione completa nel campionato elettrico e andrà alla caccia di quella vittoria che, nonostante ben tre pole (di cui una al debutto) e un giro più veloce, non ha ancora ottenuto. Il transalpino però, è in trattativa con la Renault per ereditare il sedile lasciato libero da Romain Grosjean in Formula 1 e, qualora l’accordo si concretizzasse, quest’ultima casa potrebbe non vedere di buon occhio un proprio pilota che corre per i rivali di Ds che, ricordiamo, è il marchio sportivo di Citroen.
Amlin Andretti – Spark SRT_01E
La squadra di Michael Andretti era una delle più attese alla vigilia della stagione d’esordio ma ha deluso le aspettative. Nonostante la competitività mostrata, hanno gravato sul risultato finale i numerosi cambi di piloti nella line up che hanno addirittura costretto la FIA a varare una regola per cui da quest’anno ogni team potrà alternare massimo due piloti per vettura. In tutta risposta Andretti ha deciso di presentare al via di Pechino una coppia d’assi: sulla prima monoposto scenderà in pista Simona de Silvestro, probabilmente la donna più veloce del mondo al momento (niente a che vedere con Susie Wolff e Carmen Jorda); mentre sulla seconda monoposto salirà Robin Frijins. L’olandese vanta un palmares quasi unico: all’esordio in monoposto ha conquistato il titolo Rookie di Formula BMW, cogliendo l’anno successivo il primato europeo di categoria per poi approdare in Formula Renault 2.0 Eurocup, dove ha concluso al primo posto (al debutto) davnti a Sainz Jr, Kvyat e Vandoorne. Il salto in Formula Renault 3.5 è stato logico e Frijins, ancora al debutto, in un emozionante finale di stagione ha battuto Jules Bianchi e Sam Bird, aggiudicandosi il titolo. In qualità di terza guida Sauber ha debuttato a stagione inoltrata in Gp2 cogliendo la vittoria in Gara 1 a Barcellona (alla sua terza gara nella categoria). Nonostante questo trionfo la mancanza di fondi ha lasciato Robin a piedi. Tornato in pista quest’anno, Frijins al debutto nelle ruote coperte ha centrato il titolo nel Blancpain GT, ovvero la categoria più prestigiosa per auto GT3.
Tornando al team Andretti, dopo un’estate in cui non sono praticamente mai riusciti a girare con il nuovo motore sviluppato in proprio, gli americani hanno deciso di proseguire con l’unità della Spark impiegata lo scorso anno e di continuare a lavorare sul proprio progetto in vista della terza stagione.
Aguri – Spark SRT_01E
La compagine giapponese dell’ex pilota di Formula 1 Aguri Suzuki ha subito la dipartita dello sponsor Amlin che, nonostante il contratto prevedesse un’accordo biennale, ha abbandonato la compagine in favore del team Andretti. La squadra ha deciso di proseguire con il propulsore dello scorso anno e di confermare sulla vettura di punta Antonio Felix Da Costa, giovane portoghese del programma Red Bull e già vincitore di una gara lo scorso anno, che proseguirà il suo doppio impegno tra Formula E e DTM, dove è pilota ufficiale BMW. Sulla seconda monoposto salirà invece Nathanael Berthon. Il transalpino, che nel 2015 è stato impegnato in GP2 e nella European Le Mans Series, andrà ad aggiungere il programma a tempo pieno in Formula E dopo un test svolto quest’estate proprio con il team nipponico.
Mahindra Racing – Mahindra M2Electro
La scuderia indiana ha cambiato la gestione in pista delle monoposto, preferendo al Team Carlin la Campos Racing. Accanto al riconfermato Bruno Senna scenderà in pista Nick Heidfeld, stanco della mancanza di risultati al Team Venturi. Per loro la casa indiana ha sviluppato un singolo propulsore a quattro marce.
Venturi – VM200-FE-01
La compagine americana punta al riscatto dopo una prima stagione deludente. Sfiorata la vittoria nel round inaugurale di Pechino, Nick Heifeld non ha più trovato la competitività che cercava ed ha optato per la Mahindra. Accanto al confermato Stephane Sarrazin trovermo quindi Jacques Villeneuve. Il canadese rientrerà in un campionato formula a tempo pieno dopo la poco fortunata apparizione alla 500 miglia di Indianapolis. Per lui la squadra francese ha sviluppato un propulsore a quattro marce che equipaggerà ben otto vetture (le quattro del proprio team e quelle del Dragon).
Trulli – Motomatica JT-01
I guai, per l’unica squadra italiana al via, sembrano non finire mai. Dopo una prima stagione disastrosa in cui, nonostante la buona velocità mostrata (una pole position conquistata dallo stesso Jarno), la compagine dell’ex pilota di Formula 1 non ha ottenuto grandi risultati in gara, i problemi sono proseguiti anche durante i test estivi. Il propulsore a quattro marce della Motomatica ha avuto numerosi problemi, costringendo la vettura ai box per buona parte delle sessioni. Jarno ha deciso di farsi di parte in qualità di pilota e di proseguire con la gestione della scuderia, preferendo schierare Vitantonio Liuzzi e Salvador Duran.
Mattia Tremolada
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