Alfa Romeo 33LMP1, il render di LP Design che riporta la vettura nell’endurance
Ecco il design che aggiorna la storica Tipo 33
LP Design colpisce ancora grazie al talento immaginifico di Lorenzo Prati, il giovane ragazzo dietro al progetto che realizza design di concept car per pura passione dei motori. Dopo aver realizzato le livree per un ipotetico impegno della casa italiana nel DTM, recentemente è stato rilasciato un nuovo render che attualizza l’Alfa Romeo Tipo 33 per adattarla alla classe LMP1, e come gli altri progetti di LP Design si tratta non soltanto di un esercizio di stile, ma quasi un auspicio per rivedere la casa del Biscione nuovamente in pista tra i prototipi nell’endurance, magari in direzione WEC, magari Le Mans.
Breve storia di Alfa Romeo nell’endurance: la 8C e la Tipo 33
Un passo indietro: Alfa Romeo, si sa, non è impegnata attualmente nell’endurance, ma negli anni Trenta l’azienda italiana progettò una versione da corsa ad otto cilindri che esordì poi alla 24 Ore di Le Mans nel 1931: si trattava appunto della 8C 2300, che in quegli anni macinò successi non soltanto sul circuito della Sarthe ma anche alla 24 Ore di Spa-Francorchamps e corse non endurance come la 1000 Miglia e la Targa Florio. L’altro prototipo che partecipò alle gare di durata fu la Alfa Romeo Tipo 33, che vide la luce nel 1969: motore V8, cilindrata 2998 cm3, cambio a sei rapporti. L’ambizioso progetto capace di liberare 400 cavalli sui 9000 giri/minuto venne poi perfezionato pochi anni dopo, aumentando la potenza (si passa a 420 cv e 400 giri in più al minuto) e diminuendo i rapporti del cambio (da 6 a 5) e il peso.
La vettura, apparsa anche nel film di genere del 1970 Le Mans – Scorciatoia per l’inferno, ottiene con Andrea De Adamich alla guida una serie di ottimi piazzamenti e successi: dopo una falsa partenza alla 12 Ore di Sebring nel 1969 ci si rifece l’anno successivo in questa gara con la conquista del secondo posto, dove alla guida oltre a De Adamich c’era anche Herni Pescarolo. Questo equipaggio ottenne ottimi risultati alla 1000 km di Brands Hatch, mentre il pilota italiano condivise la Tipo 33 con Ronnie Peterson quando nel 1971 vinse sulla Alfa Romeo la 6 ore di Watkins Glen. E poi la doppietta sulle zone alte del podio nella Targa Florio, sempre nel 1971, con trionfo dell’equipaggio formato Nino Vaccarella e Toine Hezemans, seguiti da De Adamich e Van Lennep.
La storia della Alfa Romeo Tipo 33 si interruppe nel 1977, anno in cui ottenne una delle ultime vittorie, in questo caso laureandosi campionessa del mondo Sport Prototipi con l’equipaggio formato da Arturo Merzario, Vittorio Brambilla e Jean-Pierre Jarie (il modello era la 33 SC 12).
Vedremo Alfa Romeo impegnata nel GT o nel WEC?
Nei tempi più recenti l’impegno nel motorsport di Alfa Romeo si è distinto in particolare nel ritorno in Formula 1, sebbene come title sponsor per la Sauber (e che il prossimo anno vedrà schierata in griglia una line up di piloti titolari da far sognare i tifosi, formata da Kimi Raikkonen ed Antonio Giovinazzi); sul fronte delle altre discipline erano circolati dei rumors sul fatto che la prossima supercar della casa del Biscione, la 8C, potrebbe essere la testa d’ariete per tornare nelle corse GT o endurance. In ogni caso da un recente sondaggio d’opinione lanciato online dall’organizzazione del Mondiale Endurance, con lo scopo di capire quale potrebbe essere la direzione da intraprendere nel futuro dal campionato secondo i desiderata dei tifosi e dei fan (visto che soprattutto la classe prototipi regina è un fuggi fuggi di case costruttrici), è stato messo in luce come il pubblico voglia rivedere al via nelle corse di durata marchi storici come l’Alfa Romeo (persino più di Ford e Toyota, mattatrici nelle loro classi del WEC). Se possa avvenire un giorno, magari con la Tipo 33, sarà una decisione che spetterà solo al nuovo corso di FCA.
Crediti Immagine di Copertina: (c) LP Design
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