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Dal 2022 debutta il Global Rally Ranking, la proposta FIA per una classifica dei migliori piloti

Chi bazzica altri sport come il ciclismo o il tennis sa che gli alti livelli si caratterizzano per classifiche stagionali con i migliori atleti o team: ad esempio, l’Unione Ciclista Internazionale dal 2016 ha introdotto il World Ranking per corridori, squadre o nazioni, con punti ottenuti in base ai piazzamenti nelle varie gare e ai coefficienti di queste ultime (per dire, nel 2021 ha ottenuto il primo posto Tadej Pogačar, che si è distinto in questa stagione sia nelle corse di un giorno che nei grandi giri, mentre tra le nazioni svetta il Belgio); nel tennis ci sono le notissime classifiche ATP e WTA, ed ovviamente non dimentichiamo pure il calcio, con i ranking FIFA delle nazionali o quelli Uefa per club.

Nasce il Global Rally Ranking

Anche il mondo del rally utilizzerà un sistema simile, grazie all’inedito Global Rally Ranking messo a punto dalla FIA. Si tratta di una classifica aggiornata settimanalmente (per la precisione, ogni mercoledì) e che vedrà piloti e navigatori, impegnati sia a livello nazionale che internazionale, concorrere per i punteggi e per i relativi piazzamenti, a cui avranno accesso tramite un sistema basato sui coefficienti delle competizioni a cui prenderanno parte, più ovviamente i risultati ottenuti.

Global Rally Ranking, ecco come funzionerà

Il WRC, massimo livello sportivo della disciplina, avrà quindi un coefficiente pari a 1.0, l’ERC europeo 0.5 e via a scalare. Di pari passo, le categorie delle vetture avranno anch’esse dei coefficienti: per le più alte di livello Rally1 e le World Rally Car omologate prima del 2013 sarà pari a 1.0, le Rally2 ed R-GT 0.7, e così via. Per determinare quindi i piazzamenti nella classifica la FIA ha messo a punto un meccanismo non proprio semplicissimo: non si utilizzerà il sistema WRC, ma saranno sfruttati i regolamenti sportivi rally per regioni della FIA, e ciò significa che i punti non andranno ai migliori dieci ma ai migliori quindici di ogni competizione, più si potranno ottenere punti extra nelle due prove speciali più lunghe di ciascuna gara.

Un concorrente, pilota o copilota che sia, vedrà quindi i punti ottenuti nel rally a cui ha partecipato moltiplicati per il coefficiente e poi per 10. Il risultato sarà ulteriormente moltiplicato per 0,3, poi per il numero dei partenti in quella gara ed infine per il coefficiente di classe. Il punteggio ottenuto sarà quello che posizionerà il determinato concorrente nella classifica settimanale. Se un equipaggio si ritira da una gara e rientra nella medesima con la regola del SuperRally, non otterrà comunque i punti del GRR.

La prima classifica si baserà sui risultati dal 15 ottobre 2021

La prima classifica si baserà sui risultati ottenuti dal 15 ottobre 2021 e poi per i migliori 12 appuntamenti a cui un concorrente ha preso parte lungo 365 giorni, ma solo per i rally internazionali: i rilevamenti per quelli nazionali scatteranno dal prossimo anno. Ma attenzione, perché per il GRR in questo caso non concorreranno tutti i campionati nazionali. Ogni Federazione, infatti, dovrà designare giusto due serie, e solo quelle in cui si rispecchia in maniera più fedele possibile la nuova piramide delle classi introdotta dalla FIA (dalla Rally5 alla Rally1) e che dal prossimo anno avrà più rilevanza nei campionati. Resta comunque la possibilità per le Federazioni nazionali di cambiare le serie proposte per i punteggi, purché venga avvisata la FIA. 

Gli obiettivi del Global Rally Ranking

Cosa si ottiene nell’ottenere il primo posto del Global Rally Ranking? Assolutamente nulla, a parte la gloria da quanto sappiamo e il riconoscimento da parte degli appassionati. Non a caso questo sistema non è obbligatorio per i concorrenti. Yves Matton, a capo del settore Rally in FIA, ha spiegato il senso di questo progetto: «Il FIA Global Rally Ranking fornirà una grande opportunità per evidenziare i risultati di tutti i piloti e co-piloti eleggibili, ma anche per dare luce agli eventi su base mondiale. La FIA ha avuto a lungo l’ambizione di creare collegamenti tangibili all’interno della famiglia rally a livello internazionale, regionale e nazionale, in particolare se si considera che la maggior parte delle vetture sono ammissibili a tutti i livelli, come le Rally2. Inoltre, molti piloti competono in più campionati, mentre il rally è uno dei pochi sport in cui è possibile per gli equipaggi amatoriali competere negli stessi eventi dei loro idoli. Con il lancio del FIA Global Rally Ranking, stiamo anche rafforzando la piramide sportiva FIA Rally e la piramide FIA Rally Cars, che forniscono una chiara scala di progressione dalla base verso la cima della disciplina. Con i campionati FIA e gli eventi approvati dalla FIA che ricevono una maggiore ponderazione riguardo i punti, ci auguriamo che più piloti e co-piloti possano competere all’interno del contesto della FIA, che lo possano fare più spesso e che più organizzatori di rally prendano in considerazione l’organizzazione di eventi patrocinati dalla FIA».

Luca Santoro:
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