WRC | Ypres Rally cancellato, le reazioni: “Lo sport in questo momento passa in secondo piano”
I commenti dalla FIA e dai piloti
Mala tempora currunt, sed peiora parantur: la tanto temuta e famigerata seconda ondata del Covid sta spaventando l’Europa, che ormai non considera più un tabù il fatto di dover ricorrere a nuovi lockdown. Certo, la situazione è molto dura ma sembra lontana dall’apocalisse che ci travolse in primavera, ma in ogni caso meglio essere prudenti e correre ai ripari. Con questo spirito si è arrivati alla cancellazione dell’Ypres Rally, penultimo appuntamento del campionato WRC 2020 che rimanda, a questo punto, la battaglia finale per i titoli all’ACI Rally Monza di dicembre. Ovviamente, Covid permettendo.
Matton apre alla presenza in futuro dell’Ypres Rally nel WRC
La notizia del forfait del round ambientato in un Belgio davvero in seria difficoltà con il coronavirus ha sicuramente deluso gli organizzatori, costretti a gettare la spugna dopo aver accarezzato la possibilità di vedere la loro gara finalmente nel WRC, ma nell’ambiente del campionato è stata accolta con molto pragmatismo. Yves Matton, direttore del settore Rally per la FIA, ha dichiarato ai microfoni di AutoSport: «Siamo estremamente delusi dopo tutto il lavoro svolto dal team organizzativo, ma la sicurezza e la salute pubblica devono prevalere». Tuttavia il dirigente della Federazione apre alla possibilità di rivedere Ypres nel Mondiale: «Con più di cento iscrizioni pianificate, il loro lavoro [degli organizzatori nella persona di Club Superstage, guidato da Alain Pénasse, ndr] non è certo passato inosservato. Hanno dimostrato che un evento in Belgio merita di essere preso in considerazione per una futura inclusione nel calendario del Campionato del Mondo di Rally». Facciamo presente che effettivamente l’Ypres Rally rientra nella lista dei round di riserva per il prossimo WRC 2021, nel caso in cui uno dei dodici appuntamenti già confermati dovesse saltare.
“Cancellare l’Ypres Rally è stata una decisione giusta”
Dai piloti sta arrivando una generale alzata di braccia, consapevoli in prima persona che stiamo vivendo un momento che esige sacrifici. Se Sébastien Ogier ha dichiarato che «la sicurezza delle persone è molto più importante di un rally» anche Thierry Neuville, che ad Ypres avrebbe giocato in casa e godeva di molta più esperienza del rivale per il titolo in questo appuntamento (tra cui una vittoria ottenuta lo scorso anno), si è detto d’accordo con la decisione di annullare tutto. «È la scelta giusta. Lo sport attualmente passa in secondo piano. Non c’era altra scelta», ha dichiarato il belga ai microfoni di RTBF (Radio Télévision Belge Francophone). «È un peccato, ovviamente. Prendo nota comunque del fatto che gli organizzatori hanno dimostrato di meritare il loro posto nel calendario mondiale».
Neuville: “Non penso più al campionato”
Neuville, da belga, vive in prima persona il momento molto difficile del suo popolo, sebbene viva a Monaco. Sarà forse anche per questo che ha affermato, testuale: «Non penso più al campionato. Questo non è un buon anno per il titolo con solo sei rally finora: anche con altri due eventi, non credo che avrebbe lo stesso sapore». Un punto di vista diverso rispetto al rivale in Toyota Elfyn Evans, che tempo fa aveva sostenuto la tesi opposta, ovvero che anche con sei round il titolo avrebbe avuto la propria validità, vista la competizione vera e a pari livello per tutti che c’è stata quest’anno. Per la cronaca, il gallese è attualmente leader in classifica, inseguito da Ogier e da Neuville.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport
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