WRC | Rally Turchia 2020, Toyota tra la gioia per la vittoria di Evans e la costernazione per Ogier
Rally di Turchia a due facce per Toyota
Da una parte le gioie, dall’altra i dolori, ma comunque Toyota Gazoo Racing torna dal Rally di Turchia con una vittoria e la leadership ancora salda soprattutto tra i piloti, e comunque mantenuta nella classifica costruttori.
Elfyn Evans ha conquistato il successo nel terzultimo round di quest’anno, un po’ per meriti propri e un po’ per demeriti altrui. Ci riferiamo, in quest’ultimo caso, alla raffica di imprevisti meccanici e di forature (chissà cosa avverrà in appuntamenti su sterrati del genere dal prossimo anno, quando il fornitore ufficiale non sarà più Michelin ma Pirelli) che hanno colpito un po’ tutti, Toyota inclusa.
Una vittoria, non un trionfo, per Elfyn Evans
Anche il gallese ha avuto qualche preoccupazione a causa di forature e della sua Toyota Yaris WRC che si è fermata in un tornante della PS10, senza comunque perdere troppo tempo per strada. Autore di una condotta prudente ma migliore rispetto al precedente round in Estonia, Evans chiude la giornata di sabato con un quarto posto e un distacco dalla vetta di un minuto, mentre erano invece 27 i secondi che lo separavano dal gradino più basso del podio. A tutto sembrava destinato fuorché la vittoria finale, ed invece domenica nelle ultime quattro prove speciali il Rally di Turchia ha dato ennesima prova della sua imprevidibilità, con il pilota balzato in testa dalla prima PS di giornata grazie ad un signor tempo e alla foratura del leader precedente Thierry Neuville. Il gallese ha poi mantenuto il proprio vantaggio sino alla fine, ma conserva comunque quell’umiltà e quel suo essere pragmatico che lo contraddistingue, pur ritrovandosi nuovamente leader del WRC 2020 come avvenuto a febbraio dopo la vittoria al Rally di Svezia.
«È sicuramente fantastico concludere un rally davvero difficile con una vittoria», ha commentato. «Abbiamo mostrato un buon ritmo sin dall’inizio. Forse non ero il pilota più veloce questo fine settimana, ma eravamo lì o giù di lì e sapevamo che oggi sarebbe stato critico. Abbiamo davvero cercato di concentrarci sul tenerci sulla strada e questo ci ha ripagato, e sono felice di aver vinto tutti quei punti. Probabilmente non è la vittoria più dolce perché sappiamo che altri hanno avuto sfortuna, ma questa è la natura del Rally di Turchia ed è cosa che sapevamo quando siamo arrivati qui. È un ottimo risultato per il campionato e una buona posizione in cui trovarsi».
Altro piazzamento nella top 5 per Rovanpera
Toyota si ritrova nella top 5 anche Kalle Rovanpera, quarto ed autore anch’esso di un rally prudente senza accollarsi troppi rischi. È anche grazie al suo risultato che la squadra conserva, seppur con un esiguo margine di nove punti di vantaggio su Hyundai Motorsport, il primato nella classifica costruttori. Commenta il giovane finnico alla sua quarta top 5 ottenuta da quando guida la Yaris WRC: «Questo è un altro buon risultato per noi. È bello finire un altro rally con altri buoni punti. Devo dire un grande grazie al team, perché in un rally come questo hanno fatto un lavoro molto importante per mantenere la vettura in buone condizioni giacché è stata davvero difficile per la Yaris. La lunga tappa di oggi è stata dura come ci aspettavamo. Al secondo passaggio siamo stati molto attenti a risparmiare l’auto e le gomme. Poi nella Power Stage non abbiamo potuto spingere troppo perché volevamo ottenere i punti per il campionato costruttori, ma siamo comunque riusciti a fare un bel tempo e ottenere qualche punto in più».
Il ritiro di Sebastien Ogier e le scuse di Makinen
E veniamo alle dolenti note che ricadono sul povero Sébastien Ogier, a cui è successo di tutto: il vincitore del Rally di Turchia dello scorso anno questa volta non è stato altrettanto baciato dalla sorte, funestato invece nell’edizione 2020 da forature, un guasto idraulico che ha reso difficile utilizzare il cambio della sua Yaris nella giornata di sabato e pure il surriscaldamento del motore della sua vettura che lo ha lasciato a piedi proprio nella penultima prova speciale. Risultato: zero punti (manco quelli extra della Power Stage finale) per il campione francese, che saluta così la vetta della classifica piloti (ora è secondo con un gap di 18 lunghezze da Evans). Da notare che il transalpino ha conquistato tre vittorie nelle prove speciali, mentre il gallese solo una.
«La prima tappa di questa mattina è stata davvero difficile come ci aspettavamo. C’erano rocce e buche ovunque, molta polvere, quindi non potevamo davvero vedere dove stavamo andando, e ci siamo dovuti fermare per cambiare una ruota», ricostruisce Ogier. «Poi nel secondo passaggio non so cosa sia successo esattamente, ma abbiamo iniziato a perdere potenza e purtroppo non siamo riusciti ad andare molto oltre. Sappiamo che questo rally è un po’ una lotteria e sicuramente non abbiamo scelto i numeri giusti questo fine settimana. Non c’era niente che potessi fare al riguardo e l’unica cosa che possiamo fare è guardare avanti. A volte è così nel motorsport, dobbiamo accettare il fatto che la fortuna non fosse con noi e voltare pagina».
Sulle pagine di DirtFish il team principal Tommi Mäkinen si è scusato con il sei volte campione del mondo rally: «Mi spiace per il problema al motore di Séb. Questo non è stato il suo weekend», pur rimarcando il fatto che resta ancora secondo nella classifica piloti. «È davvero brutto per lui, ma Elfyn è il dominatore del weekend. In condizioni così difficili, è riuscito a risparmiare le gomme senza forare […]. È stato molto, molto difficile, così difficile per le vetture e per i piloti, per le gomme, tutto.». L’ex pilota ha spiegato infine di non avere informazioni al momento sul forfait della vettura di Ogier, almeno sinché «non riavremo la vettura e faremo le nostre indagini».
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