ERC | Rally di Roma Capitale 2020, le misure per garantire la sicurezza dell’evento da cui potrebbe partire la stagione (anche del CIR)
In arrivo una piattaforma per il tracciamento
Al momento, il Campionato Europeo Rally 2020 dopo i continui rinvii dovrebbe partire dal Rally di Roma Capitale del prossimo 24-26 luglio. L’appuntamento organizzato da Motorsport Italia vale anche come tappa del Campionato Italiano, e pare che anche il nostro Tricolore Rally scatterà da sotto Castel Sant’Angelo a Roma.
Dal Rally di Roma Capitale ripartiranno i campionati europei e nazionali?
Sarebbe di sicuro una buona notizia non solo quindi per la competizione continentale, ma anche per quella italiana e per lanciare finalmente la stagione del nostro rallismo, dopo che sono stati approntati da ACI Sport i protocolli procedurali sia per i test della disciplina che per le gare. Manca insomma soltanto di ripartire con i campionati, a partire dal CIR che sarebbe dovuto incominciare lo scorso marzo e si è visto invece rinviare tutta la prima metà del calendario 2020. Tuttavia le cose dovranno essere diverse visto che il coronavirus ahinoi continua a circolare, sebbene in maniera meno pervasiva e virulenta rispetto ai mesi dell’emergenza: di conseguenza saranno inevitabili delle modifiche al format (chilometraggio, durata dell’evento e così via) oltre a predisporre una serie di accortezze per la sicurezza sanitaria.
Sarà un Rally di Roma Capitale diverso dal solito
«A due mesi dalla data di svolgimento, si prospetta quindi un Rally di Roma Capitale molto diverso da quello fino ad ora conosciuto – si legge nel comunicato dell’evento coordinato da Max Rendina – dato che dovrà seguire tutte le indicazioni contenute nei nuovi Protocolli Sanitari che coinvolgeranno il mondo dello sport e la vita di tutti i giorni. Questo imporrà delle modifiche all’aspetto tecnico e logistico, ma anche e soprattutto necessiterà di una grande collaborazione di tutti. Appassionati e personale di servizio dovranno rispettare i comportamenti e le procedure necessarie per far sì che l’evento capitolino possa diventare un esempio nazionale ed internazionale, un testimonianza di quanto il mondo dei rally ami questo sport e sia disposto anche a degli importanti cambiamenti rispetto alle normali abitudini per consentire alla specialità di ripartire e di tornare ad emozionarci». In effetti è una bella responsabilità perché, calendario alla mano, il Roma Capitale potrebbe davvero far ripartire la stagione rallistica (con il WRC se ne riparla ad agosto con il Finlandia, se tutto va nel verso giusto): quindi si tratterà di un test fondamentale per vedere se e come si può gareggiare in questa disciplina ai tempi del Covid-19.
In arrivo una piattaforma per il tracciamento
A tal proposito la tecnologia può venire incontro alle nuove esigenze organizzative: «Proprio in questi giorni è in fase di finalizzazione una piattaforma web che consentirà la registrazione e il controllo di tutte le persone che ruoteranno intorno all’evento: organizzatori, team, piloti, personale di servizio, operatori media e soprattutto appassionati», svela il comunicato del Roma Capitale, introducendo uno strumento che servirà a tenere sott’occhio tutti coloro che faranno parte di questo appuntamento, sia in maniera attiva che da spettatori: una misura inevitabile come richiedono i tempi che stiamo vivendo. «Tramite questa piattaforma, che sarà resa disponibile a partire da martedì 26 maggio tramite il sito www.rallydiromacapitale.it insieme ad una dettagliata guida sul suo utilizzo, anche gli spettatori dovranno registrarsi selezionando le zone nelle quali avranno scelto di seguire la gara. Motorsport Italia sta mettendo in piedi una imponente struttura di controllo e prevenzione con l’obiettivo di garantire il grande spettacolo che il Rally di Roma Capitale saprà offrire. Uno spettacolo che, oggi più che mai, sarà tale solo grazie al comportamento consapevole di ognuno di noi».
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport
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