La Giunta Sportiva ACI ufficializza le procedure operative per far ripartire i test nei rally
Le linee guida per il ritorno su strada
Anche nel mondo delle nostre competizioni rally qualcosa inizia a muoversi verso una agognata ripartenza. Se nei giorni scorsi ACI Sport aveva definito le linee programmatiche per il riavvio dei test in pista, oggi è stata la volta delle tanto attese procedure per il ritorno su strada del settore rallistico. Ancora non si hanno certezze invece sulla partenza vera e propria della stagione competitiva, ma intanto in questi tempi grami di incertezze un primo passo è stato fatto.
Il lavoro portato avanti tutt’ora da tutti gli attori federali (da ACI agli Ufficiali di Gara, passando per la Direzione Centrale dello Sport, la Giunta Sportiva, le componenti della Commissione Rally e Medico Sportiva, finanche la Presidenza) ha fatto sì che si stilassero anzitutto le linee guida per effettuare test su strada rispettando le normative igieniche sanitarie imposte dal periodo, «in coerenza a quanto stabilito nelle Linee-Guida della Presidenza del Consiglio – Ufficio per lo Sport» dello scorso 4 maggio e diramate per la ripresa degli allenamenti individuali, si legge nel documento pubblicato da ACI Sport.
Le peculiarità dei rally
Documento che spiega perché i rally hanno una loro peculiarità rispetto agli altri sport motoristici, ed il cui pubblico si situa in ordine sparso lungo il tracciato delle prove speciali chiuse al traffico, collegate tra loro tra tratti di trasferimento in cui vige il Codice della Strada: in sostanza, spazi più dilatati rispetto alle discipline su pista e meno possibilità di assembramenti (stando la situazione legata al virus, difficilmente rivedremo nell’immediato futuro prove spettacolo dentro parcheggi o in circuiti con tribune, cosa già tra l’altro prevista in tempi non sospetti dai regolamenti federali di quest’anno: solo prove in linea, insomma, e ce ne faremo una ragione). Altra peculiarità legata in questo caso ai test è la corrispondenza alle normative igienico sanitarie dall’attività svolta, nel senso che seguendo «poche e semplici regole codificate e di buon senso che prudenzialmente sono le stesse previste per le competizioni» si possono evitare rischi, dal momento che lo staff dei team e gli equipaggi lavorano in «spazi dedicati», con «le professionalità ingegneristiche […] separate fisicamente tra loro, dai meccanici e dai piloti».
Fatte queste premesse, si arriva così alle linee programmatiche per i test ai tempi del coronavirus. Le deliberazioni governative sulla ripresa delle attività sportiva hanno dato il via libera agli allenamenti di atleti «riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP e dalle Federazioni Sportive»; la Giunta Sportiva dell’ACI lo scorso 28 aprile ha recepito questa disposizione chiarendo che i piloti dotati di licenza sportiva per quest’anno, ed in procinto di partecipare a campionati nazionali ed internazionali, rientrano nella categoria di sportivi di interesse nazionale individuata dal Governo. Tuttavia i rallisti, almeno per il momento, potranno svolgere i test senza il proprio copilota, su «brevi tratti stradali chiusi al traffico con ordinanza dell’Ente proprietario della strada», con la chiusura di «ulteriori accessi oltre all’entrata e uscita» e segnalati da cartelli di divieto di accesso e transito «per auto e pedoni».
Le disposizioni igienico-sanitarie per i test dei rally
Sarà obbligatorio per tutti coloro che lavorano ai test, compresi i piloti una volta scesi dalla vettura, l’uso della mascherina, dei guanti ed il rispetto del distanziamento sociale. Le vetture per ogni giornata di test non dovranno essere più di quindici, mentre il tetto di operatori sportivi per ogni auto non dovrà superare il numero di quattro unità . I turni non devono essere più di quattro e superare le tre ore di durata massima. Previsti inoltre controlli della saturazione dell’ossigeno e della temperatura corporea (che non deve essere superiore ai 37,5 gradi) per chiunque giunga nell’area di lavoro.
Il resto delle procedure dettagliate, così come diramate da ACI Sport, lo trovate qui sotto: in ogni caso, potrebbe essere questa la base di partenza per far sì che si possano disputare anche le gare rally in questo periodo pandemico, sulla falsariga di quanto stanno facendo altre federazioni estere per far ripartire le competizioni. Certo, ognuno ha la propria peculiarità e la propria ricetta, ed alcuni organizzatori delle nostre gare hanno già lanciato l’allarme per norme sanitarie (dello Stato, non federali) difficili da applicare nelle loro manifestazioni, ma ovviamente non si può prescindere dal distanziamento sociale e dall’uso di mascherine come conditio sine qua non, e dal conseguente ripensamento degli eventi sportivi come li abbiamo conosciuti sino ad oggi (sperando che sia una situazione transitoria, e che un giorno si possa tornare alla normalità : ma certe pratiche di sicurezza sanitaria probabilmente entreranno a titolo definitivo nel nostro quotidiano). Ricordiamo che al momento la massima competizione rallistica italiana, il CIR, dovrebbe partire a metà giugno con il già rinviato Rally Il Ciocco e Valle del Serchio.
Le linee procedurali per la ripartenza dei test (fonte: ACI Sport)
FASI | TIPOLOGIA | Dove/Come |
1 | Iscrizione Test e documentazione | Gli organizzatori del test, titolari di licenza di Organizzatore di grado B, dovranno effettuare l’iscrizione al calendario ai fini delle coperture assicurative messe a disposizione dalla Federazione, inviando una mail alla segreteria commissione Rally indicando il luogo, la data, le vetture utilizzate, le persone che parteciperanno al test, le licenze in corso di validità ed eventuale abilitazione della Scuola federale ove richiesta. |
2 | Assicurazione | Gli organizzatori dovranno allegare le scansioni della quietanza dell’assicurazione prevista per i test e la ricevuta di pagamento tramite bonifico alla federazione. |
3 | Numero di vetture, turni Elenco Staff (Team, Service, etc.) | Gli organizzatori per ogni giornata di test non potranno accettare più di 15 vetture. Ogni turno di test potrà avere una durata massima di 3 ore e potranno essere effettuati un massimo di 4 turni/giornata. L’organizzatore dovrà ricevere dal team preventivamente l’elenco delle persone che prenderanno parte al test e curerà l’inoltro alla segreteria della commissione Rally. Per ogni team sarà previsto,oltre al conduttore,un numero massimo di:
-4 componenti del team per ogni vettura. Nel caso in cui il team svolga attività per più di una vettura verranno concessi altri 2 componenti per ogni partecipante al test. L’organizzatore consegnerà alle persone indicate un pass personale. Ogni componente del team dovrà rispettare le disposizioni di sicurezza (mascherina, guanti e distanza sociale). |
4 | Auto-certificazione (Team, addetti ai lavori, media, etc.) | Ferme restando le disposizioni governative vigenti al momento dell’evento sportivo, nonché quelle emanate dagli Enti Locali del luogo in cui si svolge l’evento, tutti coloro che accedono all’area di lavoro del test, dovranno sottoscrivere l’autocertificazione allegata alle pratiche di accredito ai sensi degli artt. 1 e 2 del decreto legge 25 marzo 2020. Coloro che hanno già contratto l’infezione dovranno essere in grado di dimostrare di essere guariti dall’infezione stessa. Tale documentazione dovrà essere inoltrata anticipatamente all’Organizzatore. In caso di documentazione incompleta e/o non corretta non verrà consentito l’ingresso nell’area di lavoro. |
5 | Accesso all’area di lavoro | All’ingresso dell’area di lavoro verrà prevista una zona di accoglienza (tensostruttura, gazebo, ecc.). Tale zona può essere identificata da una ambulanza qualora gli operatori sportivi siano di in un numero inferiore a 10 persone.  In questa struttura (c.d. Triage/ambulanza) si procederà a: 1)riconoscimento della persona referente del team o service 2) Consegna dei pass che saranno strettamente personali e non potranno essere scambiati. 3) Controllo della temperatura corporea a/m termo-scanner. La presenza di temperature superiori a 37,5° comporterà il divieto di accesso all’area di lavoro.4) In caso di manifestazioni sintomatiche dopo l’arrivo all’area di lavoro, si potrà predisporre l’esecuzione in loco di un test sierologico (TEST RAPIDO) al soggetto, compatibilmente con le indicazioni governative che emergeranno. Contestualmente verrà avviata la procedura di contenimento del soggetto positivo, secondo le norme di legge.5) Chiunque, dopo l’arrivo all’area di lavoro, nel corso del test, potrà essere sottoposto al controllo della saturazione di ossigeno periferica e/o alla temperatura corporea, che comporterà il divieto di permanenza, per valori a partire da 37.5°. Il controllo temperatura corporea sarà eseguito anche in occasione dell’uscita dall’area o in caso di ogni nuovo accesso. In caso di risultato positivo, il nominativo della persona sarà comunicato al medico di riferimento che provvederà a dare le istruzioni del caso (isolamento, informativa, ecc.). N.B.: In caso di documentazione incompleta e/o non corretta non verrà consentito l’ingresso all’area di lavoro. |
6 |  Sistemi di protezione individuale | Tutti coloro che richiederanno di accedere nell’area di lavoro dovranno essere in possesso dei sistemi di protezione individuali (mascherine di protezione, guanti di protezione, occhiali protettivi, disinfettante a base alcolica, etc.) in misura adeguata atta a garantire la copertura integrale dell’intero evento e dovranno indossarla per tutta la durata del test.
N.B.: non sarà consentito l’ingresso alle persone sprovviste dei sistemi di protezione individuale. |
7 | Â Disinfezione mezzi da gara | I Team, assicureranno la pulizia e la disinfezione giornaliera delle proprie vetture nei test |
8 | Disinfezione Aree Assistenza | I Team assicureranno la pulizia e la disinfezione giornaliera degli spazi di assistenza tecnica (box, tensostrutture, etc.). |
9 | Disinfezione Aree Comuni | L’Organizzatore assicurerà la pulizia giornaliera e la disinfezione dei locali tecnici, degli ambienti di servizio, delle postazioni degli ufficiali di gara e delle aree comuni (strade, bagni, etc.). |
10 | Comunicazione Organizzatore | L’organizzatore fornirà comunicazione delle norme da osservare durante lo svolgimento dei test. Tutti dovranno rispettare con coscienza le disposizioni contenute nella comunicazione. Le eventuali trasgressioni saranno punite con l’esclusione dal test. |
11 | Test | L’Organizzatore, dovrà allestire un tracciato, previa autorizzazione degli Enti proprietari, che non prevede ulteriori accessi oltre all’entrata e uscita, prevedendo altresì l’affissione di cartelli indicanti il divieto di accesso e transito per auto e pedoni.
Dovranno essere garantite le misure di sicurezza mediche e tecniche così come previste per le Prove Speciali (es.: ambulanza e decarcerazione, ecc.). Il delegato Regionale competente per territorio nominerà un incaricato, con spese a carico dell’organizzatore, per la verifica della corretta applicazione della normativa. L’organizzatore, ove previsto,prevederà la distribuzione dei risultati del test on-line. |
12 | Aree di Lavoro | Dovranno essere rispettati i protocolli sanitari vigenti (mantenere le distanze sociali, utilizzare le mascherine, etc.). La zona di lavoro dovrà essere situata in un luogo ben delimitato, con il controllo degli accessi. Deve essere vietato l’assembramento di pubblico al suo esterno. Non sarà possibile effettuare attività di catering da parte di terzi. |
13 | Ufficiali di gara | Gli ufficiali di gara saranno dotati dall’organizzatore dei dispositivi di protezione individuale (mascherina, guanti) e dovranno mantenere le distanze sociali previste dalla vigente normativa. |
14 | Disallestimento Box / Strutture | Il disallestimento dovrà essere gestito garantendo il rispetto delle normative sanitarie vigenti. Ildeflusso, effettuato in sicurezza, dovrà essere vigilato al fine di evitare assembramenti. |
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport
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