WRC | La FIA intende aprire il Mondiale Rally alla Cina e al Nord America
Il WRC torna in Cina e Stati Uniti?
L’apertura a nuove frontiere che vedremo nel WRC 2020 è solo l’inizio: la FIA sta pensando di allargare ulteriormente il fronte globale delle gare che compongono il Mondiale Rally.
Il WRC sempre più globale
Se il prossimo anno il campionato farà tappa in Africa con il Rally Safari del Kenya che torna nel WRC dopo un assenza di alcuni anni, e poi anche in Nuova Zelanda ed in Giappone, nelle stagioni seguenti la competizione potrebbe essere sempre meno centrata sulla vecchia Europa – e questo nonostante i team non siano proprio entusiasti all’idea di dover affrontare un anno di trasferte da un punto all’altro del globo, cosa impegnativa sia dal punto di vista logistico che dei costi.
Ma la Federazione Internazionale intravede l’affare e perciò secondo Rallye Magazin, testata tedesca di settore, i prossimi passi saranno quelli che puntano al Nord America e alla Cina, Paesi già di per sé dotati dei propri campionati nazionali ed un tempo anche parte del WRC.
Le volte precedenti della Cina e Stati Uniti nel WRC
È il caso della Cina, con la sua gara nata nel 1997 e tappa del Mondiale nel 1999 e nel 2016: peccato però che la seconda volta del Paese asiatico nel campionato iridato non abbia mai avuto luogo, giacché l’evento fu annullato alcune settimane prima dell’avvio della gara per colpa delle piogge estreme e delle inondazioni che avevano stravolto il percorso su asfalto nei dintorni di Pechino, in zona Huairou.
Gli Stati Uniti, invece, hanno fatto parte del WRC con il Rally Press-on-Regardless della zona del Michigan e con fulcro a Detroit, nato nel 1949 ed assurto ad evento iridato nel 1973 e 1974. In seguito, dal 1986 al 1988 l’Olympus Rally, nello Stato di Washington, ha rappresentato l’ultima incursione del Mondiale in terra nordamericana.
Una task force istituita dalla FIA, sul modello di quella che ha supportato e contribuito al ritorno del Rally Safari nel WRC, avrà il compito di riportare la Cina e gli Stati Uniti (o eventualmente il Canada, di cui si diceva potesse entrare nel campionato come secondo evento invernale oltre alla Svezia) sul palcoscenico della più importante competizione rallistica al mondo. «Il nostro obiettivo finale è tornare in Nord America e Cina – ha affermato il Direttore Rally della FIA, Yves Matton – e, con l’aiuto di questo gruppo di lavoro, i potenziali nuovi arrivati ​​troveranno più facile riuscire ad organizzare un evento per il Mondiale e quindi espandere il WRC».
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