WRC | Citroen rinuncia alla rivoluzione ibrida nei rally e lascia il campionato dal 2022?
Nuove indiscrezioni sul futuro di Citroen
Continua la ridda di voci intorno al destino di Citroen all’interno del WRC, data prossima all’abbandono del Mondiale Rally come vi avevamo documentato su queste pagine.
Il caso Ogier e le incertezze che circondano Citroen
Dopo questa indiscrezione erano filtrate le parole di una fonte interna della casa francese, che aveva rivelato come fosse in corso un confronto con Sébastien Ogier riguardo la stagione 2020. Il pilota infatti pare sia pronto per accasarsi con Toyota Gazoo Racing, vista la piega sia di questa stagione – non certo positiva – che degli eventi riguardanti la permanenza o meno di Citroen nel WRC (anche se il sei volte campione iridato pare stia considerando un cambio di casacca a prescindere se la sua squadra resterà nella massima competizione rallistica o meno).
Nell’attesa che il team di Tommi Mäkinen batta a breve un colpo e sciolga la riserva della prossima line-up impegnata nel Mondiale Rally, ecco saltare fuori altre notizie riguardo il futuro di Citroen Racing. L’informatissimo sito di AutoSport rivela che se da un lato non vi è certezza di quello che avverrà nelle prossime due stagioni, dall’altro dovrebbe essere ufficiale un disimpegno del double chevron nel WRC dal 2022. Non una data qualsiasi, visto che parliamo dell’inizio della nuova era del campionato che si aprirà all’ibrido (almeno, questo è quello che sappiamo al momento, sino a che nei prossimi mesi la FIA farà chiarezza al riguardo con la pubblicazione dei regolamenti dettagliati).
Il Gruppo PSA punta sul WEC e sulla Formula E
Quindi, niente anno sabbatico nel 2021 (come inizialmente si vociferava) per adattare le vetture alle nuove regolamentazioni ibride: il Gruppo PSA, di cui Citroen fa parte, è orientato a privilegiare la nuova avventura di Peugeot nel WEC 2022 (guarda caso, con una hypercar ibrida) e proseguire l’investimento nella Formula E con DS. Questi due fronti sarebbero abbastanza per il Gruppo, intenzionato – trapela – a non impegnarsi in un terzo campionato con una tecnologia a più o meno zero emissioni. Resterebbe comunque in piedi il supporto ai team clienti con la C3 R5, il cui programma proseguirebbe.
Per il biennio 2020-21, la situazione è ancora in fieri e si sta esaminando se proseguire almeno per le prossime due stagioni o chiudere qui con il WRC. Se così fosse, per Citroen si prospetterebbe una lunga lontananza dal Mondiale Rally dopo aver dominato in lungo e in largo nell’ultimo ventennio, se escludiamo l’assenza nel 2016 per predisporre la nuova C3 WRC e se aggiungiamo il fatto che è dal 2012 che la casa francese non porta a casa un titolo nel campionato iridato.
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