WRC | Una Citroen in difficoltà cerca il riscatto al Rally Turchia 2019
La preparazione di Citroen per il Rally Turchia
Nel lontano 2003 Citroen Racing conquistò il suo primo successo su sterrato nel WRC nel Rally di Turchia, fresco di promozione da parte della FIA nel calendario mondiale. Oggi, a sedici anni da quel successo con la Xsara WRC con a bordo Carlos Sainz, l’attuale Citroen Total World Rally Team torna ad affrontare ancora una volta l’appuntamento vivendo però una situazione abbastanza delicata.
Il momento delicato di Citroen nel WRC
La classifica del campionato parla chiaro: le uniche speranze per il titolo sono riposte nell’equipaggio formato da Sébastien Ogier e Julien Ingrassia, perché ormai una rimonta per il titolo costruttori inizia a farsi disperata. Citroen infatti è terza a 73 punti di distanza dalla vetta occupata per il momento da Hyundai Motorsport, a sua volta preoccupata di tenere a bada Toyota Gazoo Racing: sono queste le due forze che in pratica stanno lottando per l’iride tra i costruttori, forti anche del fatto che possono schierare tre vetture e non due come Citroen.
Se il percorso verso il titolo mondiale per la squadra è ripido come l’Angliru, non è facile neppure per i piloti. Ogier dopo il Rally Germania ha perso il secondo posto in classifica scivolando al terzo, a 40 punti tondi dal leader Ott Tanak. Certo, la gara tedesca era su asfalto, un tipo di fondo che non sta esaltando le prestazioni della C3 WRC (e questo nonostante le modifiche apportate a metà stagione, soprattutto al motore), ma c’è da dire che il pilota francese dal Rally del Portogallo dello scorso maggio non è più salito su un podio.
Sfortune, malesseri, prestazioni della vettura a volte non all’altezza hanno contribuito a rallentare la corsa di Ogier, che al momento si ritrova ai margini della contesa per il titolo rispetto a Tanak e a Thierry Neuville. Anche Esapekka Lappi e il suo copilota Janne Ferm, dopo l’ottimo secondo posto in Finlandia, sono tornati ai livelli non esaltanti della loro prima metà di stagione.
I test Citroen per prepararsi al Rally Turchia 2019
In questo scenario complicato si innestano i risultati recenti di Citroen al Rally di Turchia: escludendo l’exploit nel 2003, facciamo un salto all’anno scorso, in cui la gara ritornò nel calendario WRC con un percorso tutto nuovo (che a spanne verrà riproposto più o meno simile anche il prossimo weekend dell’evento, dal 12 al 15 settembre) nella zona di Marmaris, ridente località balneare sul Mar Egeo. In quella occasione ad entrare in zona punti non furono le C3 WRC ma la C3 R5 di Simone Tempestini, ottavo assoluto. Gli allora piloti invece ufficiali sulle vetture WRC Plus, ovvero Craig Breen, Mads Ostberg e Khalid Al Qassimi, si ritrovano a fare i conti con imprevisti e ritiri continui. Insomma, è stato un calvario.
Per prepararsi al meglio, quest’anno il team ha svolto dei test su dei tracciati molti simili al Rally di Turchia, ovvero quelli dell’Acropolis in Grecia. In questo modo i tecnici hanno potuto lavorare per migliorare il sistema di ammortizzazione della vettura, visto che gli sterrati dell’undicesimo appuntamento del WRC non fanno prigionieri come abbiamo visto. Le strade infatti premiano, con i loro fondi sconnessi e rocciosi, la guida intelligente più che l’alta velocità, e le insidie come danni o forature possono essere sempre dietro l’angolo.
Le dichiarazioni dei piloti e del team principal Citroen
Ogier partirà per terzo, con le prime tracce degli avversari segnate sul terreno da seguire e una strada abbastanza spazzata. L’anno scorso il francese chiuse al decimo posto (correva allora con M-Sport), peggior risultato della stagione parimerito con il Rally Svezia 2018. «Le tappe dello scorso anno – racconta il pilota al suo terzo Turchia in carriera – sono state senza dubbio le più difficili che abbia mai dovuto affrontare in tutta la mia carriera. L’equipaggio che ha vinto [Ott Tanak e Martin Järveoja su Toyota Yaris WRC, ndr] non è stato ovviamente il più veloce, quindi forse dovremo adattare il nostro approccio quest’anno, soprattutto in virtù del fatto che non possiamo più permetterci errori in campionato. I test sono andati bene, su strade che hanno fornito il tipo di difficoltà che dovremo affrontare questo fine settimana. Spero che il buon feeling che abbiamo avuto nei test continuerà nel rally stesso».
Lappi e Ferm ripartono dal buon risultato su sterrato in Finlandia, sperando di replicarlo in Turchia, dopo il ritiro subito l’anno scorso in questa gara. Partiranno noni, il che sarà un buon vantaggio per loro. «Devi usare la testa in questo tipo di gare e capire quando è possibile spingere e quando è meglio togliere il piede dall’acceleratore e prendersi cura della vettura», spiega Lappi, e rivela: «Non è necessariamente il mio tipo preferito di rally, ma se riusciamo a combinare resistenza, affidabilità, un po’ di velocità e un po’ di fortuna nell’evitare forature, allora non dovremmo essere troppo lontani dal garantire un buon risultato».
Pierre Budar, team principal, rilancia le ambizioni della squadra: «Dopo che la gara dell’anno scorso colse tutti di sorpresa in termini di richieste poste alle auto, quest’anno siamo ben consapevoli della sfida che ci attende in Turchia e ci siamo preparati di conseguenza. In particolare, abbiamo avuto alcune sessioni di test produttivi su alcune delle fasi più impegnative in Grecia. L’affidabilità è destinata a svolgere un ruolo chiave questo fine settimana, così come la capacità di evitare problemi. Sta a noi assicurarci di essere al meglio, perché siamo determinati a tornare sul podio e lottare duramente per il campionato».
Crediti Immagine di Copertina: © Citroën Racing
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