Formula E | Antonio Fuoco: “La vettura è divertente e gestire le batterie rende tutto più interessante” [INTERVISTA]

Il calabrese è stato scelto da GEOX Dragon come pilota di riserva

In occasione della presentazione del team GEOX Dragon abbiamo intervistato Antonio Fuoco, che si affaccia per la prima volta nel mondo di Formula E
Formula E | Antonio Fuoco: “La vettura è divertente e gestire le batterie rende tutto più interessante” [INTERVISTA]

Una delle novità più interessanti emerse dalla presentazione del team GEOX Dragon, è l’ingaggio di Antonio Fuoco in qualità di pilota di riserva della squadra americana.

Ventidue anni e proveniente da Cariati, Antonio è da diversi anni uno dei piloti junior Ferrari, dopo essersi guadagnato il proprio posto con il titolo di Formula Renault 2.0 Alps, conquistato nella prima stagione di monoposto. Dopo due anni in Formula 2, conditi dai successi a Monza e Monaco, per il pilota calabrese è ora di intraprendere una nuova avventura nel mondo delle vetture elettriche.

Com’è stato il tuo approccio alla Formula E nei test di Valencia?

“I test sono andati bene, anche se sono state delle giornate un po’ difficili: il primo giorno abbiamo avuto problemi con la macchina e non ho potuto scendere in pista, mentre il secondo giorno ha piovuto. Credo però che in generale i test siano andati bene e che la squadra sia rimasta così contenta da promuovermi al ruolo di terzo pilota”.

Come ti sei trovato con una vettura così diversa da quelle a cui sei abituato?

“È abbastanza differente da una monoposto classica. Il feeling alla guida in generale è un po’ diverso da una macchina di Formula 2, ma è molto divertente. Ho trovato molto interessante anche il tema del regen durante le corse. Gestire la potenza e le batterie potrebbe fare la differenza durante la gara, e rendere tutto molto interessante”.

Le gomme che vengono utilizzate in Formula E hanno una mescola molto dura e sono intagliate, cosa ne pensi?

“Credo che per questo tipo di macchina e per i tracciati su cui corre la categoria siano giuste: le piste cittadine sono sempre molto sporche e l’asfalto non è regolare. Questa gomma si adatta meglio a quelle condizioni”.

Il simulatore ha un ruolo sempre più importante nel motorsport moderno, hai già iniziato ad utilizzarlo?

“Sì, abbiamo già svolto alcune sessioni. C’è tanto lavoro da fare perché lo sviluppo dei software si sposa bene col simulatore ed è molto importante in gara. Inoltre abbiamo già iniziato a preparare la prima gara di campionato a Riyadh”.

Come mai GEOX Dragon ha aspettato così tanto per annunciare il secondo pilota?

” Credo si siano presi del tempo per decidere. Max è arrivato molto prima di me, ha ricoperto un ruolo importante nello sviluppo della vettura, quindi ovviamente il team ha preferito partire con un pilota con più esperienza. Il mio ruolo sarà quello di cercare di aiutare la squadra il più possibile e ce la metterò tutta”.

Facendo un passo indietro, com’è arrivata la chiamata per disputare i test? Ti sei interessato tu alla categoria?

“Sì, era da un po’ che mi interessava il campionato e avevo già avuto dei contatti con il mondo della Formula E. Il mio management ha lavorato davvero molto bene, e la collaborazione con GEOX ha poi dato la spinta definitiva per avere un pilota italiano nella propria line up”.

Possiamo dire che oggi è stato il tuo primo giorno di 2019?

“Credo che in realtà sia stato già a Valencia, la stagione vera e propria è iniziata da lì”.

Accanto a questo impegno, pensi di affiancarne un altro? Quest’anno hai già disputato una gara con la Ferrari 488 GT3 a Vallelunga ben figurando, oppure correrai nuovamente in F2?

“Non credo che disputerò un altro anno di F2, però oggi siamo qui a parlare di Formula E quindi non aggiungo altro”.

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