Endurance | Colpo di scena a Le Mans: G-Drive Racing e TDS Racing squalificate dalla 24 Ore
A seguito dei controlli post-gara
La G-Drive Racing aveva festeggiato il suo primo successo nella 24 Ore di Le Mans, conquistata con l’Oreca 07 Gibson composta dall’equipaggio Roman Rusinov-Andrea Pizzitola-Jean-Eric Vergne dopo una gara tiratissima nella categoria LMP2; poche ore fa è giunta la notizia della sua squalifica dalla classifica finale.
A seguito dei classici controlli post-gara, la vettura della squadra russa – gestita dalla TDS Racing – è risultata non conforme all’articolo 2.1.1 del regolamento tecnico: infatti, è stato scoperto un elemento illegale nell’impianto di rifornimento utilizzato per accelerare i pit-stop. Per questo motivo, oltre aver infranto il regolamento sportivo, G-Drive è stata privata della vittoria della maratona francese. Stesso discorso tocca alla TDS Racing, che portava in pista lo stesso prototipo ma guidato da François Perrodo, Matthieu Vaxivière e Loic Duval, che aveva concluso al 4° posto la sua 24 Ore. Una decisione pesante quella dei commissari, seppur attualmente rimane ancora provvisoria visto che i colpevoli possono ancora fare ricorso entro le prossime 96 ore.
Se la squalifica fosse confermata, la vittoria passerebbe alla Signatech Alpine di Nicolas Lapierre, Pierre Thiriet e André Negrao, giunta seconda con due giri di distacco dai vincitori. Sul gradino più basso del podio salirebbero invece Hugo de Sadeleer, Will Owen e Juan Pablo Montoya, che hanno corso con la Ligier JS P217 Gibson della United Autosports, mentre Vincent Capillaire, Jonathan Hirschi e Tristan Gommendy della Graff Racing salirebbero al 2° posto.
The #26 G-Drive was gaining 6-8s per pitstop due to illegal fuel rigs against the #36 Alpine in the beginning of the race. That kinda adds up when you have to do 37 pitstops over the race! pic.twitter.com/w4CFv3Vlui
— DHH Racing (@dhhracing) 18 giugno 2018
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