Formula E – Roma | La caccia al leader Vergne è aperta, chi riuscirà a fermarlo?

L'alfiere Techeetah si presenta in Italia con trenta punti di vantaggio su Rosenqvsit

E-prix di Roma Il bilancio sportivo della stagione fino a questo momento
Formula E – Roma | La caccia al leader Vergne è aperta, chi riuscirà a fermarlo?

La domanda che tutti gli addetti ai lavori si pongono in questa fase di campionato dell’ABB FIA Formula E è: riusciranno Jean-Eric Vergne e Techeetah a confermarsi su questi livelli fino al termine della stagione? Il pilota di Parigi ha mantenuto fino a questo momento una costanza impressionante, inanellando sei top five su sei corse, con le vittorie ottenute in Cile e in Uruguay a suggello della superiorità mostrata.

Non dobbiamo dimenticare però che la Techeetah è di fatto una vettura clienti, che monta lo stesso motore Renault della squadra ufficiale Renault e.dams, vincitrice dei primi tre titoli costruttori della categoria, ma in questa stagione nettamente in difficoltà. Il primo a soffrire nel vedere Vergne in cima alla graduatoria è Sebastien Buemi, campione della stagione 2015/2016, nonché pilota più vincente nella storia della Formula E. Lo svizzero, quest’anno è ancora a quota zero vittorie: dopo un primo round stagionale disastroso ad Hong Kong, Buemi sembrava essere parzialmente tornato in lizza per la vittoria, con i bei podi di Marrakech, Santiago e Città del Messico, ma un brutto errore in Uruguay lo ha fatto sprofondare nelle retrovie, rifilandogli una botte morale decisamente pesante.

Tra i due piloti sopra citati, ci sono Felix Rosenqvist e Sam Bird, separati di soli tre punti. Dopo un brillante avvio, entrambi hanno peccato di affidabilità, lasciando scappare Vergne in solitaria nella graduatoria generale. Le rispettive Mahindra e DS Virgin sono però due tra le vetture più valide ed è lecito attendersi altri risultati degni di nota da parte di Rosenqvist e Bird.

Notevole il passo in avanti compiuto da Jaguar, autrice di una stagione d’esordio molto travagliata. Il costruttore britannico occupa ora il quarto posto nel campionato costruttori, forte dell’ingaggio di Nelsinho Piquet, tornato finalmente a correre ad alto livello, dopo un paio di stagioni opache. Il pilota brasiliano occupa il quinto posto in classifica, quattro punti più avanti del compagno di colori Mitch Evans, autore del primo podio Jaguar a Hong Kong e protagonista di una grande rimonta in Uruguay.

Per una squadra che sale, ce n’è una che scende. Dopo il titolo conquistato la passata stagione, Lucas Di Grassi e il Team Audi Abt sembrano in crisi nera. Per il brasiliano quattro ritiri nelle prime quattro corse della stagione, un vero e proprio disastro. La squadra tedesca sembra però vedere la luce: in Messico Daniel Abt ha colto la propria prima vittoria in carriera (dopo che quella ottenuta in pista ad Hong Kong gli è stata tolta), mentre a Punta del Este è stato Di Grassi a tornare sul podio, dopo aver battagliato per tutta la corsa con Vergne. Vedremo se Allan McNish e i suoi uomini riusciranno a ribaltare le sorti del campionato nella seconda parte di stagione.

Infine, capitolo piloti italiani. A Roma Edoardo Mortara tenterà di tornare sul podio, dopo aver clamorosamente gettato alle ortiche la vittoria nella seconda manche di Hong Kong. Proprio la prima trasferta stagionale è stata la più redditizia in termini di punti per Edo, capace di tornare in top ten solo in Messico, a causa principalmente di una Venturi poco affidabile. Chi è invece atteso ad un riscatto è Luca Filippi, detentore di un solo punto raccolto nella prima prova stagionale. Il pilota di Mondovì non è stato più in grado di affacciarsi nella top ten, ma in Uruguay ha dispuatato una buona corsa, segno che il lavoro svolto con il team NIO, tornato recentemente sul podio con Oliver Turvey, sta cominciando a dare i suoi frutti.

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