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WTCR | L’appuntamento di Suzuka si “riduce”: si corre sul tracciato East

68 EHRLACHER Yann, (fra), Honda Civic TCR team ALL-INKL.COM Munnich Motorsport, action during the 2018 FIA WTCR World Touring Car cup of Japan, at Suzuka from october 26 to 28 - Photo Clement Marin / DPPI

Cambio importante per il FIA WTCR: a Suzuka si correrà sulla versione East del tracciato e non quella completa, tornando alle “origini” come nel triennio 2011-2013. La decisione è dovuta a una questione di sicurezza riguardo le barriere.

Problema con le barriere per le moto

Il prossimo weekend del 25-27 ottobre, Gara 1 e Gara 2 saranno sulla distanza di 24 giri, mentre Gara 3 di 28, dovuto ovviamente alla breve distanza della pista (2.243 metri). La decisione di passare all’East Course di Suzuka e non utilizzare il circuito tradizionale è stata presa dal promoter locale, Mobilityland, e da Eurosport Events, poiché sul completo sono presenti barriere di uretano conformi al regolamento FIM per le moto, ma non a quelli FIA, e non ci sarebbe abbastanza tempo per sostituirle dopo l’evento motociclistico previsto in precedenza. Kaoru Tanaka, Presidente di Mobilityland Corporation: «Siccome nello stesso weekend avremo Super Formula e WTCR con diverse gare, dallo scorso anno stiamo parlando con FIA ed Eurosport Events su quale sarebbe stato il miglior format. Siamo molto grati alla FIA per l’approvazione di questa soluzione. Rimuoveremo le barriere in uretano nella parte corta del tracciato, garantendo gare di alto livello, per cui si è raggiunto l’accordo. Il WTCR è sempre entusiasmante, con round combattutissimi. Sull’East Course gli spettatori potranno godersi le vetture in lotta sulle tribune da stadio con tanto divertimento».

La sicurezza sempre al primo posto

François Ribeiro, capo di Eurosport Events: «La sicurezza è sempre al primo posto e usare l’East Course per la WTCR Race of Japan consentirà la rimozione delle barriere in uretano sui 3km del nostro tracciato in tempo per l’evento. È una versione già usata dal WTCC in passato e ci aspettiamo che sia un bello spettacolo».

Luca Basso:
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