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WTCR | Kevin Ceccon: “Spero di trovare presto il limite della Giulietta e di concludere la stagione nel migliore dei modi” [INTERVISTA]

Kevin Ceccon ha lasciato subito il segno nel mondo delle gare turismo. Il suo debutto nel WTCR con l’Alfa Romeo Giulietta del Team Mulsanne ha superato tutte le aspettive della squadra e ha lasciato di stucco i colleghi.

Il curriculum del ventiquattrenne bergamasco d’altronde è veramente degno di nota. Dopo i primi anni di corse nella F3 Open (oggi Euroformula Open), Kevin ha sbalordito il mondo delle formule minori nel 2011, quando ha vinto il campionato Auto Gp a soli 18 anni per poi provare la Toro Rosso nei test di Abu Dhabi prima di conseguire la patente di guida stradale. Sfortunatamente, problemi di budget lo hanno costretto a correre saltuariamente in GP2 e GP3 negli anni successivi, nonostante Kevin abbia avuto modo di mettersi in mostra con due podi sul tracciato di Monaco.

Nel 2017, il bergamasco ha debuttato nelle competizioni GT, prendendo parte al Blancpain Sprint Series con l’Audi R8 del team ISR. Ma il vero rilancio è arrivato a luglio, quando Ceccon ha stupito tutti con un impressionante debutto nel mondo delle auto turismo, conquistando un ottimo sesto posto nella terza manche sul circuito dello Slovakiaring. La buona performance mostrata gli è valsa il prolungamento del contratto, come lui stesso ci spiega.

“L’accordo con Team Mulsanne è arrivato in luglio per la sola gara dello Slovakiaring. Visti i buoni risultati, a settembre, in accordo con Romeo Ferraris, è arrivata la conferma per concludere il campionato del mondo e partecipare alla gara del Campionato Italiano TCR a Vallelunga. Questa apparizione “spot” aveva l’obiettivo di prendere confidenza con la vettura, con cui ho percorso pochi chilometri fino a questo momento. In qualifica abbiamo dimostrato che nonostante la zavorra possiamo essere molto competitivi, mentre nelle due corse siamo stati sfortunati purtroppo”.

Pare comunque che ti sia adattato piuttosto rapidamente alle vetture a trazione anteriore.

“Non è stato facile, e penso ci sia ancora molto spazio di miglioramento. La Slovacchia era una pista che si adattava bene alle nostre caratteristiche, e personalmente mi sono trovato subito a mio agio con l’Alfa Romeo Giulietta TCR. Spero di trovare il mio limite con questa auto molto presto.

I restanti appuntamenti del campionato del mondo WTCR si disputano su circuiti nuovi per te: temi che questo possa rallentare il tuo processo di apprendimento della vettura?

Sicuramente non sarà facile. Va detto però che i due tracciati cinesi saranno nuovi quasi per tutti. Team Mulsanne e Romeo Ferraris stanno facendo di tutto per mettermi a mio agio, e spero di poterli ripagare con i risultati in pista non solo della fiducia risposta in me, ma anche per l’impegno profuso”.

Nella tua carriera hai ormai corso con ogni genere di vetture: dalle formula alle turismo, passando per le competizioni GT. Riesci a fare un quadro delle diverse categorie?

Il pregio delle vetture formula è la grande velocità ed il carico aerodinamico. Il difetto più grande probabilmente è la difficoltà di sorpasso e di confronti corpo a corpo. Nel GT la cosa più stimolante è la lunga durata delle corse, ciò che invece ti costringe a fare dei compromessi è doversi adattare alle scelte di vari piloti che dividono con te l’abitacolo. Con le vetture tursimo le gare sono rese interessanti dai confronti diretti con i propri avversari”.

Mattia Tremolada:
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