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WTCR | In arrivo il podcast ufficiale, Michelisz primo ospite [VIDEO]

In questo periodo di stop forzato, il FIA WTCR lancia il WTCR Fast Talk, un podcast sponsorizzato da Goodyear che vedrà Martin Haven, storica voce del campionato, come presentatore ufficiale. Nella prima puntata troviamo come protagonista Norbert Michelisz.

Un appuntamento fisso al mercoledì

Dopo aver commentato le corse turismo per 15 anni, Haven ha messo a disposizione le proprie conoscenze ed esperienze per il nuovo programma che ha come obiettivo ripercorrere i momenti chiave delle carriere dei piloti, parlando anche della loro vita attuale in questo 2020 che ha subito ritardi. Da mercoledì i podcast, sponsorizzati da Goodyear, verranno pubblicati nell’ambito del ciclo WTCR Fast Talk e si comincerà con Norbert Michelisz, che ad Haven ha raccontato il percorso che lo ha portato a diventare Campione del Mondo e dei pensieri di ritiro a fine 2017 quando perse all’ultima gara il titolo del FIA World Touring Car Championship. Dopo Michelisz, gli episodi a seguire vedranno protagonisti in sequenza Yvan Muller e Tom Coronel, mentre in futuro sentiremo Yann Ehrlacher, Esteban Guerrieri, Tiago Monteiro e Gabriele Tarquini.

“I fan possono diversi ascoltando i podcast”

François Ribeiro, Capo di Eurosport Events (promoter del WTCR): «In questi tempi è importante seguire le ordinanze e stare a casa, per cui i nostri piloti sono impegnati in diverse attività interattive per restare a contatto coi propri tifosi e intrattenerli. Con WTCR Fast Talk, Martin Haven vuole scovare nuove storie fra alti e bassi delle carriere dei concorrenti, parlando anche di come stanno affrontando la pandemia di coronavirus».

Martin Haven, commentatore del WTCR per Eurosport: «Chiaramente tutti vogliamo che le corse riprendano il prima possibile e in totale sicurezza. Fino ad allora, i fan possono divertirsi ascoltando i podcast di WTCR Fast Talk. Mi sono divertito anche io a farli, nonostante conosca parecchi piloti da oltre 10 anni, con questa iniziativa ho imparato moltissime cose, non solo delle loro carriere, ma anche delle vite private».

Luca Basso:
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