Una prima volta ed un bis stagionale: questo il bilancio di Gara 2 e 3 della Race of Portugal a Vila Real, quinto appuntamento del WTCR 2018. Dopo una prima manche dominata da Yvan Muller e da un incidente spettacolare che ha bloccato la gara per un paio di ore (e costretto i due che hanno innescato il megasinistro, Rob Huff e Mehdi Bennani del team Sébastien Loeb Racing, al ritiro definitivo giacché le loro vetture erano irreparabili da quanto fossero distrutte), il francese non ha potuto cogliere il bis, facendosi battere in Gara 2 dalla Peugeot 308 TCR guidata dal giovane slovacco di 23 anni Mat’o Homola, in forza alla DG Sport Compétition. Nella successiva prova Thed Bjork centra la sua seconda vittoria stagionale dopo Gara 3 in Germania: lo svedese della YMR fa seguire la sua Hyundai i30 da altri due esemplari della vettura sul podio, quelli guidati da Gabriele Tarquini e Norbert Michelisz: un weekend di grande riscatto per le auto della casa coreana dopo i patemi d’animo del Balance of Performance e il precedente Race of Netherlands di scena un mese fa a Zandvoort, letteralmente disastroso per i mezzi Hyundai.
WTCR 2018, Race of Portugal: la Gara 2
Mat’o Homola sin dalle prime battute di gara mette nel mirino l’autore della pole Gordon Shedden (Audi Sport Leopard Lukoil Team), poi retrocesso al sesto posto con cinque secondi di penalità dal momento che aveva tagliato le due chicane. Lo slovacco riesce a regolare l’esperto Yvan Muller nel primo giro e anche grazie ad un attento uso del joker lap che gli ha consentito di stare sempre davanti al francese vincitore di Gara 1. In particolare se Shedden ha sfruttato la corsia extra nel giro 6 ritrovandosi poi dietro all’Audi di Aurélien Panis (Comtoyou Racing), Homola ha invece percorso il joker lap al giro 8 e Muller al penultimo, cosa che poi lo ha fatto rientrare dietro la vettura dello slovacco. Al terzo posto, come in Gara 1, troviamo Pepe Oriola del team OSCARO by Campos Racing, che sulla Cupra TCR è passato dalla posizione numero sette alla tre, lasciandosi dietro di sé Jean-Karl Vernay su Audi, mentre al quinto sale Norbert Michelisz del BRC Racing Team e al sesto Shedden. Settima posizione per Yann Ehrlacher su Honda Civic Type R TCR per ALL-INKL.COM Münnich Motorsport, che vede lo zio Muller allontanarsi di altri 29 punti nella classica generale dal suo terzo posto che attualmente occupa.
Ottavo piazzamento per Aurélien Panis di Comtoyou Racing, che ottiene così i primi punti racimolati in questo 2018, seguito da Gabriele Tarquini (BRC Racing Team) e Thed Bjork. Ritiro invece per il secondo classificato della Gara 1 di ieri Esteban Guerrieri: la sua Honda Civic Type R TCR nel primo giro ha infatti impattato con l’Audi di Frédéric Vervisch (Comtoyou Racing) spedendolo dritto contro il muro. Sul fronte incidenti c’è stato anche una toccata tra Benjamin Lessennes (Boutsen Ginion Racing) e Nathanaël Berthon (Comtoyou Racing).
Tornando al vincitore di questa manche, Mat’o Homola, ha dichiarato a fine gara di aver sentito la pressione di Muller ma di essere riuscito a far sì che la situazione nelle gerarchie non cambiasse. Lo slovacco è al suo primo anno nel WTCR e al debutto su Peugeot, dopo aver guidato la Opel Astra TCR nella TCR International Series, sempre con DG Sport. Tuttavia questo rappresenta il suo decimo anno nelle competizione motorsportive. Per la 308 si tratta invece della seconda vittoria stagionale dopo quella di Aurélien Comte a Zandvoort.
WTCR 2018, Race of Portugal: la Gara 3
Partito dalla pole, Thed Bjork ha mantenuto la prima posizione sino al traguardo, nonostante la sua Hyundai i30 N TCR fosse tra le vetture segnate dall’incidente di ieri. Ma il lavoro dei meccanici che si sono messi all’opera nella notte per rimettere in sesto l’auto è stato preziosissimo e straordinario, e a cui lo svedese non ha mancato di rivolgere i suoi ringraziamenti. Come ha riconosciuto a fine gara il campione WTCC 2017, la sua Hyundai «volava», anche perché ha rivelato di aver capito di poter andare forte già dalla manche numero 2. Dietro di lui altre due vetture della casa coreana come abbiamo accennato, ovvero quella guidata da Tarquini, classificatosi secondo, e da Michelisz, terzo.
Nel corso della gara sono intervenute anche le safety car: in prima battuta, dopo che la Cupra TCR della Zengő Motorsport di Norbert Nagy era finita a sbattere contro le barriere ed era necessario recuperarla. In seguito, al giro 9, nuovo ingresso della vettura di sicurezza a seguito della rottura della ruota dell’Alfa Romeo Giulietta TCR di Fabrizio Giovanardi mentre era impegnato a percorrere il joker lap e lottava nell’undicesima posizione. Infine, terzo giro in pista della safety car dopo che l’Audi di Gordon Shedden (non proprio la sua giornata quella di oggi) ha subito la rottura della trasmissione.
Alla ripresa, quando Gara 3 era praticamente agli sgoccioli, il duo di BRC Racing Team è riuscito a tenere a debita distanza Pepe Oriola e Mat’o Homola, autore di un notevole sorpasso ai danni di Yann Ehrlacher (superato poi nella classifica di gara da Frédéric Vervisch, che ha meglio sfruttato l’occasione del joker lap) nel corso del giro 2.
Il tratto extra inserito nel circuito di Vila Real ha aiutato Benjamin Lessennes della Boutsen Ginion Racing a doppiare le due Audi di Aurélien Panis e Jean-Karl Vernay, classificandosi così ottavo. Fuori dalla top ten e dalla zona punti Yvan Muller, undicesimo, che mantiene comunque la leadership della classifica piloti con 182 punti, seguito da Tarquini e dal nipote Ehrlacher (entrambi a quota 160), mentre MRacing – YMR comanda in quella dei team con 342 punti, con BRC Racing Team al secondo posto staccata di 40 lunghezze e ALL-INKL.COM Münnich Motorsport al terzo con 295 punti totali.
Infine Thed Bjork, avendo firmato il giro record in Gara 3 con un tempo pari a 2’02″964, vince anche il TAG Heuer Best Lap Trophy della WTCR Race of Portugal.