La prima parte del double header cinese del WTCR ha confermato la prima posizione ottenuta nelle qualifiche di Thed Björk, il poleman che vince Gara 1 a bordo della Hyundai i30 N TCR per MRacing-YMR. Lo svedese, che dedica la vittoria al figlio che sta lottando a casa contro una infezione, ha anestetizzato la corsa mantenendo il comando dall’inizio alla fine (ma il resto della battaglia per la top ten è stata molto più accesa, in un festival di rimonte continue), e grazie a questo risultato si rilancia nella corsa al titolo 2018: certo, mancano ancora le due manche di domani alla fine della Race of China-Ningbo, dove si disputa il quartultimo appuntamento della stagione (e la settimana successiva si torna in pista a qualche centinaio di chilometri di distanza, ovvero a Wuhan), ma Björk sale di posizioni nella lotta molto serrata, molto affollata, molto stretta e quindi molto incerta tra i pretendenti al trionfo nel WTCR 2018. Balzano sul podio di Gara 1 Esteban Guerrieri su Honda Civic TCR per ALL-INKL.COM Münnich Motorsport (che a Ningbo vinse nel WTCC dell’anno scorso, ed è uno dei pochi a conoscere questo tracciato praticamente inedito per molti piloti), che fa anch’esso un passo avanti in classifica salendo dall’ottavo posto al settimo, mentre al terzo conclude la prima manche al Ningbo International Speedpark Frédéric Vervisch, sulla RS 3 LMS dell’Audi Sport Team Comtoyou. Intanto però Gabriele Tarquini (Hyundai i30 N TCR per BRC Racing Team) chiude quarto e fortifica ulteriormente la sua leadership nel campionato, che guida ora con 216 punti (erano 202 prima di questo weekend).
Il resoconto di Gara 1 alla Race Of China-Ningbo
Il più veloce nelle due sessioni di prove libere Björk scatta dalla DHL Pole Position davanti a Vervisch, il quale si fa doppiare da Guerrieri partito quarto dalla griglia. Il belga non gode di un’ottima partenza e si fa superare anche da Norbert Michelisz, sulla Hyundai i30 N TCR di BRC Racing Team, che occupava allo start la seconda fila. Presto però l’ungherese si ritrova con la vettura fumante, un problema che lo costringe al ritorno ai box nel secondo giro e successivamente al ritiro dalla gara. Tarquini approfitta della situazione e mette a segno una bella rimonta dal nono posto (nelle qualifiche era in realtà in seconda fila, ma una penalità che scontava dal precedente round in Slovacchia lo fa retrocedere) sino al quarto. A proposito di risalite, anche i due del Sébastien Loeb Racing a bordo delle Volkswagen Golf GTI, Mehdi Bennani e Rob Huff, si sono resi protagonisti di una rimonta che dalle retrovie della top ten li ha portati rispettivamente al quinto e al sesto posto. I due hanno lottato non poco tra di loro per accaparrarsi le posizioni migliori, ma alla fine la spunta il marocchino che riesce ad infilare il compagno di squadra e lasciarlo dietro di sé: una lotta fratricida che ha animato una Gara 1 praticamente decisa già dai primi giri, almeno per quanto riguarda la vetta. Ma le rimonte non finiscono mica qui, visto che anche Yvan Muller su Hyundai i30 N TCR per il suo team sale dal tredicesimo al settimo posto, mentre all’ottavo si piazza il nipote Yann Ehrlacher su Honda Civic Type R: il consanguineo del pilota sulla i30, al servizio di ALL-INKL.COM Münnich Motorsport, ha anch’esso preso una bella rincorsa per entrare nei primi dieci, precedendo le Audi RS 3 LMS per Comtoyou Racing con a bordo Denis Dupont (nono) e Aurélien Panis (decimo). Il belga in particolare ottiene il suo miglior risultato stagionale nella prima qualifica, con l’ottavo posto.
Fuori dalla top ten – ma per poco – il debuttante Timo Scheider, già campione nel DTM, capace pure lui di rimontare da una posizione arretrata come il diciottesimo posto sino all’undicesimo. Dietro al pilota su Honda Civic Type R per ALL-INKL.COM Münnich Motorsport conclude dodicesimo Kevin Ceccon, che a bordo della Alfa Romeo Giulietta Romeo Ferraris per il Team Mulsanne prosegue il suo percorso di crescita nel WTCR con un risultato molto interessante e una condotta di gara sempre più sicura, di cui ne fa le spese Pepe Oriola, che sulla Cupra del Team OSCARO by Campos Racing termina tredicesimo. seguito dall’Audi di Gordon Shedden, dalla Honda per il team Boutsen Ginion Racing di Tom Coronel, e poi le Peugeot di Aurélien Comte e di Mat’o Homola e dall’altra Giulietta di Fabrizio Giovanardi, diciottesimo.
Paga l’inesperienza e termina diciannovesimo l’esordiente Ma Qing Hua su Honda Civic Type R TCR per il team Boutsen Ginion Racing, primo cinese titolare in una corsa ufficiale FIA, finito fuori dopo aver perso il controllo della vettura a seguito di alcuni contatti (e una volta sceso dalla vettura ha polemizzato su questo trattamento ricevuto dagli avversari, rei a suo dire di non essersi comportati in maniera «professionale»).
Ritiri, tra gli altri, per Nathanaël Berthon, che danneggia la sua Audi RS 3 LMS nel posteriore e torna ai box già nelle prime fasi, Zsolt Szabó (Zengő Motorsport) la cui Cupra soffre alcuni contatti e
Jean-Karl Vernay, la cui Audi non riesce ad andare oltre il secondo giro e che aveva già sofferto qualche rallentamento in fase di qualifica.
Si torna in pista alle ore 09:00 locali per la seconda sessione di qualifiche, mentre Gara 2 scatterà alle 14:20 (sempre orario del luogo).