WTCC – D’Aste: “La trazione anteriore? Un bel casino”
Il genovese rientra nella serie dopo un anno di pausa con la Chevy di Munnich
Tra i più applauditi alla presentazione della stagione 2015 del mondiale turismo avvenuta giovedì scorso a Barcellona Stefano D’Aste è tornato nel gruppo dopo un anno off dedicato al progetto Lotus Cup Italia non più con la vecchia BMW ma con la potente Chevrolet Cruze del team Munnich. Ecco cosa ci ha raccontato dopo i test effettuati al Montmelo.
Come giudichi questo primo assaggio di classe TC1?
I tecnici dicono che sono andato bene ma per me è stato un caos. Con le macchine a trazione anteriore bisogna aspettare prima di dare gas altrimenti si finisce per far pattinare le gomme e la cambiata è ritardata, tutte caratteristiche a cui non ero abiutato. Pensa che il crono più veloce l’ho ottenuto girando lento! Tra l’altro mancavo da una quindicina d’anni da questo circuito, che oltre ad essere cambiato in diverse sezioni non ricordavo, per cui ho dovuto affrontare un’insidia in più.
Quali particolari della macchina ti hanno colpito?
Intanto premetto che sto guidando quella di patron René, mentre una volta aggiornata passerò alla ex di Morbidelli. Direi comunque che mi hanno impressionato il motore, da 8000 giri al minuto e una gran coppia anche se finora non ho utilizzato la mappatura più estrema, poi il carico aerodinamico e la frenata, veramente ottima.
Hai in programma delle altre prove per abituarti al nuovo “mezzo”?
Adesso no perché tutto il materiale deve partire per l’Argentina dove correremo tra il 6 e l’8 marzo, successivamente credo andremo al Nordschleife e in un’altra venue però ancora non so quale e se si tratterà di una sessione privata. A questo punto mi farò dare qualche consiglio da Gianni visto che lo conosce bene. Già Coronel comunque nei giorni scorsi mi aveva messo sull’avviso in merito alle complessità che avrei trovato e al fatto che con auto siimli non si può spingere sempre a fondo.
Secondo te qual è la differenza principale tra un monomarca e una serie come questa per quanto riguarda le vetture?
Direi proprio lo stile di guida, qui più gentile, lì più audace e riconosco più adatto a me
La passata stagione hai sentito un po’ la mancanza della pista?
Malgrado fossi assorbito dall’attività che stavo intraprendendo dentro di me avevo voglia di tornare a competere, dunque certamente
Dove ti aspetti di arrivare quest’anno?
Non so davvero. Come al solito il desiderio è stare davanti, tuttavia contando che il propulsore riceverà l’upgrade solo dopo la prima gara avendo deciso all’ultimo di partecipare al campionato, almeno le fasi iniziali saranno solo di studio
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