WRX | Il calendario 2020 del Mondiale Rallycross e le tappe della rivoluzione elettrica
Novità in arrivo per il WRX
Nell’attesa che tra un anno il Mondiale Rallycross si apra all’elettrico (ci torneremo), la FIA ha ufficializzato il calendario 2020 del WRX, sebbene per alcune date manchi ancora la conferma della location.
WRX 2020: i dettagli della prossima stagione
In ogni caso, la prossima stagione vedrà avvicendarsi undici appuntamenti, esattamente come l’annata in corso, e si aprirà non dal circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi come è stato nel 2019 (rappresentando una novità, visto che parliamo della prima volta del WRX negli Emirati Arabi), ma dalla Catalogna, e per la precisione dal circuito di Barcellona ad aprile. Si resta nella penisola iberica per il round successivo, con il ritorno della gara di Montalegre, in Portogallo, sempre presente nel calendario del Mondiale Rallycross sin dalla prima edizione del campionato nel 2014, ad eccezione della stagione in corso. Una prova che ricordiamo nella sua ultima apparizione l’anno precedente per l’estrema variabilità del meteo, passato dal sole e dalla canicola per poi convertirsi repentinamente alla pioggia battente con il crollo delle temperature.
Ancora Europa con il terzo appuntamento nell’iconico circuito di Spa-Francorchamps, in Belgio, mentre l’estate del WRX si aprirà in Norvegia con il consueto inferno della pista di Hell, altra prova iconica su un impianto che ha superato i trent’anni di attività. Restando nella penisola scandinava, la carovana del Mondiale Rallycross proseguirà la stagione in Svezia per il World RX nella zona di Höljes. Il sesto round del 18-19 luglio è ancora da annunciare, mentre è confermato il settimo che si svolgerà in Germania, nella Mullenbachsleife che si trova all’interno della leggendaria pista del Nurburgring, al debutto nella serie. Segue poi la Francia con il confermato round di Loheac, mentre è ancora da ufficializzare l’appuntamento successivo, il nono dell’anno. Ultime gare del 2020 saranno quelle di Abu Dhabi, che si sposta così nel calendario, e del World RX of Sudafrica di novembre, nella location di Città del Capo (e che sarà la chiusura del Mondiale ancora per un’altra stagione, almeno sino al 2021).
Parte la rivoluzione elettrica del WRX
Nell’attesa di scoprire il trionfatore di quest’anno, il primo dopo i due anni di dominio di Johan Kristoffersson (manca solo l’appuntamento conclusivo in Sud Africa, dove a giocarsi il titolo saranno principalmente Timmy Hansen, attuale leader, ed Andreas Bakkerud, che segue ad un solo punto di distanza; ma occhio al talento in ascesa del più giovane dei fratelli Hansen, Kevin), la serie del WRX si prepara alla rivoluzione dell’elettrico che muoverà i primi passi dal 2020.
Partiamo del cosiddetto Projekt E, un campionato parallelo a quello dei motori endotermici, frutto dell’iniziativa del promoter IMG Motorsport e STARD, la compagnia austriaca il cui acronimo sta per Stohl Advanced Research and Development. A breve verranno comunicate le date (assieme al format del RX2 International Series, nato nel 2017 e che verte sulla categoria cadetta delle RX Lites) di questo campionato di supporto con vetture che monteranno tre motori elettrici nell’unità, mentre dal 2021 sarà inaugurata una serie completamente elettrica, il FIA Junior eRX Championship (con auto prodotte dalla spagnola QEV Technologies), con sei gare previste.
Sempre nel 2021 avverrà l’introduzione dei motori elettrici nella serie vera e propria, con l’austriaca Kreisel che ha vinto il bando di fornitura – sino al 2024 – dei kit di base per le auto che competeranno nell’Electric WRX: parliamo di propulsori di oltre 600 cv di potenza globale (250 kW per ogni motore che i modelli monteranno, per un totale di 500 kW) e che supporteranno una batteria di 52.65 kWh. I team potranno integrare questo kit nelle loro vetture, oppure partire da esso per produrre una loro auto.
Crediti Immagine di Copertina: FIA World Rallycross Championship
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