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WRC | Penasse assicura: “Con l’Ypres Rally siamo pronti per il 2021. Sapevamo fosse una scommessa”

La cancellazione dell’Ypres Rally non è stata esattamente un fulmine a ciel sereno, visto che che la situazione che stiamo vivendo in Europa riguardo la pandemia è piuttosto seria e il Belgio è uno dei Paesi più colpiti, tanto dall’essere entrato in lockdown.

“Stava diventando troppo una scommessa proseguire con l’Ypres Rally”

L’evento era previsto per il 19-22 novembre, ma sarebbe stato un inutile stillicidio aspettare sino all’ultimo momento per capire se disputare o meno il penultimo round del WRC. Alain Penasse, a capo del team organizzatore Club Superstage, ha illustrato su DirtFish come si è arrivati a questa decisione presa di comune accordo tra loro e le autorità locali e regionali, ed ufficializzata lo scorso venerdì. Era tutto praticamente pronto, ma poi la realtà ha bussato alla porta dell’Ypres Rally, con una curva dei contagi su medie molto alte, ma soprattutto una pressione sugli ospedali belgi tale da ammettere soluzioni drastiche. «Stava diventando troppo una scommessa», spiega Penasse, conscio assieme a tutto Club Superstage che c’è vita oltre al rally e di voler anche arginare potenziali polemiche sull’opportunità di mettere in piedi un grande evento sportivo in un momento come questo.

“Sarebbe stato un Ypres Rally molto combattuto”

«Abbiamo dovuto prendere questa decisione perché sapevamo che se avessimo annullato tre giorni prima del rally la cosa avrebbe creato un grande pasticcio per tutte le squadre», ha poi aggiunto. «Sapevamo che era una scommessa. Abbiamo spostato la data per questo rally tre volte quest’anno [la data originaria era il 25-27 giugno, per poi slittare al 1-3 ottobre ed infine a novembre, ndr] e speravamo di potercela fare: sapevamo che la pandemia di coronavirus era incombente, ma speravamo che non sarebbe stato così grave. La cosa però non è andata a nostro favore. Molte persone hanno lavorato tanto e penso che avremmo avuto un rally da fiato sospeso; correndo in queste condizioni a novembre, nessuno avrebbe saputo chi avrebbe potuto vincere e questo avrebbe comportato un grande evento. Ma allo stesso tempo, non sarebbe stato un normale Rally di Ypres». Nella migliore delle ipotesi, infatti, l’evento si sarebbe dovuto disputare a porte chiuse. «Questo evento si basa molto sugli spettatori e non avere la gente in giro nelle prove speciali e nel parco assistenza non sarebbe stato normale».

“Siamo pronti per l’edizione 2021 e per il WRC”

A parziale consolazione il fatto che Ypres sia stato inserito come gara di riserva nel WRC 2021, quindi meglio tenersi pronti, Covid permettendo. «Abbiamo tutto pronto: i roadbook, le mappe, le tabelle orarie, è tutto a portata di mano e bisogna soltanto dare lo start», assicura Penasse. E conclude:«L’unica cosa che voglio fare è poter ringraziare tantissimo tutti coloro che al Club Superstage hanno fatto così tanto per far sì che potesse avvenire [l’evento]. Abbiamo mostrato al mondo cosa può fare l’Ypres Rally».

Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport

Luca Santoro:
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