Il cammino verso il titolo WRC3 si complica per Yohan Rossel, che sperava di scampare una squalifica e di poter blindare la propria leadership di categoria nel Mondiale. All’Acropolis Rally il pilota francese era stato infatti escluso dalla classifica WRC3 (da lui vinta sul campo assieme al copilota Alexandre Coria) per via di una irregolarità di omologazione della propria Citroen C3 Rally2 gestita da Saintéloc Racing, con un difetto nel peso del supporto assale, risultato dai controlli nelle verifiche tecniche post gara più pesante rispetto ai limiti FIA (12.950 grammi anziché 12.245).
Il ricorso per la cancellazione della squalifica
Una variazione che già colpì Citroen Racing al Rally Italia Sardegna di quest’anno, sempre per la stessa vettura e con lo stesso equipaggio a bordo: le parti presunte responsabili dell’infrazione hanno però fatto ricorso alla Corte d’Appello Internazionale della FIA per ribaltare la squalifica della gara greca, e consentire in particolare a Rossel e Coria di riappropriarsi della vittoria nel WRC3 all’Acropolis Rally, passata di mano a Kajetan Kajetanowicz (diretto avversario del francese per il titolo, tra l’altro).
Rossel e Kajetanowicz restano appaiati in classifica
Ma la Corte ha rigettato questo ricorso con una sentenza emessa ieri, martedì 16 novembre, non accogliendo quindi la richiesta di Saintéloc di annullare la sanzione «giudicandola sproporzionata», modificandola in maniera più equa con una sanzione più simbolica. Nulla di tutto ciò è avvenuto: la classifica dell’Acropolis Rally resta immutata, così come la classifica del WRC3 che vede Kajetanowicz (sul podio nel precedente Rally di Spagna, con l’avversario transalpino assente) e Rossel appaiati in vetta, entrambi con 127 punti. Ergo, il Mondiale di categoria resta aperto tra questi due contendenti, che si giocheranno il titolo all’ACI Rally Monza di questo fine settimana.
Qui il testo integrale della decisione intrapresa dalla Corte d’Appello Internazionale della FIA, che conferma la squalifica di Rossel. Scorrendo il documento, si legge in particolare al punto VIII:«La FIA respinge in particolare l’esito dell’esperimento del ricorrente sul supporto assale anteriore [l’immersione in acqua del componente che, una volta asciugato, era più pesante di 192 grammi, ndr] e spiega che la procedura di pesatura è stata correttamente applicata e che nessun elemento esterno avrebbe potuto influenzare l’esito di tale procedura. La FIA sottolinea inoltre che il supporto assale in questione, che porta il numero 99, non era mai stato ufficialmente controllato prima dalla FIA, in particolare in Sardegna, dove un altro supporto assale, che porta il numero 89, è stato effettivamente controllato e trovato non conforme».
Crediti Immagine di Copertina: © Citroën Racing