Nella prossima stagione le vetture Rally1 ibride soppianteranno le attuali World Rally Car come vetture di vertice del WRC, ma la vecchia generazione non è destinata certo a scomparire.
Le World Rally Car avranno delle limitazioni tecniche
Queste auto, la cui versione attuale è apparsa nel 2017 con la nascita delle WRC Plus, potranno infatti coesistere con i più avanzati modelli dotati di unità elettrica da 100 kW (circa 136 cv) assieme al motore termico, più una serie di nuove specifiche tecniche; tuttavia, la loro potenza sarà diminuita tramite una modifica al turbo, come riporta Autosport, con una perdita di circa 30 cv rispetto alle attuali prestazioni (in termini tecnici, la flangia di aspirazione passerà da 36 mm a 33,7)
L’obiettivo, spiegano dalla FIA, è destinare le World Rally Car ai privati e ai gentleman, aprendo così spazi anche a piloti di alto livello attualmente appiedati o a rischio appiedamento. Sostanzialmente saranno delle vetture un gradino sotto le Rally1 dal punto di vista delle performance (per non parlare della sicurezza, aggiungiamo noi, visto che le ibride godranno di una serie di accortezze da questo punto di vista inedite rispetto alle loro antenate), in modo da venire incontro a quei team che al momento non possono permettersi di sviluppare la nuova generazione di vetture rally. I grandi marchi dell’automotive sono invece destinati a rivolgersi sempre di più alla tecnologia ibrida, che colpisce in maniera particolare il loro interesse anche perché va di pari passo con le evoluzioni del mercato auto.
Il Rally GB destinato ad entrare nel calendario 2022?
Sul fronte invece del calendario 2022, prende sempre più consistenza la pista che porta al ritorno del Regno Unito nel WRC. Di recente il Consiglio Mondiale del Motorsport FIA ha ratificato la lista di appuntamenti per il prossimo anno, in tutto tredici, ma manca ancora una casella per il 18-21 agosto, in cui è prevista sì una gara, ma al momento non è specificato quale. Siamo in attesa di conferme, ma pare proprio che si tratterà del Rally GB, questa volta di scena in Irlanda del Nord, salvo accordo tra organizzatori e WRC Promoter, e fatto salvo il finanziamento da parte delle autorità governative.
Autosport fa notare che quella data indicata è nel periodo che di solito vede la presenza dell’Ulster Rally, indizio in più che farebbe propendere per il ritorno del Regno Unito nel WRC. La Federazione britannica, Motosport UK, ha inoltre dichiarato, come riporta sempre Autosport: «Motorsport UK si impegna a riportare il World Rally Championship nel Regno Unito e il suo impatto economico e sociale, così come la copertura globale che fornirebbe, potrà godere del supporto ai massimi livelli, incluso il Gruppo Interparlamentare per il Motorsport».