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WRC | Ufficiale: Gryazin escluso dal Rally Estonia 2022

Ad ogni azione corrisponde reazione, e l’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina sta avendo effetti che si propagano oltre il campo di battaglia. Non parleremo ovviamente di questioni geopolitiche, non è questo lo spazio, ma vi aggiorniamo sulla paventata esclusione di Nikolay Gryazin e Konstantin Aleksandrov dal Rally Estonia, settimo appuntamento del WRC 2022.

Gli effetti della guerra all’Ucraina e i timori dei Paesi baltici

Ebbene, l’equipaggio russo non prenderà parte alla gara, nonostante a livello formale fossero già iscritti per la validità del WRC2. I motivi li avevamo tratteggiati in maniera dettagliata negli scorsi giorni, ma per sintetizzare: i Paesi baltici non vedono di buon occhio Mosca e le sue mire imperialiste che dall’Ucraina potrebbero sconfinare verso le repubbliche che si affacciano sul Mar Baltico (di recente c’è stato anche il caso dell’exclave russa di Kaliningrad in Lituania, praticamente isolata a causa delle sanzioni europee con sommo disappunto del Cremlino, a creare ulteriore tensione). Se è vero che la FIA ammette la partecipazione nelle competizioni motorsportive internazionali di equipaggi con passaporto russo e bielorusso, al tempo stesso però questi ultimi prendono parte alle gare come atleti neutrali, sposando i principi messi nero su bianco dalla Federazione internazionale dopo lo scoppio della guerra.

Ma agli organizzatori del Rally Estonia questo non sarebbe bastato: la presenza di Gryazin ed Aleksandrov sembrava una beffa atroce, e tra l’altro parliamo di un pilota del quale non ci risulta (ma ripetiamo come sempre, saremmo ben lieti di essere smentiti) una ufficiale presa di distanza dall’aggressione del Cremlino nei confronti dell’Ucraina.

Gli organizzatori del Rally Estonia ce l’hanno fatta: ottenuta l’esclusione di Gryazin

Lo scorso maggio il capo dell’organizzazione dell’evento valido per il WRC, Urmo Aava, aveva dichiarato: «Questa è la decisione degli organizzatori del Rally Estonia, dell’Estonian Motor Sport Association e del Comitato Olimpico Estone. Per questo motivo, non sarà possibile prendere parte alla manifestazione sotto bandiera russa, bielorussa o neutrale. Finché manterremo questa decisione, Gryazin non potrà venire qui». Non potendo però escludere l’equipaggio come organizzatori, visto che non è loro prerogativa, e non potendolo fare ovviamente la FIA (fatta salva la neutralità, non sussistevano motivi di depennamento, almeno stando ai loro regolamenti) si sono rivolti al livello più alto, cioè al Governo estone.

Le autorità nazionali hanno quindi vietato l’ingresso nel Paese baltico ai cittadini russi e bielorussi dal 23 giugno al prossimo 18 luglio, comprendendo quindi anche il periodo del rally che si svolgerà dal 14 al 17 luglio. Ergo, Gryazin se la piglia in saccoccia. 

Come riporta il sito Delfi, già la scorsa settimana il Ministero della Cultura aveva espresso la volontà formale di vietare l’ingresso in Estonia dei due russi. Secondo il sottosegretario con delega allo Sport Tarvi Pürn, la motivazione giuridica per questa richiesta era sostenuta dalla volontà di garantire la sicurezza di Gryazin e Aleksandrov, che avrebbero potuto essere potenzialmente aggrediti una volta messo piede in Estonia. La cosa lascia il tempo che trova, ma comunque l’ex Hyundai Motorsport è fuori dal prossimo rally del WRC e forse anche dal successivo Rally di Finlandia, Paese che non si è fatto certo intimorire da Putin, facendo richiesta di adesione alla Nato.

Pare intanto che Gryazin possa essere al via del San Marino Rally del prossimo 9-10 luglio, valido per il CIR Terra. Per il WRC, invece, è meglio che se ne faccia una ragione.

Luca Santoro:
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