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WRC | Rallye Monte Carlo, Toyota in cerca della prima vittoria. “Siamo ben preparati”

Dopo tanta incertezza, siamo alla fine arrivati alla settimana del Rallye di Monte Carlo 2021, apertura del campionato WRC scampata alla mannaia della pandemia, sempre e comunque presente e con la quale saremo ancora costretti a a fare i conti, delle restrizioni di viaggio e delle misure di coprifuoco.

Quindi, potremo parlare ora di sport e della gara vera e propria, dove ritroveremo le tre grandi rivali per i titoli del WRC. Ad esempio Toyota Gazoo Racing, che a Monte Carlo ha sempre ottenuto dei podi dal suo ritorno nel Mondiale nel 2017, ma ancora nessuna vittoria. Un bilancio che il team del marchio giapponese con base in Finlandia punta a raddrizzare, confermando anche per il 2021 il suo dream team al quale si aggiunge un innesto a tempo pieno.

Ogier: “Il Monte Carlo va affrontato con umiltà”

Sébastien Ogier guiderà questa truppa, forte dei suoi sette titoli mondiali – l’ultimo dei quali fresco di conquista – e deciso a chiudere in gloria anche questa che sarà la sua ultima stagione nel WRC dopo aver firmato il rinnovo per un anno in più con Toyota. Non solo: il francese rappresenta uno dei recordman dell’albo d’oro di Monte Carlo, secondo nel saldo delle vittorie ottenute – sei – dietro a Sébastien Loeb. «Tutti sanno che il Rallye di Monte Carlo è l’evento che voglio vincere di più», ha ammesso Ogier, il cui ultimo successo nella gara con base nella “sua” Gap risale al 2019, quando trionfò su Thierry Neuville con lo scarto più ridotto  (2,2 secondi) nella storia centodecennale del Monte Carlo. «Ma è un rally che devi affrontare con molta umiltà – ha proseguito – perché è sempre impegnativo sul fronte delle condizioni e devi essere davvero bravo per vincerlo. Quest’anno sarà diverso dal solito», riferendosi al chilometraggio ridotto e alla porte chiuse. «Per me c’è sempre stato un enorme sostegno [da parte dei fan, ndr], ma anche se non ci saranno fisicamente sul ciglio della strada, sono abbastanza sicuro che i miei tifosi tiferanno davanti alla tv, e cercherò di renderli felici. Sono più preparato per questa stagione avendo fatto alcuni rally con la Yaris WRC, e questo mi dà più fiducia. Tuttavia, dovremo adattarci alle nuove gomme, specialmente a Monte Carlo quando avremo a disposizione un treno più ampio di qualsiasi altro evento. Ma non vedo l’ora perché per me è un aspetto interessante del rally, ovvero fare del proprio meglio nelle strategie delle gomme». Quest’anno infatti ritorna nel WRC Pirelli come fornitore ufficiale, e i team hanno già avuto modo di provare i nuovi pneumatici nei test invernali in zona francese. 

Da notare che proprio negli ultimi test condotti prima del Monte Carlo l’equipaggio formato da Ogier e Julien Ingrassia ha subito un incidente, con l’auto semidistrutta ma fortunatamente senza danni per i due uomini nell’abitacolo, sebbene il navigatore sia stato condotto per accertamenti di rito e sia rimasto ovviamente un po’ scosso. Ma entrambi sono confermatissimi al via della gara in partenza dal 21 gennaio.

Evans: “Ho un po’ più di familiarità con il team e la vettura”

Grandi ambizioni anche per la rivelazione della scorsa stagione, ovvero Elfyn Evans, vicecampione WRC 2020 in predicato in più di una occasione di conquistare il titolo. «Per me è stata una buona stagione di debutto con il team nel 2020, ma ovviamente c’è stato anche un elemento di novità e di scoperta in alcuni frangenti», racconta il gallese. «Ora, dopo dodici mesi, ho un po’ più familiarità con ciò che mi circonda e questo dovrebbe rendere le cose più facili per iniziare l’anno. Ma l’ambiente è sempre molto competitivo, quindi dobbiamo continuare a fare passi avanti e puntare ad essere sempre migliori. Ci sono alcuni classici appuntamenti in calendario che attirano sempre la tua attenzione e che pensi che sarebbe bello vincere, ed il Rallye Monte Carlo è ovviamente uno di quelli. Normalmente le prove speciali sono molto belle e mi piace molto percorrerle, ma ovviamente le condizioni possono renderlo abbastanza difficile, specialmente quando è buio [anche se è un po’ difficile quest’anno, visto che entro le 18 bisognerà ogni giorno terminare le tappe, ndr], c’è neve e ghiaccio ed è davvero difficile capire il livello di aderenza che potresti avere. Durante i test con le nuove Pirelli ho avuto due giorni abbastanza diversi in termini di condizioni, ed è stato bello esplorare le varie opzioni che abbiamo a disposizione in questo rally».

Rovanpera: “Sembra che stiamo proseguendo la stagione precedente”

A proposito di rivelazioni, dopo aver dimostrato di saperci fare con una vettura World Rally Car al debutto in un campionato mondiale, Kalle Rovanpera quest’anno proverà a cercare qualche conferma, che tradotto significa le prime vittorie nel WRC con l’auto massima espressione delle classi rallistiche. «È stata una stagione davvero breve quest’anno», ha spiegato il giovane finnico riferendosi al periodo invernale che fa da spalla tra un campionato e l’altro: l’ultimo round del 2020 infatti è stato l’ACI Rally Monza conclusosi il 6 dicembre. «Sostanzialmente sembra che stiamo andando al prossimo evento, non che stiamo iniziando una nuova stagione». Poi, sulla sua crescita, ha aggiunto: «Ho imparato molto l’anno scorso ma la stagione è stata troppo breve e non ho ancora percorso tanti chilometri con questa vettura. Spero che quest’anno potremo guidare molto di più, in modo che il feeling possa migliorare. Il Rallye di Monte Carlo è sempre stato l’evento più complicato del calendario. Voglio provare a migliorarmi rispetto all’anno scorso e spingere un po’ di più, ma è sempre molto facile sbagliare. Speriamo di poter avere un rally dal percorso netto e un buon risultato. È stato interessante provare le Pirelli in condizioni da Monte Carlo: abbiamo avuto strade asciutte, neve e ghiaccio, e ho avuto un buon feeling». L’anno scorso Rovanpera, al debutto assoluto con la Yaris WRC, ottenne al Monte Carlo un quinto posto finale.

Il debutto di Latvala come team principal

In squadra avrà il suo posto come pilota ufficiale anche Takamoto Katsuta, su una quarta Yaris WRC schierata in modo da massimizzare le opportunità per il titolo costruttori, che manca nella bacheca di Toyota dal 2018. A proposito di novità, oltre ad una nuova livrea e a nuove tute con maggior preponderanza del colore nero, c’è stato anche il cambio della guardia nel ruolo di team principal, con Tommi Mäkinen che ha ceduto le consegne a Jari-Matti Latvala, con somma sorpresa degli addetti ai lavori. Per il finnico, appiedato da Toyota Gazoo Racing alla fine del 2019 e ritrovatosi poi alla fine della stagione successiva investito di un ruolo così di spessore proprio all’interno di quel team, ci sarà la pressione di dimostrare di essere adatto al ruolo e di poter condurre la squadra verso un’altra stagione con un titolo, sia quello piloti che quello costruttori (soprattutto quest’ultimo).

«Approcciarmi al Rallye di Monte Carlo quest’anno, in questo nuovo ruolo, è una sensazione molto diversa per me: vedo le vetture in officina e non devo pensare a guidarle, ma invece fare in modo che tutti nel team siano pronti per il primo round della stagione», ha spiegato Latvala. «L’atmosfera nella squadra è molto buona. L’anno scorso è stato il primo rally per tutti e tre i piloti sulla Yaris WRC e, tuttavia, Seb ed Elfyn stavano entrambi lottando per la vittoria. Ora hanno più familiarità con l’auto, quindi dovrebbero essere in una posizione più forte. Come sappiamo, il Monte Carlo è probabilmente l’evento più impegnativo dell’anno, ci possono sempre essere sorprese e le condizioni meteorologiche possono giocare un ruolo importante. Ma sento che siamo ben preparati. Il passaggio ad un altro fornitore di pneumatici è di solito un grande cambiamento e questo è stato al centro dei test del team per Monte Carlo, ovvero mettersi a proprio agio con i nuovi Pirelli e impostare correttamente la configurazione dell’auto. C’è stata molta neve nella zona, ma siamo stati in grado di provare tutte le diverse opzioni di pneumatici nelle diverse condizioni e questa sarà un’informazione preziosa per il rally».

 

Luca Santoro:
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