Chi è uscito con le ossa alquanto rotte (metaforicamente parlando, ovviamente) dal Rallye di Monte Carlo è sicuramente Teemu Suninen, che al debutto stagionale nel WRC ha iniziato con il piede sbagliato il suo Mondiale 2021. Il finnico è infatti finito fuori di strada nella PS1 con la Ford Fiesta WRC, danneggiandola al punto di doversi ritirare senza poter entrare nel vivo della gara. Una brutta tegola per il suo team, M-Sport, ma anche per lo stesso pilota, fortunatamente uscito incolume dall’imprevisto assieme al suo navigatore Mikko Markkula, ma piegato nel morale per un avvio così sfortunato in quella che sarà per lui una stagione part time.
Il programma 2021 di Suninen e le incertezze dopo Monte Carlo
Suninen infatti dovrebbe disputare sette appuntamenti su dodici totali del campionato, lasciando gli altri cinque ad Adrien Fourmaux, che quest’anno si dividerà tra la vettura World Rally Car e l’impegno nel WRC2 con la Fiesta MkII Rally2, con la quale ha invece ottenuto un ottimo risultato di categoria al Rallye di Monte Carlo 2021, disputando una gara molto matura e più incisiva rispetto ai compagni di squadra a bordo della Fiesta WRC.
Per il finnico invece le cose si fanno ancora più incerte. Già quest’anno, tra pandemia e Brexit (due fattori che a momenti avrebbero impedito alla squadra di partecipare all’evento in terra francese), ci sarà da stringere ulteriormente la cinghia, in una stagione che per diretta ammissione del gran capo Malcom Wilson sarà abbastanza sacrificata in vista di una sperata riscossa nel 2022; inoltre Suninen si trova in una posizione negoziale molto debole, visto che questo inverno il suo nome sembrava potesse essere difficilmente riconfermato in M-Sport – ed aver strappato alla fine un programma part-time la dice lunga sulle difficoltà della sua permanenza nel team.
“L’incidente ha causato un duro colpo al budget”
«Il budget ha subito un duro colpo con questo errore», ha ammesso il pilota in una serie di dichiarazioni rilasciate a Rallit.fi, ammettendo «discussioni» nella squadra dopo il fattaccio. «Il team ha lavorato molto duramente per quattro settimane, quindi è stata una grande delusione per tutti che la cosa si finita così nella prima prova speciale. Sarebbe stato bello ringraziarli in modo leggermente diverso… ». E sull’impatto non solo figurato dell’incidente, ma sul proseguimento della sua stagione a partire dall’Arctic Rally Finland di fine febbraio, ha aggiunto: «Non so ancora se questo ritiro avrà davvero un impatto sul mio futuro. L’incidente è un altro punto interrogativo che si aggiunge ai problemi e alla pianificazione del programma generale, nonché alla situazione in Inghilterra. Il Paese infatti si sta chiudendo sempre di più. La situazione continuerà ad essere molto difficile».