Se c’è un dominatore della prima metà di stagione del WRC 2021, questo è sicuramente Sébastien Ogier. E non ci riferiamo semplicemente alla classifica piloti, che lo vede in testa con 133 punti, 34 in più rispetto al compagno di squadra e diretto inseguitore Elfyn Evans, o alle quattro vittorie in sei gare conquistate dal francese: parliamo proprio del carattere da fuoriclasse e da campionissimo che ha tirato fuori ancora una volta e in questo avvio di Mondiale, con il transalpino di Gap capace di aprire le strade sugli sterrati e non perdere comunque troppi secondi nello svantaggio che soffrono normalmente i battistrada quando si tratta di gareggiare su terra. Parliamo del sangue freddo che Ogier dimostra quando è sul punto di finire spalle al muro, della bravura nello scansare errori, della capacità di spingere al massimo una Toyota Yaris WRC non esattamente velocissima come le concorrenti Hyundai i20 Coupé WRC, vetture di una squadra che invece annaspa rispetto a Toyota Gazoo Racing.
La scalata al successo di Ogier nel Safari
Per farla breve: Ogier ha vinto il Safari Rally, primo francese a conquistare la gara africana (di ritorno nel WRC a diciannove anni dall’ultima volta) dopo il successo siglato nella stagione 1978 dal connazionale Jean-Pierre Nicolas a bordo della Peugeot 504 V6 Coupé. E la cosa che colpisce è che questa vittoria è arrivata da lontano, nel senso che nella prima durissima giornata di gara il francese aveva chiuso quarto, dopo aver subito un problema all’ammortizzatore della sua Yaris WRC e lottato contro l’infido fesh fesh, polvere dalla consistenza molto densa, che aveva inceppato il radiatore dell’auto. Un minuto e cinquanta il suo ritardo dal leader Thierry Neuville: quindi sembrava difficile una rimonta, nonostante nella giornata successiva Ogier fosse riuscito a portarsi al terzo posto, ma sempre con oltre un minuto di ritardo dal belga, dopo il ritiro di Ott Tanak.
Ed invece l’ultima tappa di domenica del Safari rimescola le carte in tavola, con il ritiro di Neuville e il sette volte campione del mondo che insidia la rivelazione di questo appuntamento in Kenya, ovvero il collega in orbita Toyota Gazoo Racing WRC Challenge Program Takamoto Katsuta, portatosi prima al secondo posto e poi in vetta. L’esperienza e il sangue freddo del francese battono le buone intenzioni e prestazioni del giapponese, con Ogier che vince con 21,8 secondi su un comunque ottimo Katsuta, al suo primo podio in carriera nel WRC.
«È fantastico vincere il Safari Rally», commenta alla fine il pilota al suo ultimo anno a tempo pieno nel WRC (forse, siamo certi che lo stato maggiore di Toyota lo lasci andare via così, pur restando nell’ambito del marchio giapponese verso altre destinazioni motorsportive?). «Non pensavo che fosse ancora possibile dopo i nostri problemi di venerdì, ma ho sempre dato il massimo fino alla fine per prendere il massimo dei punti, e in Safari sapevamo che potevano succedere molte cose, e sono successe. Penso che dal nostro problema di venerdì abbiamo tirato fuori molta forza per il resto del weekend. Abbiamo avuto un ottimo ritmo e la vettura è stata fantastica. È un grande passo per entrambe le classifiche del WRC quindi un’ottima giornata per la squadra. Voglio anche congratularmi con Taka che ha colto un risultato strepitoso: non è stato così facile raggiungerlo alla fine».
I risultati di Evans e Rovanpera
Evans chiude decimo, dopo aver dovuto fare i conti con una roccia che, seminascosta in una curva, ha messo a repentaglio un risultato migliore per il gallese. «Oggi eravamo alla ricerca di punti e abbiamo fatto una buona prova nella Power Stage [dove hanno chiuso terzi ed ottenuto tre punti extra, ndr], anche se era molto difficile capire dove fosse il grip. E’ deludente concludere con solo pochi punti dopo l’errore di venerdì. Ma è stato bello guidare la maggior parte delle PS e acquisire esperienza in questo evento per il futuro. Ora dobbiamo guardare avanti e concentrarci sull’Estonia [prossimo rally in programma, a luglio; il Safari pare invece rimarrà in calendario sino al 2026, ndr]. Ringraziamo la squadra e Séb per la vittoria, e sono davvero felice di vedere anche Taka e Dan sul podio», ha spiegato Evans.
Kalle Rovanpera deve stare attento all’ascesa di Katsuta, perché ancora una volta non ha imbroccato un buon risultato in questa prima parte di stagione. Il finnico infatti finisce fuori strada e bloccato con la vettura nella giornata durissima di venerdì, forzandolo al ritiro momentaneo come avvenuto con Evans. Si rimette in marcia nelle tappe successive, per poi chiudere sesto a dieci minuti di ritardo. Dopo il ritiro in Croazia e i risultati deludenti in Portogallo e in Italia, dove anche in quel caso ha dovuto fare i conti con imprevisti tecnici e ritiri, Rovanpera è sesto nella classifica piloti, la stessa che dopo l’Arctic Rally Finland di febbraio guidava in testa. «Aspettavo l’opportunità di guadagnare punti extra nella Power Stage, e abbiamo fatto una bella corsa», ha spiegato il giovane pilota, secondo nella Power Stage. «Abbiamo spinto molto e con due gomme hard montate non era certo l’opzione migliore. Eravamo abbastanza vicini a prendere il massimo dei punti, ma quattro sono comunque davvero buoni. Nel complesso è stato un weekend difficile e non quello che speravo, ma il team ha fatto un ottimo lavoro per far funzionare la Yaris WRC, quindi grazie a loro».
“Una vittoria di resistenza e costanza”
Il team continua a mantenere la vetta nella classifica costruttori, allargando il gap da Hyundai a 59 punti di distacco. Il team principal Jari-Matti Latvala ha commentato: «Questo è un giorno davvero speciale alla fine di un weekend fantastico. Dopo venerdì sembrava difficile per noi, e ora abbiamo una doppietta in questo classico rally, il primo da quasi vent’anni nel WRC. La vittoria si è basata sulla resistenza e sulla costanza che abbiamo dimostrato, oltre che sull’atteggiamento mai domo e sull’impegno della squadra. Quando Séb ha avuto il suo problema è rimasto calmo e quando ha visto l’occasione ha attaccato e si è preso la vittoria. Sono anche molto felice di vedere Takamoto sul podio per la prima volta. I passi che ha compiuto sono stati sorprendenti e merita davvero questo risultato».
Toyoda loda Katsuta
E chiudiamo con il consueto discorso-fiume di fine gara rilasciato da Akio Toyoda, amministratore delegato di Toyota, che non ha nascosto la gioia per il pupillo Katusta (il marchio punta ad inserire a tempo pieno un pilota giapponese nel WRC) e l’ammirazione per il Safari Rally: «Séb e Julien, congratulazioni! Ai nostri fan, grazie mille per il vostro grande supporto! Tuttavia, per favore, permettetemi di esprimere prima questa sensazione: Takamoto, è stato fantastico! Sono molto contento di quello che ha ottenuto. Hai iniziato l’ultima giornata davanti a Séb, hai continuato a correre per la vittoria e alla fine sei salito sul podio. È stato così impressionante che non stavo nella pelle. Questo pomeriggio ho parlato molto con suo padre. Entrambi eravamo così ansiosi e non in grado di fare nient’altro. […] Hai completato il rally su quelle strade molto dure che non avevi mai sperimentato prima, lottando per la vittoria con i migliori piloti del mondo. Penso che solo in questo rally tu sia cresciuto come mai prima d’ora. Sono rimasti sei appuntamenti in questa stagione e l’ultimo è il Rally del Giappone. Sarà molto esaltante».
Toyoda ha così proseguito: «In questo rally abbiamo visto ancora una volta quanto sia forte un pilota come Séb. Era facile immaginare l’asprezza delle strade in Kenya. Grazie alle sue eccellenti capacità di gestione delle gomme, ha raggiunto Takamoto e lo ha superato nelle ultime tre PS. Sono molto grato di avere questo rispettato pilota nel nostro team e la sua presenza porta anche al progresso di altri membri del team. Vorrei anche esprimere il mio apprezzamento a tutta la squadra. Un round WRC si è svolto in Kenya per la prima volta dopo 19 anni. È stata la prima esperienza per tutti. Grazie agli ingegneri che hanno continuato ad analizzare le informazioni provenienti dalle ricognizioni, gli equipaggi hanno potuto guidare con fiducia. Il nostro successo in Kenya è dovuto a ogni singolo membro, sia in loco che in Finlandia.
“Miglioreremo la Toyota Yaris WRC”
E, naturalmente, il mio apprezzamento va anche a Elfyn, Scott, Kalle e Jonne. Anche dopo che si sono dovuti sfortunatamente ritirare durante il venerdì, hanno continuato a condividere informazioni con il team, il che ha portato Séb e Takamoto al successo. Prometto che miglioreremo le nostre auto da rally per la seconda metà della stagione in modo che si sentano più fiduciosi come risposta al loro lavoro di squadra».
Infine, «Il presidente Kenyatta ha dato un caloroso benvenuto e un forte sostegno alla manifestazione. Ho anche sentito un’atmosfera accogliente, guardando i bambini che salutavano e gli animali che correvano. Vorrei cogliere questa opportunità per offrire la mia sincera gratitudine a tutti in Kenya. Spero che accoglieremo molti piloti al Rally del Giappone con questo tipo di calda atmosfera»
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing