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WRC | Il Rallye Monte Carlo di M-Sport, tra la frustrazione di Greensmith e il bel risultato di Fourmaux: “Un vero talento per il futuro”

Se la stagione 2020 per M-Sport è stata piuttosto buia soprattutto dal punto di vista economico (non indugiamo ancora una volta spargendo sale sulla ferita, ma la crisi innescata dalla pandemia ha picchiato forte su un team che era già diventato l’anello debole del WRC dopo il biennio di successi con Sébastien Ogier), questo 2021 sembra proseguire, almeno per ora, sulla stessa falsariga. La squadra diretta dal team principal Richard Millener ha dovuto lottare non poco per essere al via del primo appuntamento stagionale del Rallye di Monte Carlo, tra questioni di budget, restrizioni sanitarie e burocrazia legata alla Brexit.

L’incidente di Suninen e le difficoltà (anche psicologiche) di Greensmith

La spedizione era partita con il piede sbagliato già nella giornata di giovedì, con l’incidente subito da Teemu Suninen nella primissima prova speciale. Il finnico ha colpito un terrapieno dopo aver perso il grip sugli insidiosi asfalti del Monte Carlo (ricordiamo che debuttavano le gomme Pirelli come forniture ufficiali per il WRC), sbilanciando la sua Ford Fiesta WRC che è finita così dritta in un dirupo a bordo strada. Nessun danno per fortuna per Suninen e il copilota Mikko Markkula, che tra l’altro stavano ottenendo dei buoni intertempo, ma per M-Sport è arrivata subito una disfatta che ha messo ko una delle loro vetture.

Rimaneva quindi il pilota titolare a tempo pieno per quest’anno, ovvero Gus Greensmith, che non si è mai dimostrato sufficientemente competitivo per lottare almeno per il podio e si è anche lasciato condizionare mentalmente dalla frustrazione, facendo notare ad ogni piè sospinto il fatto che stesse disputando «la peggiore gara della mia carriera». Concluderà ottavo a otto minuti e venti dalla vetta occupata da Ogier, facendosi pure beffare dalla vetture di classe Rally2.«Inutile dire che questo non era il weekend che volevamo», ha poi commentato il britannico. «Avevo molta fiducia dopo i test e non vedevo l’ora che arrivasse questo rally, ma appena abbiamo cominciato con la prima prova speciale la fiducia è scesa a zero. È stato fatto così tanto lavoro dietro le quinte per portarci qui, e con la preparazione che avevamo sapevo che avremmo dovuto essere migliori. Teemu ha dimostrato nella prima prova che non c’erano problemi con la vettura, era solo il pilota. Devo imparare da questo fine settimana e lavorare sodo per tornare dove so che dovremmo essere».

Ottimo risultato per Fourmaux nel WRC2

M-Sport si è però consolata con Adrien Fourmaux, che nel WRC2 ha dimostrato di essere uno dei rivali più tosti e tenaci di un Andreas Mikkelsen che ha vinto dominando nella categoria. Il giovane francese, mentre altri colleghi blasonati si lamentavano di questo e di quello, ha fatto la sua gara godendosela senza correre rischi, ma al tempo stesso mantenendo il passo dei migliori sino a perdere la vittoria nel WRC2 per poco meno di due minuti, tempo finale su cui ha pesato una foratura avvenuta nella PS10. «È stato davvero un bel rally per noi e sono davvero contento della nostra prestazione. Avevamo un ottimo ritmo ed è stato bello poter lottare con Andreas, un ragazzo che ha così tanta velocità ed esperienza in questo sport», sono le parole di Fourmaux. «Devo anche dire grazie alla squadra perché ha fatto un lavoro perfetto per tutto il weekend e merita davvero questo risultato. Finire tra i primi dieci  ha reso il tutto ancora migliore e non vedo l’ora di continuare la lotta nel prossimo rally».

“Fourmaux ha dato prova di una prestazione in stile Ogier”

Intanto, Millener si mangia un po’ il fegato perché come ha detto Greensmith la vettura c’era, anche nella classe Rally2, e ci potevano essere le possibilità per infastidire i rivali Toyota e Hyundai. Ed invece. «Avevamo il potenziale per lottare per un buon risultato questo fine settimana, ed è stato fantastico vedere il ritmo impresso da Teemu nella PS1. Anche senza tutti gli aggiornamenti, possiamo comunque essere competitivi quanto i nostri rivali nelle giuste condizioni: è un peccato che la cosa non sia durata più a lungo, soprattutto dopo tutto il duro lavoro che ci è voluto per arrivare qui», ha affermato un amareggiato team principal.

E ha proseguito: «Gus ha fatto un ottimo test e non vedeva l’ora di gareggiare , ma per qualche motivo la cosa per lui non è andata per il verso giusto. È estremamente autocritico e so che avrà preso a cuore la delusione. E non dimentichiamo quanto sia difficile questo rally. La fiducia è tutto, e se ti manca la cosa si vedrà in maniera plateale. Ma ce l’ha fatta, ha fatto i suoi chilometri e lavoreremo con lui per sbloccare quella fiducia nei prossimi rally. Nel WRC2 abbiamo avuto un’altra prestazione molto forte di Adrien e siamo davvero contenti del lavoro che ha fatto questo fine settimana. Aveva la velocità, ma aveva anche la strategia e alla fine delle prove era sempre molto calmo e raccolto. Ha mostrato un ritmo vincente contro un vincitore di rally provato ed esperto , ma è stato anche in grado di identificare le sezioni in cui era richiesto un approccio più cauto. Ha dimostrato tutte le caratteristiche per una prestazione in stile Ogier: Adrien sta dando decisamente prova di essere un vero talento per il futuro».

Luca Santoro:
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