WRC | Rallye Monte Carlo 2022, succede di tutto nella penultima giornata. Ogier in testa, Loeb si allontana
Il resoconto della penultima giornata
Quella di oggi è stata una giornata campale al Rallye di Monte Carlo 2022: solo cinque prove speciali in tutto per 92,46 km cronometrati, ma foriere di colpi di scena e di drammi a iosa. Il ghiaccio sulle strade di qualche PS e scelte non proprio azzeccate in termini di pneumatici Pirelli hanno rappresentato una miscela esplosiva che ha fatto detonare le ambizioni di qualche equipaggio di vertice: ad esempio, hanno subito incidenti e lottato contro forature ed imprevisti tecnici Elfyn Evans, che abbandona il podio della classifica generale, Ott Tanak (ancora una volta costretto al ritiro, per il terzo anno consecutivo, dal Rallye di Monte Carlo), Gus Greensmith, uno stoico Thierry Neuville che nonostante tutto tira dritto sino alla fine ed Oliver Solberg, disturbato in particolare dal continuo fumo dalla sua auto, tra l’altro neanche così salutare come ha notato giustamente lo stesso pilota (tanto da perdere la concentrazione sia lui che il navigatore Elliott Edmondson, cosa alla base dell’incidente nella PS10).
In questo delirio Sébastien Ogier conserva la propria leadership aumentando il divario da Sébastien Loeb, in un duello tra veterani e pluricampioni del WRC che per ora ha tagliato fuori il resto degli avversari, incapaci di avere la costanza di ritmo rispetto alla coppia di testa. Soprattutto gli Hyundai Motorsport, rimasti in top ten con un Neuville fuori dai giochi per la vittoria ed in seria difficoltà tecnica con la i20 N Rally1, che sta dando prova di qualche deficit di affidabilità come abbiamo potuto anticipare anche per quanto riguarda i casi di Tanak e di Solberg. Vediamo quindi un resoconto nel dettaglio della penultima giornata del Monte Carlo 2022.
Rallye Monte Carlo 2022, dalla PS9 alla PS11: drammi e colpi di scena
Sono bastate tre prove speciali per rimettere tutto in discussione, e ci riferiamo a quelle disputate nelle mattinata: anzitutto, i nostri piloti hanno effettuato delle scelte molto eterogenee in termini di gomme Pirelli e molto cruciali per la giornata odierna come vedremo, con Ogier che ha optato per tre soft, una supersoft e una Sottozero chiodata (si correva nella zona delle Alpi dell’Alta Provenza, con asfalti che si preannunciavano ghiacciati se non innevati a tratti), Evans quattro soft e due chiodate alla pari di Solberg; gli altri due Toyota Gazoo Racing quattro soft e due da neve, Neuville e Tanak quattro soft ed una supersoft ed infine il resto dei piloti prioritari sulle Rally1 hanno deciso per due soft, due supersoft e due chiodate.
Nella PS9 che ha aperto la giornata, la Le Fugeret / Thorame-Haute da 16,80 km, Evans si è preso il miglior tempo (primo successo di quest’anno), davanti di sette decimi di secondo al compagno di team Kalle Rovanpera, in deciso rialzo di condizione rispetto a ieri. In difficoltà Ogier, a 3,9 secondi dal gallese e crucciato dall’ibrido, ma Loeb ha fatto peggio posizionandosi settimo a 7,3 secondi di ritardo («La strada è molto sporca affrontandola nella nostra posizione di partenza e penso che abbiamo pagato un po’ con le nostre due gomme super soft, c’era molto movimento e sottosterzo», ha poi dichiarato il pilota M-Sport): di conseguenza il campione regnante del WRC ha ridotto il suo gap dalla vetta occupata dai 9,9 secondi di ieri a 6,5. In difficoltà invece gli Hyundai Motorsport, con in particolare Tanak che ha dovuto fare i conti con una foratura alla gomma posteriore sinistra che lo ha fatto calare di tre posizioni nella classifica generale, posizionandosi ottavo a due minuti di ritardo. Neuville soffre invece con lo slittamento e il sottosterzo della sua i20 N Rally1, e ha pure ricevuto una multa di 900 euro per aver infranto i limiti di velocità nella zona del service. Infine, Solberg si ritrova di nuovo a che fare con i problemi all’interfono, tanto da imprecare ad un certo punto della sua prova. Nel WRC2 Open la leadership inizia nel segno di Andreas Mikkelsen (Toksport WRT), mentre Stéphane Lefebvre è stato penalizzato di mezz’ora per utilizzo improprio della squadra di ricognizione alla fine della tappa di ieri, mentre la gara era ancora in corso.
Nella PS10 di Saint-Jeannet / Malijai 1 da 17,04 km succede un po’ di tutto. In primo luogo, Ogier vince la prova con 6,5 secondi di vantaggio su Loeb (in difficoltà con le supersoft), azzerando così il suo ritardo e posizionandosi con lo stesso tempo del rivale nella classifica. Al di là di questo, la PS ha riservato non poche brutte sorprese a piloti come Solberg, uscito di strada finendo incastrato con la Hyundai i20 N Rally1 tra la vegetazione ai bordi e rovinando il paraurti anteriore; inoltre Greensmith ha lottato contro alcune noie alla sua Ford Puma Rally1, tra cui una foratura lenta che gli fa perdere tre posizioni nella generale, finendo così nono, mentre Neuville è scattato con un minuto di ritardo, prendendosi 10 secondi di penalizzazione e lottando contro dei problemi tecnici alla sua i20 durante la prova. Infine, Lefebvre va in testacoda urtando un albero distruggendo una gomma, mettendo la definitiva pietra tombale sul suo Monte Carlo.
Nella PS11 di Saint-Geniez / Thoard 1 da 20,79 km il dramma raggiunge il suo apice quando i piloti si sono ritrovati davanti una prova con un fondo ghiacciato, potenzialmente rischioso per coloro che non avevano scelto gomme chiodate. Ogier conquista anche questa PS battendo Loeb di 5,4 secondi, prendendosi così la vetta della gara; il podio però perde Evans, che sbaglia la frenata in una curva a destra, sbattendo con l’anteriore su un terrapieno e finendo fuori in un declivio. La Toyota GR Yaris Rally1 resta bloccata, perciò la prova è stata interrotta con i commissari che hanno sventolato la bandiera rossa sul percorso, in modo da agevolare le operazioni di soccorso.
È andata altrettanto male a Tanak, che colpisce con l’anteriore anch’egli un terrapieno tradito dal fondo ghiacciato e dal non aver scelto le gomme chiodate. La sua i20 ha subito dei danni tali da costringerlo all’ennesimo ritiro, il terzo di fila, al Monte Carlo. Neuville invece subisce un testacoda in un tornante, e come ci ricordiamo anche il belga non aveva optato per le chiodate. Inoltre torna da questa prova con un ammortizzatore in meno, ma con intatta la volontà di portare a termine questa infernale giornata.
Sul fronte M-Sport, fora Greensmith, mentre i migliori di questa prova sono stati Rovanpera, che continua a migliorare il proprio ritmo e si piazza secondo nella PS a 4,5 secondi da Ogier, e Craig Breen, che conquista il terzo miglior tempo e tra le sue prestazioni e i disastri altrui si ritrova sul podio al terzo posto, a un minuto dalla blasonata coppia di testa e con 46 secondi di vantaggio su Neuville.
Le ultime due prove della giornata di sabato
Chiusa la mattinata, il Rallye di Monte Carlo è proseguito con le ultime due prove di oggi, a partire dalla PS12 di Saint-Jeannet / Malijai 2. Rovanpera corona la sua giornata positiva conquistando il miglior tempo davanti a Loeb, dietro di due decimi di secondo, e al compagno di squadra Ogier, a sei decimi. Non cambia molto nel podio della classifica, con il Toyota in testa davanti al rivale di M-Sport e a Breen, che ha optato per una tattica conservativa per le gomme in modo da risparmiarle per domani.
Ma per Rovanpera è arrivata un’altra svolta positiva, visto che la sua posizione nella generale lo vede proiettato al quarto posto (mica male per uno che ieri ha avuto una giornata bruttarella in termini di prestazioni), in luogo di un Neuville che ha perso oltre tre minuti nella PS12, dove ha corso con un ammortizzatore andato e l’anteriore divelto all’altezza del cofano, come si notava pure dalla camera car, oltre ad avere la griglia del radiatore coperta dalle foglie. Il belga quindi è sesto nella classifica, con oltre cinque minuti e mezzo di ritardo. Continua invece la via crucis del povero Solberg, sempre alla prese con i fumi misteriosi della sua i20 N Rally1.
Nella PS13 di Saint-Geniez / Thoard 2 che conclude questa penultima giornata Rovanpera firma la doppietta, ottenendo il secondo successo di fila in questo Monte Carlo. E questo nonostante lo stesso finlandese di Toyota abbia riconosciuto alla fine il fatto che avrebbe dovuto scegliere gomme chiodate, visto che la prova è stata caratterizzata da asfalti molto ghiacciati che hanno costretto i piloti ad andature molto caute. Ad esempio Ogier, che ha preso qualche tornante con molta calma con una velocità da centro abitato, scivolando molto sulla superficie ghiacciata; ed anche Loeb è andato a passo d’uomo negli stessi punti: l’obiettivo era non rischiare l’osso del collo e l’auto per essere regolarmente al via nell’ultima giornata. Entrambi, per la cronaca, hanno corso con gomme soft, correndo un bel rischio: in particolare Ogier ha copiato il rivale, giacché all’inizio stava puntando sulle gomme da neve.
Alla fine il campione regnante del WRC chiude la PS13 a 5 secondi dal compagno di squadra, mentre Loeb termina a 21 secondi di ritardo: ciò significa che il primo chiude questa tappa da leader, con 21, 1 secondi sul rivale di M-Sport, mentre Breen è terzo a quasi un minuto e mezzo di ritardo. In questa prova così insidiosa Takamoto Katsuta ha avuto la peggio: il pilota sulla Toyota GR Yaris Rally1 è finito a bordo strada in una curva sinistra, con tanto di siparietto con il pubblico accorso ad aiutarlo. Siparietto perché ci sono state difficoltà di comprensione con il pilota giapponese che ad un certo punto, stizzito, perde la pazienza (raro vederlo così) ed è sceso per cercare di sbloccare la situazione. Alla fine Katsuta è ripartito, perdendo però otto posizioni in classifica e scivolando fuori dalla top ten.
Con una i20 rattoppata, Neuville è riuscito a concludere questa difficile tappa, terminando per ora sesto a quasi otto minuti di ritardo. «Non so cosa dire ad essere sincero, ci aspettavamo una giornata un po’ migliore rispetto alle altre ma purtroppo è andata peggio», ha spiegato un affranto belga. Ed anche Solberg soffre (ancora), per via di una foratura lento e dell’impatto con un terrapieno, pur riuscendo ad arrivare al traguardo.
Nel WRC2 Open Mikkelsen subisce una foratura, ma conserva comunque la leadership con 22,4 secondi su Erik Cais, quest’ultimo primo negli Junior; nel WRC2 Masters continua a comandare Mauro Miele, con Luca Beltrame sulla Skoda Fabia Rally2 Evo. Domani ultime quattro prove speciali del Rallye di Monte Carlo 2022: qui tutti i dettagli con gli orari.
Rallye Monte Carlo 2022, la classifica dopo la PS13
POS. | PILOTA | VETTURA | TEMPO / DISTACCO | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | S. OGIER | 2:19:43.1 | |||||||
2 | S. LOEB | +21.1 | |||||||
3 | C. BREEN | +1:26.0 | |||||||
4 | K. ROVANPERÄ | +2:03.8 | |||||||
5 | G. GREENSMITH | +6:33.8 | |||||||
6 | T. NEUVILLE | +7:44.1 | |||||||
7 | A. MIKKELSEN | +9:37.2 | |||||||
8 | E. CAIS | +9:59.6 | |||||||
9 | G. MUNSTER | +10:44.1 | |||||||
10 | Y. ROSSEL | +11:14.2 |
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