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WRC | Rally Nuova Zelanda, pochi ma si spera buoni per M-Sport

Formazione un po’ ridotta per M-Sport al Rally di Nuova Zelanda, terzultimo appuntamento del WRC 2022 e che torna nel campionato del mondo a dieci anni dall’ultima volta. Allora vinse Sébastien Loeb, oggi accasato per un programma part-time proprio con il team britannico, ma il francese non ci sarà nella gara sugli sterrati australi. Confermati invece due piloti fissi su tre, ovvero Craig Breen e Gus Greensmith, più il ritorno di Lorenzo Bertelli, che per la prima volta debutta su una Rally1: il pilota avrebbe già dovuto esordire sulla Ford Puma condivisa con Simone Scattolin al Rally di Svezia di febbraio, ma poi non se ne fece più nulla a causa degli impegni con l’azienda di famiglia.

“Tutti non vedono l’ora di partecipare al Rally di Nuova Zelanda”

Il team principal Richard Millener spera di assistere ad altri sprazzi di ottime prestazioni da parte delle vetture, come si è visto in certi frangenti del precedente Acropolis Rally: «È fantastico tornare finalmente al Rally di Nuova Zelanda dopo un’assenza di dieci anni, tutti non vedono l’ora di partecipare ad un evento così iconico, i piloti si aspettano una vera sorpresa! Ancora una volta la prestazione della Puma è stata messa in risalto in Grecia, ma è difficile prevedere quale sarà il nostro vero ritmo in Nuova Zelanda data la natura unica del rally . Sono fiducioso che saremo in grado di lottare per il podio, dato che finora abbiamo dimostrato un ritmo competitivo sia sullo sterrato veloce che su quello più sconnesso».

Esordio in Nuova Zelanda per Breen e Greensmith

Entrambi i piloti fissi debutteranno in Nuova Zelanda. Breen, che deve puntare a tornare su un podio, ha commentato: «Sono davvero entusiasta di correre in Nuova Zelanda , è un rally di cui ho letto molto, guardato molti video e ascoltato tutte le storie, ma non ne sono mai stato testimone. Sarà la mia prima volta in questo Paese e la gara sembra che sarà davvero una bella avventura con strade bellissime. Mi sento davvero fortunato a poterne fare parte. Dovrebbe andar bene per noi, avremo una buona posizione su strada a partire dalla giornata di venerdì quindi cercheremo di sfruttarla al meglio. La Grecia è stata buona per alcuni aspetti, il nostro ritmo era buono, mi piacerebbe provare a fare qualche progresso verso il podio dopo un paio di rally difficili».

Greensmith ha aggiunto: «Ho sempre voluto competere al Rally di Nuova Zelanda da quando ho iniziato la mia carriera, quindi sento di poter finalmente spuntare questa esperienza dalla lista dei desideri. Sono incredibilmente emozionato, arriveremo in anticipo per adattarci al jet lag e vedremo cosa possiamo fare nel rally».

Non ci sarà Fourmaux

Come si può notare, non ci sarà Adrien Fourmaux, la cui Puma non poteva essere ripristinata in tempo per la Nuova Zelanda dopo l’incidente ad inizio settembre all’Acropolis. Ma la cosa suona anche come una sorta di punizione da parte di M-Sport per un pilota che quest’anno è stato più impegnato a sfasciare vetture che ottenere punti per il suo campionato. Il francese comunque tornerà in gara al successivo Rally di Spagna. 

La storia di Ford al Rally di Nuova Zelanda

Tornando alla Nuova Zelanda, in questo rally Ford può vantare una certa esperienza e una lista di successi incomparabile rispetto ad altri costruttori: per nove volte il marchio americano ha riportato vittorie nella gara australe, con l’ultimo successo ottenuto nel 2010 grazie a Jari-Matti Latvala e Mikka Anttila, equipaggio a bordo della Ford Focus RS WRC ’09 e trionfante con soli 2,4 secondi di vantaggio su Sébastien Ogier (terzo fu Loeb). Curiosità finale: nel 2007 M-Sport ottenne la vittoria con un margine di soli tre decimi di secondo. Allora, il primo posto fu di Marcus Grönholm su Ford Focus RS WRC ’07, davanti al sempiterno Loeb.

 

Luca Santoro:
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