Il Rally Estonia è stato uno degli ingressi in corsa nel calendario del WRC 2020, competizione pesantemente condizionata dalla pandemia e per questo in debito di gare: l’appuntamento in terra baltica cadde a fagiolo, forte di una solida esperienza organizzativa nonostante la giovane età, tanto da diventare nelle ultime stagioni evento promozionale proprio per il Mondiale Rally.
Il supporto locale al Rally Estonia confermato anche per il 2021
Proprio quest’anno l’Estonia è diventato il 33esimo paese ad accogliere il campionato del mondo, grazie al lavoro degli organizzatori in tandem con le autorità locali che ha impressionato FIA e WRC Promoter. Ma non parliamo certo di meri aspetti sportivi o romantici, quanto soprattutto di quelli economici: il Governo, che possiamo considerare grande fan di un evento che rappresenta un bel volano economico a cominciare dal turismo, ha messo quest’anno sul tavolo ben 2,5 milioni di euro di finanziamenti alla manifestazione. Mica bruscolini.
E questa settimana lo stesso Governo estone ha deliberato la volontà di supportare il rally anche nel 2021 con la stessa cifra, qualora ovviamente venga inserito nel calendario (al momento sono stati ufficializzati nove appuntamenti per la prossima stagione, la lista definitiva dovrebbe essere diramata dal Consiglio Mondiale del Motorsport FIA il prossimo giovedì 8 ottobre, in contemporanea con la partenza del Rally Italia Sardegna). Già di per sé, avere le spalle coperte dal punto vista finanziario aiuta un evento a ricamarsi il proprio spazio nel calendario, ma ovviamente bisogna anche aspettare l’esito delle trattative tra organizzatori e WRC Promoter.
Saranno questi gli appuntamenti del WRC 2021?
Intanto, media spagnoli riportati da Rallit.fi parlano di un Mondiale 2021 con 12 gare, un compromesso tra i desiderata al rialzo del promoter e quelli al ribasso dei team, preoccupati per i costi in tempi di crisi pandemica. Oltre alla lista dei round già ufficializzata, ovvero Monte Carlo, Svezia, Finlandia, Portogallo, Kenya, Spagna, Italia, Giappone ma non Australia, che secondo le indiscrezioni verrebbe a sorpresa depennata, potrebbero entrare l’Irlanda (come nuova location del Rally GB, ma è aperta anche l’ipotesi Irlanda del Nord), Turchia, la già citata Estonia e il ritorno del Cile, assente quest’anno per turbolenze politico-sociali. Tuttavia parliamo appunto di indiscrezioni, da prendere con beneficio di inventario e passibili di confutazione parziale se non totale.
Rally di Germania 2022, si va verso il cambio di sede?
Intanto, facendo un passo avanti verso il WRC 2022, arrivano altri sussurri e boatos, riportati dai colleghi di Rallyssimo, ed in questo caso relativi al Rally di Germania. Saltato quest’anno causa Covid, la gara per motivi di rotazione con altri appuntamenti dovrebbe tornare fra due stagioni, e in quell’occasione gli organizzatori potrebbero rivoluzionare alcuni punti di fermi di un round che tradizionalmente si svolge tra i vigneti della valle della Mosella, nel Saarland, e nella base di Baumholder. Pare, e ribadiamo, pare, sia allo studio il trasferimento di sede a Monaco di Baviera, nuovo centro nevralgico del rally e del parco assistenza. Per quanto riguarda le prove speciali, queste si svolgerebbero quindi in un territorio più ad est rispetto a quello attuale, ovvero in Baviera, ma pare ci sia la possibilità di assistere a delle PS sconfinanti nella vicina Austria ed anche Repubblica Ceca. Anche in questo caso, è tutto comunque da stabilire e ufficializzare.