Negli ultimi cinque mesi il campionato WRC è andato incontro ad una delle più incerte traversate nel deserto della sua storia, causata dalla pandemia del coronavirus che ha determinato, in maniera diretta o indiretta, la cancellazione o il rinvio di ben otto appuntamenti del calendario 2020, più il forfait per motivi politici del Cile prima che partisse il campionato. Dopo tante incertezze e tanto lavoro per ricostruire quasi da zero la seconda parte della stagione, ora l’acciaccato Mondiale Rally è pronto per ripartire con l’ingresso del 33esimo Paese nella storia del WRC. Si ricomincia, quindi, dal 4 al 6 settembre con il Rally Estonia.
Rally Estonia: cenni storici
Difficilmente gli organizzatori si sarebbero aspettati che proprio quest’anno il loro giovane evento, nato giusto dieci anni fa, potesse finalmente entrare nell’elite del campionato del mondo: da alcune stagioni l’Estonia, già sede dell’ERC europeo tra il 2014 e il 2016, puntava a molto più in alto, garantendosi sempre di più l’affetto del pubblico, l’attenzione degli addetti ai lavori e soprattutto il supporto convinto del Governo. Forte anche di essere la nazione che ha dato i natali al campione iridato rally 2019 Ott Tanak (già tre volte vincitore della manifestazione di casa), la gara estone ha ottenuto lo scorso anno il riconoscimento di Evento Promozionale WRC, primo passo per un futuribile ingresso nel Mondiale. Non una cosa che sarebbe avvenuta dall’oggi al domani, comunque. Ed invece a volte le cose possono cambiare drasticamente quando e come meno ce lo aspettiamo, come dimostra l’incredibile trafila degli eventi degli ultimi mesi.
Quest’anno infatti una disputa basata sul contributo economico chiesto dalla Federazione nazionale motorsportiva estone (Eesti Autospordi Liit) agli organizzatori fece lo scorso febbraio saltare la gara, prevista dal 24 al 26 luglio (uno slot che tradizionalmente serve agli equipaggi del WRC per preparare il Rally di Finlandia di agosto, che presenta sterrati simili). Qualche mese dopo, a sorpresa, la stessa Federazione tirò fuori dal cilindro il proprio Rally Estonia, con base nella cittadina di Otepää e l’appoggio di uno sponsor importante come DirtFish, e che sarebbe stato da disputare nel periodo estivo in una finestra tra fine luglio e i primi di agosto. Poi è esplosa la pandemia, e contestualmente anche la pace tra la Eesti Autospordi Liit e gli organizzatori del Rally Estonia originale, il tutto sotto la benedizione del Governo, che pare abbia messo sul tavolo 2,5 milioni di euro per l’allestimento della manifestazione. E così il progetto del Rally DirtFish fu accantonato e, complice il calendario stravolto dal Covid e le ottime carte in mano agli organizzatori del Rally Estone (leggi: sostegno economico da parte delle istituzioni locali e caratteristiche dell’evento ben rodate), è arrivato infine questa estate il tanto sospirato ingresso del Paese baltico nel WRC.
Rally Estonia: le caratteristiche
Abbiamo accennato al fatto che gli sterrati del Rally Estonia sono simili all’appuntamento in Finlandia, perciò la velocità è di casa nel primo evento di quest’anno che presenta medie così alte. Secondo round su terra del 2020 dopo il Rally del Messico con cui si era chiuso il campionato lo scorso marzo prima della pausa forzata, la gara baltica proporrà anche salti e dislivelli su un terreno non aspro come in appuntamenti quali Turchia o Sardegna, bensì più liscio ma non per questo meno accomodante o tecnico. In particolare gli stessi salti saranno una caratteristica che rappresenterà una incognita per gli equipaggi e per le loro vetture, alle prese con uno stress test non indifferente. Ricordiamo che nell’edizione 2019 proprio un salto costò un infortunio che tenne lontano per un po’ dalle gare del 2020 Elfyn Evans, e non a caso Tanak ha fatto recentemente un appello agli organizzatori affinché prestino la dovuta premura nel predisporre dossi e balzi.
Visto il tipo di sterrato e visto il clima locale, la scelta delle gomme principalmente ricadrà sulle medie ed eventualmente anche le soft. Da notare anche l’altra incognita per gli equipaggi, ovvero quella di ritrovarsi in un contesto competitivo mondiale dopo cinque mesi di stop, nonostante alcuni team abbiano provveduto a fare in questo periodo ed ove consentito test e gare di preparazione, tra cui il RedGrey South Estonia Rally di scena il weekend del 22 agosto a sud-est di Otepää.
Rally Estonia 2020: il percorso
Non molto tempo fa abbiamo dato un primo sguardo al percorso del Rally Estonia 2020, che si svolgerà praticamente in due giornate per via delle nuove procedure adottate dalla FIA per evitare rischi di contagi. Siamo nella zona sud del Paese, come detto intorno alla cittadina di Otepää (WRC.com ci informa che nel dialetto locale il nome si traduce con “Testa di Ott”, che sembra quasi benaugurate per la gloria locale Tanak). Dando un rapido sguardo, notiamo che dopo lo shakedown di Abissaare della mattinata di venerdì 4 e la PS1 di Tartu (che è quasi un prologo) in serata, sabato 5 si entrerà nel vivo vero e proprio con 146,40 cronometrati da affrontare per 10 prove speciali (tra cui la più lunga, la Prangli da 20.23 km, e l’iconica Otepää, presente nel programma del Rally Estonia dall’anno della sua fondazione, e che offre l’altrettanto caratteristico salto di Alaküla dove le vetture possono anche spiccare balzi sino a 40 metri), seguite domenica 6 altre sei PS, con la Kambja valida come Power Stage. In tutto 17 prove speciali per 232,64 km cronometrati; infine il parco assistenza sarà situato nella zona del Museo Nazionale, nei pressi della base aerea a 4 km da Tartu.
Per quanto riguarda la situazione coronavirus, il Rally Estonia sarà il primo evento mondiale della disciplina nell’era Covid, perciò è inevitabile aspettarsi parecchia attenzione sul fronte della sicurezza sanitaria secondo le direttive del Governo, in accordo con gli organizzatori: previsti tamponi obbligatori per chi proviene dai Paesi più a rischio (con quarantena da rispettare in attesa dei risultati), monitoraggio continuo dello stato di salute, accessi e spostamenti limitati (per gli addetti ai lavori tipo gli staff dei team, equipaggi o giornalisti non è consentito frequentare luoghi pubblici affollati o prendere i mezzi), aree interdette al pubblico ma senza il paventato rischio delle porte chiuse: in questo caso però verrà distribuito un numero massimo di pass e biglietti, con regole da seguire. Inoltre il consueto appuntamento del Meet The Crews e le conferenze stampa si svolgeranno in streaming.
Rally Estonia 2020: il percorso con gli orari italiani
-Venerdì 4 Settembre
08:01 — Abissaare [Shakedown], 5,51 km
18:08 – SS1 Tartu, 1,28 km
-Sabato 5 Settembre
06:40 – SS2 Prangli 1, 20,23 km
07:21 – SS3 Kanepi 1, 16,89 km
08:08 – SS4 Otepää 1, 9,60 km
09:00 – SS5 Mäeküla 1, 14,76 km
10:19 – SS6 Elva 1, 11,72 km
13:37 – SS7 Prangli 2, 20,23 km
14:18 – SS8 Kanepi 2, 16,89 km
15:08 – SS9 Otepää 2, 9,60 km
16:00 – SS10 Mäeküla 2, 14,76 km
17:19 – SS11 Elva 2, 11,72 km
-Domenica 6 Settembre
06:35 – SS12 Arula 1, 6,97 km
07:09 – SS13 Kaagvere 1, 15,46 km
08:08 – SS14 Kambja 1, 20,05 km
09:49 – SS15 Arula 2, 6,97 km
10:28 – SS16 Kaagvere 2, 15,46 km
12:18 – SS17 Kambja 2 [Power Stage], 20,05 km
Rally Estonia 2020: come vederlo
Torna il WRC e torna la programmazione dedicata su DAZN, con le dirette delle prove speciali selezionate (tra cui la Power Stage) e gli highlights. Sempre sul fronte streaming on demand, ricordiamo il canale ufficiale del campionato (anch’esso in abbonamento) WRC + All Live, che propone invece le dirette di tutte le PS, le interviste, gli approfondimenti e tanto altro in esclusiva. A livello gratuito ricordiamo il sito e la app di Red Bull TV, che offre gli highlights di ogni giornata e una sintesi finale il 7 settembre alle 19:00.