Fatto il calendario della seconda parte del WRC 2020, riscritto causa coronavirus, sembrava quindi anche fatto il campionato di quest’anno. Ed invece potrebbe saltare un’altra pedina nello scacchiere predisposto per il Mondiale Rally in piena era coronavirus.
Le incertezze sul Rally di Turchia 2020
Qualche rischio infatti potrebbe coglierlo il Rally di Turchia, previsto nel weekend del 24-27 settembre, dopo la ripartenza in Estonia e prima del Rally di Germania di metà ottobre. Secondo il ben informato DirtFish, sito che quando si tratta di indiscrezioni difficilmente ne sbaglia una, è ancora tutto da vedere non solo se l’evento con il fulcro nella ridente cittadina costiera di Marmaris si terrà nelle date previste, ma a questo punto se si terrà proprio.
Ogni anno l’appuntamento in Turchia sembra sempre un po’ in bilico nell’imminenza della pubblicazione dei calendari: nato nel 2000 ed entrato nel WRC tre anni dopo, l’evento subì in seguito una serie di stop and go all’interno del Mondiale per poi ritornarci nuovamente nel 2018 in una nuova veste. Ora però si rischia un nuovo stop nella peggiore delle ipotesi, e ricordiamo che da quanto risulta il Governo turco (che finanzia in prima persona la gara) non ha firmato con il WRC Promoter il rinnovo della permanenza nel campionato per il 2021.
Questa settimana la decisione sul Rally di Turchia?
«Da quanto si sa, non è una questione legata al coronavirus, ma di supporto economico all’evento», spiega una gola profonda al sito DirtFish. Pare che in questa settimana verrà presa una decisione definitiva sulla sorte del rally per quest’anno, ma come possiamo capire tutto dipenderà dalla volontà o meno da parte del Governo di sostenere la tappa, oltre agli incastri logistici. L’ipotesi che prende piede è quella di un cambio di date, motivata dalle pressioni degli organizzatori dell‘Ypres Rally in Belgio (uno dei due eventi di riserva per il WRC 2020 individuati dal previdente Promoter, assieme alla Croazia), che chiedono un anticipo della gara turca per consentire una migliore logistica per l’evento dell’1-3 ottobre, che potrebbe così riuscire ad entrare nel calendario mondiale senza far impazzire i team.