L’edizione 2018 del Rally del Portogallo fino ad ora rende tridimensionale il concetto espresso dalla legge di Murphy: se qualcosa potrà andare storto, ebbene sicuramente lo farà, almeno per alcuni team. Ne sa qualcosa Citroen: dopo una prima giornata contraddistinta da una parabola di gioie e dolori, nel giorno successivo è costretta a rinunciare ad uno dei suoi piloti in gara.
Più o meno come i suoi illustri colleghi nella giornata di venerdì (parliamo di Sébastien Ogier, Hayden Paddon e Jari-Matti Latvala, alle prese con incidenti, guasti e ritiri) anche Kris Meeke ha la peggio tra le vegetazione degli sterrati lusitani. All’altezza del km 31 della speciale numero 12, l’ardua e gravosa Amarante di ben 37,60 km tra sassi ovunque e strapiombi, il britannico sbaglia imboccando la curva e finisce fuori strada. E se il giorno prima in maniera stoica e oseremmo dire eroica ha condotto sino alla fine la sua Citroen C3 WRC fino all’ultima PS, anche con una gomma fuori uso, ieri non c’è stato nulla da fare: ritiro definitivo per lo sfortunato Meeke e per il suo navigatore Paul Nagle.
Abbiamo parlato di parabole fatte di gioie e dolori e per l’equipaggio quella in terra lusitana è stata una traiettoria che ha toccato le vette della classifica provvisoria, con due speciali vinte, ma seguite da altrettante forature che hanno compromesso le ottime prestazioni fino a quel punto dimostrate dalla C3 WRC.
Per il sollievo del team Citroen Total Abu Dhabi è andata meglio agli altri piloti, Craig Breen e il rientrante Mads Ostberg: il primo, guidato da Scott Martin, si riscatta dopo la foratura del giorno prima nella Ponte de Lima e conduce la vettura sino alla conclusione della giornata, centrando un settimo posto finale, mentre il secondo con Torstein Eriksen conclude sesto dopo aver gareggiato in maniera concentrata ed accorta lungo tutta la giornata, dimostrando di aver raggiunto un buon feeling con la vettura nonostante sia la sua seconda guida stagionale.
Nel WRC2 le cose sembravano volgere al meglio per Citroen grazie a Stephane Lefebvre e Gabin Moreau, che guidano la loro C3 R5 con una crescente sicurezza confermando gli ottimi risultati di ieri. Ma anche per loro una foratura traditrice compromette la gara facendoli ruzzolare dall’ottavo al decimo posto nell’assoluto e dal primo al terzo nella categoria cadetta.
Ora il team Citroen Total Abu Dhabi dovrà stringere i denti per l’ultima mattinata con i cinquanta chilometri finali, inclusa la Power Stage di Fafe con il suo notissimo salto, prima di mandare in archivio questo sofferto Rally del Portogallo.
Per la cronaca, al comando della cinquantaduesima edizione della corsa si conferma ancora Thierry Neuville, guidato da Nicolas Gilsoul sulla Hyundai i20 WRC, autore di una gara sino ad ora molto vigile ed avveduta. A seguire la bagarre in classifica provvisoria tra Elfyn Evans su Ford Fiesta WRC e l’altra Hyundai di Dani Sordo, tallonato dal talento in crescita di Teemy Suninen (Ford Fiesta WRC). Dietro questa lotta tra Hyundai e Ford troviamo la Toyota con Esapekka Lappi, che manca il podio per soli sedici secondi, e i già citati Ostberg e Breen. Chiude la top ten un trio WRC2 composto da Pontus Tidemand, che scivola all’ottavo posto, seguito da Łukasz Pieniążek (entrambi su Skoda Fabia R5) ed infine Lefebvre.