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WRC | Pirelli supera il test del Rally Italia Sardegna, ma per eventuali modifiche si vedrà dopo il Safari

Rispetto al precedente Portogallo, le Pirelli al Rally Italia Sardegna hanno praticamente retto sugli impegnativi e durissimi sterrati dell’isola. Ci sono state molte meno forature, e nessuna di esse ha praticamente influito o compromesso sui risultati finali: Esapekka Lappi non ha perso la leadership per questo motivo, per fare un esempio, ma per un incidente, mentre Pierre-Louis Loubet nonostante una foratura ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera ad oggi nel WRC

Cos’è cambiato per le Scorpion da terra dal Portogallo alla Sardegna? Il Rally Activity Manager per Pirelli Terenzio Testoni allora aveva parlato di condizioni probanti per il primo giorno di gara sugli sterrati lusitani, e l’influenza che aveva avuto lo stile di guida dei piloti con un tipo di gomme che sfruttavano per la prima volta con le Rally1. Prima ancora in Croazia, e in questo caso su asfalto, la raffica di forature secondo Testoni dipendeva dall’uso forse non proprio sempre adatto al contesto delle gomme su bagnato.

“I team ci hanno detto di non modificare le Pirelli”

Il manager di Pirelli ha spiegato al margine del Rally Italia Sardegna, tornando sui casi recenti che hanno coinvolto le loro gomme: «In Portogallo abbiamo avuto un incontro dopo le forature. Dall’esterno sembravano tante, ma in realtà non era così. Abbiamo avuto degli incontri dedicati con le squadre per capire le loro esigenze. Ci hanno detto di non modificare le gomme attuali, perché con queste hanno dei punti di riferimento. Le forature fanno parte dei rally, è sempre stato così. Tuttavia, ci siamo dati appuntamento al dopo Safari Rally [prossimo appuntamento del WRC in programma dal 23 al 26 giugno, ndr] per discutere di eventuali modifiche. Dopo di che possiamo valutare ed eventualmente intervenire».

Perché il Safari Rally sarà un test importante per le Pirelli

Quindi le Pirelli per ora restano così, ma il test africano sarà molto importante. Prosegue Testoni, come riporta Autosport: «Non abbiamo mai interrotto lo sviluppo delle gomme per quest’anno, ed anche per il successivo. Il prossimo test è in Kenya, un rally dove le velocità saranno molto alte e a lungo, e questo metterà tanto carico e pressione sulle caratteristiche degli pneumatici. Le auto andranno vicino ai 200 km/h anche per due o tre chilometri. Questo farà scaldare la gomma e la metterà a dura prova. Tutto quindi dipenderà da quello che vedremo in Kenya. Aspetteremo quella gara e poi faremo le dovute valutazioni. Ogni cosa porta con sé aspetti positivi e negativi: i primi li stiamo vedendo. Ma stiamo valutando quelli negativi e cercheremo di migliorare», conclude quindi Testoni.

 

Luca Santoro:
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