WRC | Paul Nagle annuncia il ritiro: il copilota di Craig Breen chiude la carriera
Ma non sono esclusi dei rally in futuro
Dopo diciott’anni di onorata carriera, Paul Nagle lascerà il WRC e il mondo rallistico a tempo pieno alla fine di questa stagione, e per la precisione dopo il Rally di Spagna valido come penultimo appuntamento del Mondiale 2022.
La carriera di Paul Nagle
Per essere precisi, il navigatore 44enne ha iniziato la propria carriera nei rally nel 1998, ottenendo nell’arco di questi quasi due decenni cinque vittorie nel WRC (dove affrontò la sua prima gara nel 2004) sulle quarantuno complessive, diciotto podi e dettando le note a piloti come Andreas Mikkelsen, Kris Meeke e nelle ultime stagioni – per intenderci, dal 2019, sebbene i due avessero già condiviso un abitacolo nel 2012, dopo la traumatica scomparsa di Gareth Roberts – Craig Breen, con il quale chiuderà la propria carriera nella veste di copilota sulla Ford Puma Rally1 ufficiale di M-Sport. Il pilota irlandese invece affronterà il Rally di Giappone, evento di chiusura del WRC 2022, con un nuovo navigatore che dovrà essere ufficializzato.
“Lascio il mio sedile ad un nuovo copilota in tempo per il Rallye di Monte Carlo”
Nagle ha commentato così il suo ritiro ai microfoni di DirtFish: «Il Rally di Spagna tra un paio di settimane sarà la mia ultima gara nel WRC. Mi ritirerò dallo sport. È una decisione importante. Craig ed io ne abbiamo parlato dopo il Rally Italia Sardegna, dove siamo arrivati ​​secondi, perché lì ho sentito che era quasi ora per me di appendere il casco. Ne abbiamo discusso, parlato del prossimo paio di round, dei nostri prossimi due rally, e siamo giunti alla conclusione che non ci sarei stato in Giappone per dare una possibilità al nuovo copilota prima che Craig affrontasse il Rallye di Monte Carlo [che a gennaio 2023 aprirà la nuova stagione del Mondiale]».
Il navigatore ha spiegato infatti: «È già abbastanza difficile fare Monte Carlo per chiunque, ma far piombare un nuovo copilota sul Col de Turini al buio e in notturna è un po’ troppo. Finirò in Spagna e Craig avrà un nuovo copilota in Giappone. Ma sarò comunque lì presente per aiutare Craig il più possibile». Prima di correre assieme nel WRC dal 2019, i due hanno conquistato il fu SWRC nel 2012 con la Ford Fiesta S2000, per poi disputare una breve parentesi nell’ERC l’anno successivo. Dal 2014 Breen invece ebbe come navigatore Scott Martin, sino appunto al 2019, e Nagle dettò le note a Meeke, con il quale ottenne le sue cinque vittorie nel WRC con Citroen.
Nagle sul momento difficile di Breen e sul suo futuro
Sul suo attuale pilota, l’irlandese in procinto di ritirarsi ha commentato: «Sì, Craig sta attraversando un periodo difficile [cinque ritiri non definitivi negli ultimi sei appuntamenti disputati del Mondiale, ndr], ma tutti i piloti attraversano periodi complessi. Craig è uno dei piloti più costanti del campionato del mondo, ci mette un impegno enorme. Ne ha passate tante. L’abbiamo fatto tutti. Ne uscirà e io sarò lì per supportarlo in ogni modo possibile il prossimo anno». Infine, sul suo futuro Nagle ha spiegato: «Non ho intenzione di allontanarmi completamente dallo sport, mi piacerebbe essere coinvolto e fare qualcosa. Ho anni e anni di esperienza. [Ma] quattordici round l’anno prossimo, 28 domeniche fuori casa […]: ho due bambini piccoli a casa. Casomai, se qualcuno è malato per una gara o qualcosa del genere, potrei fare da sostituto. Potrebbe essere un’opzione. Potrei fare alcuni rally a casa, qualcosa di diverso, rimanere coinvolto e stare con alcuni degli amici che mi sono fatto in questo ambiente, perché anche loro sono stati la mia famiglia negli ultimi 20 anni e molti mi mancheranno».
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui