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WRC | Ostberg: “Dopo l’uscita di Meeke per me non è cambiato nulla” [INTERVISTA]

Da una tappa all’altra del WRC le cose in casa Citroen sono cambiate, ed è stato un cambiamento improvviso ed abbastanza sconvolgente tale da mettere in moto sussurri e boatos sul mercato piloti per la prossima stagione. La defenestrazione di Kris Meeke e Paul Nagle dopo gli eventi del Rally del Portogallo ha costretto la divisione motorsportiva del double chevron a riconsiderare la sua line up, con due piloti a lottare per concludere al meglio questa travagliata (sino a qui) stagione. Nel motorhome di Citroen, di stanza ad Alghero in occasione della partenza di domani del Rally Italia Sardegna, si respirava oggi  quel tipico clima disteso di chi riparte dopo un trauma e cerca di ritrovare l’equilibrio giusto per rimettere insieme i cocci. Abbiamo incontrato per voi Mads Ostberg, il norvegese a cui sono state affidate le chiavi di Meeke, assieme all’altra punta Craig Breen, e il suo stato d’animo ci è parso molto più rilassato di quanto si potesse immaginare. Ecco cosa ci ha raccontato.

Andiamo subito al dunque: dopo quello che è successo in Portogallo, il Sardegna rappresenta per Citroen un ripartire da zero?

Non penso sia una domanda a cui possa rispondere… Voglio dire, il Portogallo è stata la mia prima prova su sterrato quest’anno, come avevamo deciso sin dall’inizio; ma io al momento non ho piani, la situazione rimane per il momento la stessa, mentre per quanto riguarda il team preferisco non rilasciare commenti. Per quello che mi riguarda, è il mio secondo rally e cercherò di fare del mio meglio.

Ci sarebbe in gioco, in linea teorica, una tua conferma nella prossima line up di Citroen, soprattutto dopo l’uscita di Meeke. Avverti la pressione?

Non proprio, la pressione c’è sempre stata alla fine, è il mio secondo appuntamento stagionale e dovrò dare prova di essere veloce. La situazione non è cambiata tutto sommato. Non so cosa riserverà il futuro, l’unica cosa certa è l’opportunità che ho ora e che devo cercare di cogliere. E’ il mio obiettivo da pilota e da sportivo quello di avere un sedile da poter mantenere.

Cosa ha imparato dalla C3 in Portogallo? Hai dichiarato che bisogna lavorare sul bilanciamento del telaio e sulle sospensioni: è quello l’aspetto fondamentale per “sopravvivere” e magari vincere in Sardegna, o c’è dell’altro?

Sono probabilmente la persona con meno esperienza sulla Citroen C3 rispetto ad altri piloti, perciò questa è una domanda molto difficile per me… In Portogallo ho avvertito la necessità di migliorare con il lavoro sulla vettura, essenzialmente sui due punti che hai citato. Nei quattro giorni di test abbiamo fatto dei passi avanti proprio con le sospensioni e il bilanciamento del telaio, e penso che abbiamo fatto il passo giusto in quella direzione.

Abbiamo inoltre carpito alcune dichiarazione del team principal di Citroen Racing Pierre Budar, che a proposito di Meeke ha affermato di essersi trovato sempre bene con il pilota umanamente parlando, ma che bisogna comunque tenere separati i rapporti personali dal lavoro. Ha anche rivelato di averci parlato direttamente dopo il licenziamento, mentre conferma l’impegno di Satory nel WRC anche il prossimo anno. E su Sébastien Ogier, che ha mosso i primi passi proprio con la casa francese nel Mondiale Rally, ammette che sarebbe bello rivedere il pilota di nuovo nel loro team.

Luca Santoro:
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